Se non fosse vero, sembrerebbe un paradosso. Di quelli che si chiedono ai bambini. Qual è il colmo per uno 0-0? Passare alla storia per il record di rigori sbagliati: 4 nella stessa partita! Per la precisione, uno calciato alto e tre parati. Un record che va oltre i nostri confini, perché non è mai successo tra i professionisti nelle top 5 leghe europee. Tre sì: ad esempio in un Inter-Verona nel 1991-1992 in cui ne vennero concessi addirittura 5, di cui 2 segnati. Oppure in un Crotone-Atletico Catania del 1999-2000, 1 solo gol su 4. Ma 0 su 4 mai successo.

La sequenza dei rigori sbagliati.

Al Cabassi l’arbitro Luciani di Roma (che non si può non nominare in una partita con 4 rigori) ne ha concessi due a testa. I primi alla Fermana: Neglia ha calciato alto al 30’ del primo tempo, ma ha avuto la personalità per ripresentarsi sul dischetto anche al 7’ del secondo tempo. Stavolta è stato bravo il portiere classe 2000 Pozzi ad intuire e parare. Dopo è toccato al Carpi. Al 67’ Caio De Cenco ha scelto la potenza, ma Ginestra ha ribattuto il tiro centrale. A sei minuti dalla fine il quarto rigore, con il Carpi che ha cambiato tiratore affidandosi all’esperienza e al mancino di Ferretti. Lo squalo (come viene chiamato dai suoi tifosi) ha anche calciato bene, ma Ginestra è stato super: tuffo sulla destra e parata a mano aperta a pochi centimetri dal palo. Ed eccolo il vero protagonista di giornata.

Paolo Ginestra, l’uomo del record nella partita da record.

Paolo Ginestra appunto, 42 anni compiuti il 14 febbraio, il calciatore professionista più anziano d’Italia dopo Buffon. Con i due di Carpi, è arrivato a 6 rigori parati in questo campionato, il 60% dei 10 che si è trovato a fronteggiare: nei campionati professionistici delle prime 11 leghe europee, non ci è riuscito nessuno. Arrivato al Milan a fine anni 90, ha speso la sua carriera quasi interamente tra serie C e serie D. 18 presenze in B con l’Albinoleffe nel 2005-2006 e un’altra con il Parma nel 2008-2009. Ha girato tantissime squadre, tra le altre Sassuolo, Vis Pesaro, Ternana, Foggia, Forlì, Fano e Casertana. Nativo di Pergola, provincia di Pesaro, arriva a Fermo nella stagione 2017-2018 in C e rimane anche l’anno successivo. Nel 2019-2020 inizia con il Notaresco in Serie D, dove a dicembre è primo in classifica, quando arriva la nuova chiamata della Fermana e allora la scelta di tornare proprio a Fermo dove è subito titolare. E dove ormai è un idolo assoluto.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 28 febbraio 2021 alle 19:08 / Fonte: Sky Sport
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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