L’emergenza coronavirus ha scombinato i piani di tante persone, tra cui quelli di Simone Simeri, attaccante del Bari ed ex Potenza che è intervenuto in collegamento con TB Sport, trasmissione in onda su TeleBari per una lunga chiacchierata: “Stiamo aspettando l’esito che tutti desideriamo ovvero iniziare i playoff. Dovevo sposarmi a giugno ma tutto è stato spostato all’estate dell’anno prossimo con la speranza che non ci siano ulteriori slittamenti”.
L’attaccante dei galletti ha parlato della possibilità di riprendere i campionati dopo l’interruzione: “Si sono dette tante cose, speriamo di raggiungere il nostro obiettivo sul campo, senza ricevere favori. Ce lo meritiamo, siamo una squadra e una società importante. La Serie B vorremmo prendercela sul campo. Chiedevamno rispetto, non siamo mai andati via da Bari, siamo rimasti qui a lavorare per tornare in campo. Vorremmo dei verdetti conquistati sul campo, non attraverso strani criteri”.
Giocare dopo 4 mesi porta con sé tante incognite, specialmente dal punto di vista fisico: “Si corrono tanti rischi ma vogliamo farlo lo stesso. Abbiamo iniziato con un solo obiettivo, la promozione. Se c’è la possibilità che ci facciano giocare, se possono farlo la A e la B possiamo farlo anche noi. Poi se in C tante squadre non hanno la possibilità di mettere in atto il protocollo non possiamo rimetterci noi. Se ci sono le carte in regola perché non giocare? Sarebbe una lotteria, potremmo vincerle tutte come uscire al primo turno. Pur di non restare in C vorrei fare qualcosa per andare su col Bari”.
La quarantena di Simeri non è stata semplicissima poiché vissuta per lunghi tratti in solitudine: “Abbiamo giocato l’ultima partita il 9 marzo. Da quel giorno fino al 4 maggio stare chiusi in casa non è stato semplice. Soprattutto per chi l’ha vissuta in solitudine. Non ce lo aspettavamo, anche prima si stava a casa ma il fatto di doverci rimanere forzatamente è stata dura. L’unico sballo era fare la spesa o buttare la spazzatura. Non sono un appassionato di playstation o serie tv, vivo di pane e pallone. Per me è stato difficile fino all’arrivo della mia fidanzata. È stato bello rivedersi, anche se è stato difficile da digerire non poterci sposare”.
Nei giorni scorsi hanno fatto molto discutere le parole del presidente della Pergolettese che pur non nominando espressamente il Bari si era scagliato contro il club dei De Laurentiis con dichiarazioni al veleno relative alla volontà di tornare a giocare. Netta la posizione di Simeri sull’argomento: “Chi non ha la possibilità di stare nei professionisti non ha diritto di influenzare chi aspira ad andare oltre la Lega Pro. Assurdo pretendere di non giocare più per non dare gli stipendi o non retrocedere: per noi il calcio è un lavoro”.
A Simeri è stato chiesto quale sia il suo gol preferito in maglia biancorossa: “Penso quello con la Sicula Leonzio, è stato un gol particolare, giocare di sera con lo stadio pieno, c’era una grande atmosfera e ci fu un boato devastante”. Il centravanti napoletano è uno di quelli che può gioire maggiormente per la conferma di Vivarini tecnico che lo ha rilanciato dopo che Cornacchini lo aveva relegato in panchina, e che lo voleva già dai tempi di Ascoli: “È stato quasi un segno del destino, quando il mister doveva venire a Bari ero molto contento, tutti ne parlavano bene per come giocava a calcio. Da quando è arrivato mi ha dato una carica in più”.
Anche grazie alla fiducia del tecnico, Simeri è riuscito a guadagnarsi il rinnovo, sebbene l’accordo non sia ancora stato ufficializzato: “Avevo quasi firmato, poi è arrivata l’emergenza. Spero non cambi nulla perché il mio obiettivo è rimanere a Bari e il rinnovo è il coronamento di un sogno”.
Infine il 9 dei biancorossi ha risposto su cosa ruberebbe al suo partner in attacco Antenucci: “Il cinismo sotto rete, lui è in grado di sfruttare le occasioni che gli capitano, anche se si tratta di un solo pallone in 90 minuti fa gol. Io devo migliorare ancora da questo punto di vista. Io beniamino dei tifosi? Mi fa piacere perché vuol dire che capiscono che quando gioco ci metto tutto!”.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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