I più vecchi lo hanno vissuto,giovani ne hanno sentito parlare, un intero territorio lo ha festeggiato: stiamo parlando del 16 Maggio 1999.

Una data che consegnò la Fermana alla storia del calcio italiano, a 400 km di distanza da Fermo i canarini guidati da Ivo Iaconi raggiunsero la Serie B per la prima volta nella storia del club gialloblu.

Penultimi nel girone di andata, con grinta e tanto entusiasmo i ragazzi di Iaconi riuscirono a vincere il Campionato di C1 con 58 punti mettendosi alle spalle uno squadrone come il Palermo.

Nella partita decisiva, dopo aver vinto in casa con la Lodigiani (dove militava un certo Luca Toni) per 2-0 e esser balzata in testa alla classifica, la Fermana sospinta da un grande pubblico riuscì a scavalcare l’ostacolo Battipagliese e regalare la gioia più grande ai suoi tifosi.

Tifosi che raggiunsero Battipaglia a bordo di due treni speciali, più di 15 pullman e tantissime auto private per un totale di circa 4 mila fermani. Il viaggio di andata non fu per niente facile, sin dalle prime ore del mattino infatti una brutta notizia raggiunse Fermo: l’intera squadra era stata avvelenata nel ritiro di Montorio Inferiore, passando una lunga nottata in bianco a combattere contro l’intossicazione alimentare.Alle 3.e 30 tra giallo e racconti da epopea in piena notte tra il sabato ed una domenica che dovevano essere speciali tutti i calcaitori della Fermana si svegliarono con acuti dolori di stomaco.Qualcosa di avariato era capitato nella cena ma ad essere colpiti furono solo i giocatori dato che i dirigenti e lo staff mangiarono in un altra parte della sala.Due calciatori collassano e precisamente Ardigo' e Pagani mentre molti altri sono colti da dissenteria e restano attaccati alle flebo fino alle dieci del mattino di Domemica con ispettori della Asl e Guardia medica che furono chiamati con medici vari della bassa irpinia per fare luce su quanto stesse accadendo.I dirigenti della Feramana che raggiunsero in piena notte Solofra ed Avellino per ceracre medicinali nelle farmacie di turno ma fortunatamente vincendo poi il campionato i marchigiani salirono in serie B anche se le ombre ed i dubbi su quel caso non si sono diradate anche se a Fermo sono convinti che se di sbaotaggio si trattò la longa manus era partita da Torre Annunziata dato che il Savoia con i giallo-blù si giocavano il primato per approdare in serie B,ma lo stesso discorso poteva valere per il Palermo sempre in vetta con le altre due compagini citate dall'inizio fino alla fine.

Nonostante tutto i canarini scesero in campo con il carattere che condizionò l’intero girone di ritorno e sospinti dall’entusiasmo e dal sostegno dei tifosi riuscirono nell’impresa.

Dopo esser passati in svantaggio al 16’ del primo tempo con una rete del bianconero Fonte, i gialloblu prima pareggiano al 22’del secondo tempo con una punizione del solito Marino che beffa l’estremo difensore ospite e poi al 39’ del secondo tempo operano il sorpasso con il giovane Mattia Mastrolilli.

L’azione decisiva, ancora nella mente e nel cuore di tanti, ci piace riviverla ancora una volta: siamo al 39’ del secondo tempo quando Scoponi con un cross morbido imbecca Bonfanti all’interno dell’area di rigore, l’avanti canarino con un preciso colpo di testa indirizza il pallone all’altezza del dischetto del rigore dove Marino con un velo lascia la sfera all’accorrente Mastrolilli che di sinistro spedisce il pallone sotto l’incrocio dei pali siglando la rete più importante della ormai quasi centenaria storia canarina.

Al triplice fischio del Signor Dondarini la Fermana è in Serie B e sia al “Pastena” che nella centrale Piazza del Popolo si scatena l’inferno gialloblu.

Quel pallone calciato in fondo al sacco siamo convinti sia stato spinto non solo dal giovane Mastrolilli ma da un intero territorio che mai come quel giorno si trovo riunito attorno alla propria squadra e al proprio territorio.

Alle quattro del mattino il pullman della squadra fa il suo ingresso trionfale in Piazza e finalmente dopo tanta attesa anche i tifosi fermani rimasti in città possono abbracciare i loro beniamini, una Piazza stracolma di tifosi di tutte le età con bandiere, sciarpe, fumogeni e cori che accompagneranno la città fino alle prime luci del giorno.

16 Maggio 1999, una data che rimarrà scolpita nel cuore di tanti tifosi fermani  con la speranza che un giorno possa ripetersi quella grande esplosione di gioia che rese un intero territorio orgoglioso delle proprie origini.

Quel fantastico giorno verrà ricordato dall’Associazione “Solo Fermana” Venerdì 30 Maggio con una cena presso il ristorante “Mangiami” in Piazza Sagrini, durante la cena verranno proiettate immagini e filmati della cavalcata verso la Serie B. Il costo della cena è di 15 euro (10 per i ragazzi fino a 10 anni), iscrizioni presso Bar Primavera, Fermana Store e tramite i Soci Fondatori.

 

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Sezione: Primo Piano / Data: Lun 26 gennaio 2015 alle 17:32 / Fonte: www.informazione.tv.it
Autore: Redazione TuttoPotenza
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