Da Seneca a Goethe, da Schopenhauer a Platone, passando per Freud e Nietzsche. Filosofi, scrittori, teologi si sono cimentati a vario titolo nel tema dell’immortalità, senza mai trovare una reale risposta. Probabilmente la verità è che ogni concezione di immortalità è relativa al vissuto di ognuno. Ogni persona è nel suo piccolo immortale e al tempo stesso mortale per qualcuno o per se stesso. Ma senza protrarci in uno spirituale studio dell’immortalità proviamo a portare quest’ultima nella quotidianità , in questo caso nello sport. Utilizziamo il concetto di immortalità come iperbole per approfondire e raccontare alcuni esempi di calciatori ancora attivi, nonostante abbiamo superato i 30 anni, in alcuni casi anche i 40.

Carlos França calciatore brasiliano in forze al Potenza ormai da tre anni, è arrivato alla soglia degli anta, tagliando il traguardo. Un attaccante particolare nelle sue caratteristiche, finalizzatore, un’ala veloce, determinante e travolgente. França si è fatto conoscere nel corso della sua carriera collezionando gol. Si contano circa 225 marcature, solo considerando quelle siglate in campionato.

Da Tre stagione a capo del Potenza, di cui è capitano, due annate da eterno bomber con 40 gol in 71 presenze. Nella prima parte di stagione ha dovuto fare i conti con un problema muscolare, che l’ha tenuto lontano dal rettangolo verde per diversi mesi, esordendo alla seconda esperienza in C dei lucani, con un gol. Una dimostrazione di quanto possa essere immenso il talento, nonostante tutto, al di là di tutto. Nell’annata 2017/2018 è diventato il sogno proibito di diversi club di Serie D, ma soprattutto colui che riusciva a scatenare il panico nelle difese avversarie. Non a caso al termine della stagione il suo conta-gol registra il numero 25.

Nel suo passato la Triestina, Lecco, Rapallo, tra le altre, una carriera per lo più consumata in Serie D, l’esperienza in C con il Chicago Fire, l’Eccellenza, la promozione nel campionato professionistico con il Potenza. La sua vita è segnata da un episodio particolare: il tumore che ha sconfitto. Era il 2006 e França ha dovuto allontanarsi dal calcio a causa di un tumore alla spalla. Tanta sofferenza e la vittoria, ma la speranza alimentata grazie alla fede in Dio, che secondo lui è primaria per potersi ritenere felice e completo.

Uomo e calciatore che riesce a coniugare l’età e il talento per continuare a essere incisivo umanamente e tecnicamente in un Potenza che ancora crede in lui.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 03 aprile 2020 alle 19:17 / Fonte: Cristina Mariano per Sportcampania.com
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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