Invoca chiarezza, a quasi dieci anni di distanza. Forse la otterrà, forse anche no. Le lungaggini della giustizia ordinaria stridono con la celerità di quella sportiva, spesso accusata di svolgere processi sommari. Quel che è certo è che Luca Evangelisti ha pagato (e duramente) per una faccenda dai contorni mai delineati completamente. Almeno ufficialmente. Parliamo di Potenza-Salernitana Calcio, gara che regalò il 20 aprile 2008 la promozione in Serie B ai granata allora allenati da Fabio Brini. Quella partita fece discutere già dal prepartita quando si registrò l’ammutinamento della folta colonia di ex Salernitana in forza ai lucani. L’attuale direttore sportivo della Ternana (all’epoca tesserato col Martina) pagò con una lunga squalifica ma in precedenza dovette subire finanche l’onta degli arresti domiciliari. Fu infatti accusato di aver fatto da intermediario nella compravendita della partita e di aver versato all’allora patron del Potenza Postiglione 150mila euro in una busta di patatine in un’area di servizio dell’autostrada all’altezza di Foggia. La Salernitana fu prima assolta, poi il processo fu riaperto e condannata a subire sei punti di penalizzazione nello sciagurato torneo di B del 2009-2010 conclusosi all’ultimo posto in classifica. Su quella (triste) vicenda Evangelisti apre un nuovo capitolo ai microfoni di Radio Bussola24: “Ancora oggi fatico a credere a quello che mi è successo. Non ero tesserato né per la Salernitana, né per il Potenza eppure ho pagato io per tutti per colpa di una giustizia sportiva che non guarda nulla. Basterebbe fare una semplice deduzione per capire le responsabilità. Non tocca a me fare chiarezza, ma ai magistrati. Io non c’entro niente in quella brutta storia. Ci divertiremo al processo, anche se sono passati quasi dieci anni e non è stata svolta neppure la prima udienza…”. “Le indagini non hanno consentito di individuare con accettabile verosimiglianza colui che in nome e per conto della Salernitana trattò con Postiglione”, scrissero all’epoca dalla Procura di Potenza. “Capa di bomba”, com’era chiamato in gergo Postiglione, intanto ha pagato con gli arresti domiciliari ed una lunghissima squalifica di quattro anni. Evangelisti l’ha scontata, è ripartito da Fondi con l’Unicusano ed ora ha la grande chance in B con la Ternana. Lunedì all’Arechi per lui sarà sicuramente una sfida dal sapore particolare.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 28 agosto 2017 alle 17:48 / Fonte: Radio Bussola 24.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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