Si tornano a intrecciare i destini della società biancazzurra e di Messina. Ormai quattro anni fa l’Acr Messina di Sciotto con la quota campana in società rappresentata da Cocchino D’Eboli espugnava il “Fresina” e conquistava sul campo all’ultima giornata la promozione in D, quel Città di Sant’Agata era allenato dall’ex Mimmo Giampà. A distanza di anni col Messina a faticare in Lega Pro e il Città di Sant’Agata a spostarsi lentamente dalla zona playoff a quella playout c’era stato anche un altro intreccio con il tecnico Ezio Raciti che si è ritrovato prima sulla panchina biancoscudata a salvare per due anni consecutivi la squadra e poi su quella biancazzurra dove però mantenere la Serie D non è stato possibile.

In mezzo le crisi societarie con i “vendo” e “non vendo” estivi di Sciotto, prima di cedere la maggioranza della società a tale Aad Invest dimostratasi inadempiente e inaffidabile su tutta la linea. Dall’altra il Città di Sant’Agata lasciato dalla vecchia proprietà locale proprio nell’estate 2024 e salvato dal gruppo argentino del presidente Sosa che l’ha portata in Eccellenza, dopo un campionato chiuso in terzultima posizione e uno spareggio playout pareggiato con l’Acireale che in virtù della miglior classifica ha mantenuto la categoria, e ora la sta portando a Messina.

Come anticipato da Gazzetta del Sud il titolo del Sant’Agata sarà spostato a Messina. La richiesta è già stata fatta e a giorni sarà ratificata. L’atto è stato ratificato dal notaio Silverio Magno, lo stesso con cui Aad Invest e Sciotto si erano messi d’accordo a inizio gennaio di quest’anno. Una mossa, quella di spostarsi nel capoluogo di provincia voluta dal presidente Sosa, l’obiettivo sarebbe quello di non sostituirsi all’Acr Messina, penalizzato e sotto controllo del tribunale, ma farsi trovare pronto nel caso in cui Aad Invest non rispetti ancora una volta le promesse ed entro il 10 luglio non formalizzi l’iscrizione.

In quel caso il nuovo “Messina 1947” potrebbe chiedere ripescaggio in Serie D, facendo leva proprio sul fatto di sostituire una squadra messinese, e ritrovarsi nel massimo campionato dilettantistico insieme tra le altre a Milazzo, neo promossa, e Nuova Igea Virtus, che ha mantenuto la categoria. Se invece tutto dovesse andare bene con l’iscrizione dell’Acr in D, a Messina città ci sarebbe abbondanza di squadre con già la Messana 1966 in Eccellenza, promossa dalla Promozione, e appunto il vecchio Città di Sant’Agata che dopo la retrocessione dalla Serie D ha il titolo sportivo per questa categoria. Sembra tramontare invece, dopo la decisione del tribunale di rimandare al 10 settembre prossimo la presentazione del piano di ristrutturazione del debito dell’attuale Acr Messina, la possibilità di avere una nuova proprietà che riparta magari dall’Eccellenza in vece dell’Acr Messina che a questo punto non fallirà se non dopo le scadenze per le iscrizioni ai campionati e addirittura con le prime giornate già disputate.

Appresa la notizia dagli organi di stampa il sindaco di Sant’Agata di Militello, Bruno Mancuso, è apparso alquanto sorpreso. Nelle dichiarazioni rilasciate a MessinaSportiva ha detto: “Non mi è stata presentata alcuna difficoltà o impedimento a programmare e continuare a svolgere le attività a Sant’Agata. Sto cercando di capire la situazione, amministro il paese e non gestisco società sportive. Il presidente Maximiliano Sosa deve certamente spiegazioni sia al sottoscritto che alla città, con la consapevolezza che non si può costringere nessuno”. Il sindaco ha anche ricordato come la società abbia in gestione l’impianto “Biagio Fresina” tramite convenzione con il Comune.

Sezione: Mondo Calcio / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 17:57 / Fonte: tempostretto.it
Autore: Redazione
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