Sfogliando le liste dei calciatori ancora svincolati, ce n’è per tutti i gusti e tutte le qualità. C’è chi fra un po’ troverà un contratto senza grandi problemi e deve solo chiarirsi le idee, vedi Pereyra e Soriano, o c’è chi ormai è agli sgoccioli della carriera e cerca un’ultima occasione per lasciare un dolce ricordo della carriera, come il Papu Gomez o Joao Moutinho.

Poi, arrivati agli attaccanti, c’è un ragazzo che è in quella lista d’attesa dal primo settembre 2022, da un anno e spiccioli, senza capirne davvero il perché.

Simone Zaza attaccante lucano è senza squadra. Simone Zaza, classe ’91, non gioca una partita ufficiale dal 18 marzo 2022 e non segna un gol da Torino-Roma, vittoria casalinga dei granata del 18 aprile 2021. L’esplosione ad Ascoli, stagione 12/13, il biennio neroverde a Sassuolo, dove si conferma in fase ascendente, l’arrivo alla Juventus che gli consegna pure la maglia della nazionale. Poi, arriviamo alla sera del 2 luglio 2016, a Bordeaux.

L’apice della parabola, in questo caso, coincide con il punto più alto e il punto più basso secondo quello che frulla, ha frullato e frullerà nella testa di Simone. Antonio Conte, al 120esimo, lo sceglie come rigorista da far entrare al posto di Chiellini, che tra i suoi tanti pregi sicuramente non ha la fese realizzativa dagli undici metri. È lui il prescelto, lui è selezionato tra tutti per entrare e, si spera, segnare e contribuire all’eliminazione dei campioni del mondo. Non sarà così. La rincorsa, celebre per i meme da lì celebrati, il tiro ben oltre la traversa.

Può un rigore sbagliato segnare così tanto la storia di un uomo? Sì, come canta anche Tiziano Ferro in “Alla mia età”. Quell’errore nella serie finale che eliminò l’Italia da EURO 2016 – nemmeno decisivo, perché al suo vanno sommati quello sgraziato di Pellè e quello fatale di Darmian – ha avuto degli strascichi tutto sommato inaspettati. La Juve lo cede al West Ham, che lo gira al Valencia. Il sole e la flemma spagnola sembrano giovargli e sembrano restituirci quell’attaccante mancino tutto cuore e corsa, soprattutto a inizio stagione 17/18. Il 19 settembre, in occasione della vittoria casalinga contro il Malaga (5-0), realizza la sua prima tripletta in soli otto minuti di gioco. Il 18 ottobre viene premiato come "Miglior giocatore della Liga" del mese di settembre.

Poi, di nuovo il vuoto. Concluderà la stagione con 13 marcature e nuovamente la conquista dell’azzurro: il 4 giugno 2018 Mancini lo chiama e lo lancia nella mischia nell'amichevole contro l’Olanda, in cui entra nel secondo tempo e segna il gol del momentaneo 1-0. Il Toro decide di puntare su di lui, ma con la maglia granata arriva un nuovo nemico, una sfilza di infortuni, che gli impediscono di avere continuità. In più, la porta per lui sembra restringersi e segnare diventa raro quanto un’eclissi.

Nonostante tutto, quello Zaza libero dal settembre 2022 è davvero un attaccante da ciabatte e divano, senza un contratto? Qui si apre una serie di domande alle quali è difficile dare risposte convincenti. Ha pretese troppo alte? Le motivazioni sono pari a zero, tanto da non voler più accettare nemmeno palcoscenici “minori”? Scrollarsi di dosso il peso che ormai da sette anni abbondanti ha sulla groppa, senza motivo dopo tutto, è un qualcosa che Simone deve a sé stesso. Noi lo assolviamo dal suo peccato, se così lo vogliamo chiamare, per quanto conta. A 32 anni, vederlo ancora senza squadra, quello sì è un peccato.

Si vocifera di un interesse della Samp, un ritorno, e non possiamo che sperare si concretizzi: la B, se la condizione e la testa lo assistono, può essere il giusto campionato da cui ripartire. Noi, però, perché ai tifosi blucerchiati la soffiata non va giù.

Zaza è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria ma nel 2013, dopo essere stato strappato all’Atalanta, era scappato da Genova senza rinnovare il contratto e facendo incassare alla Sampdoria circa 3,5 milioni di euro dalla sua cessione rispetto ad una valutazione quasi 5 volte più alta. Il secondo rifiuto è poi arrivato nell’estate 2017, quando Vincenzo Montella lo aveva inserito nella sua lista dei desideri. Terza opportunità di tornare a Genova nel 2018 e terzo rifiuto: nell’ultimo giorno di mercato, quando la trattativa con la Sampdoria sembrava già conclusa, Zaza scelse il Toro.

Sparito completamente dai radar, dai social, dal golsip, dai rumour di mercato, immerso in dubbi tra scelte e fantasmi, elicotteri del Vietnam e mancanza di fiducia, eppure al metapontino Zaza, a 32 anni, un’altra chance andrebbe data.

Sezione: Calciomercato / Data: Gio 07 settembre 2023 alle 18:11 / Fonte: Pagina Facebook Calcio da Dietro
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
vedi letture
Print