La crisi economica generata dal Coronavirus, certamente rallenterà di molto i progetti di tante squadre italiane di voler costruire un proprio stadio di proprietà. Da questa riflessione probabilmente è nata una Proposta di Legge per facilitare i restyling degli stadi di interesse storico firmata dalla senatrice del Partito Democratico Rosa Maria De Giorgi. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport – l’idea è già depositata in Parlamento.

“Gli stadi Comunali anche se tutelati come beni di interesse storico o riconosciuti come monumenti nazionali potranno essere ristrutturati con la sola delibera dell’Amministrazioni Comunali competenti. Il nuovo progetto autorizzato dalle Soprintendenze dovrà mantenere parti esterne del precedente stadio in grado di assicurare la memoria e la tradizione architettonica. Con la ristrutturazione scompare il consumo di nuovo suolo e si evita il decadimento di certi impianti come il Flaminio di Roma“, si legge nella proposta.

Il percorso della proposta è stato rallentato dall’emergenza Coronavirus, ma sono diversi gli attori interessati alla sua evoluzione. Tra questi il Bologna, che è molto avanti nel progetto di ammodernamento del Dall’Ara. Ma manifestazioni di interesse sono arrivate anche dal Parma.

Anche il Meazza, nei piani di Inter e Milan, dovrebbe essere trasformato in una sorta di arena dedicata agli sport. Ci sarebbe poi, il Franchi di Firenze. Commisso considera fondamentale il progetto stadio: ha già stanziato 70 milioni per il centro sportivo a Bagno Ripoli e vuole un impianto in grado di vivere sette giorni su sette.

Anche per quanto riguarda la tanto discussa Legge sugli Stadi, si cerca una via per agevolare la realizzazione di nuovi impianti. La politica presto si confronterà sul tema, e molti club si augurano che la richiesta che verrà consegnata dalla Confindustria del pallone al Governo porti a qualcosa di concreto.Diverse società puntano a costruire nuovi impianti e da due mesi in Lega si sta lavorando a questo progetto-proposta con l’aiuto di professionisti del settore. Il calcio italiano vuole accelerare sul fronte infrastrutture e chiede al Governo aiuti concreti agli imprenditori che sono pronti a creare un qualcosa che servirà al club, ma che porterebbe benefici economici anche alla città.

Per quanto riguarda il "Viviani" il presidente del Potenza Salvatore Caiata da Onorevole della Repubblica e conoscendo bene di cosa stiamo parlando ha fatto capire a più riprese che il gioco non vale la candela dato che per rifare il trucco al vetusto catino del capoluogo di regione della Basilicata servirebbero soldi da immettere nell'opera anche da parte del club rosso-blù.Chiaramente Caiata aveva messo in gioco l'idea diametralmente opposta a questa e cioè di costruire un nuovo stadio in una zona già nota (abbandonata) e conosciuta da tutti ma al momento è difficile pensare che la Lions Arena possa un giorno nascere e prendere forma.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 22 maggio 2020 alle 21:05 / Fonte: footballeconomy.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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