Il 1963 è un anno importante, con alcuni eventi storici come il pontificato di papa Giovanni XXIII che si conclude dopo quasi cinque anni il 3 giugno e la successiva elezione di Paolo VI, i Beatles pubblicano il loro primo LP, Please Please Me, Valentina Vladimirovna Tereškova, russa, è la prima donna cosmonauta. Il 2 giugno, l'Italia festeggia la Repubblica, Bergamo è in tripudio per la prima storica Coppa Italia vinta dall'Atalanta che allo stadio San Siro batte in finale il favorito Torino con una tripletta di Domenghini.
Ma la storia calcistica si celebra a Potenza, capoluogo della Basilicata di poco meno di cinquantamila anime, che balza alle cronache perché la sua squadra viene promossa in serie B. Per la prima volta la Basilicata sarà rappresentata nella seconda serie nazionale. Potenza è ancora in festa per le celebrazioni di San Gerardo, una settimana di gioia e attesa prima del grande evento.
Il nostro storico Vittorio Basentini ci fa rivivere quel momento di 57 anni fa portandoci in uno stadio Viviani gremito e caloroso malgrado il tempo non proprio favorevole.
L’articolo della partita, compresa la sintesi della stagione 1962-63, sono di esclusiva redazione di Vittorio Basentini la foto a corredo dell'articolo è tratta da quotidiani dell'epoca.
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Arrivò il giorno della Festa per la vittoria del campionato di Serie C ed il salto in serie B.
2 GIUGNO 1963, Festa della Repubblica italiana, 34^ ed ultima Giornata del Campionato di Serie C –Girone C- POTENZA-L’AQUILA -, terminata con il punteggio di 4-2 per il Potenza.
Grande attesa a Potenza per tutta la settimana, festeggiamenti iniziati in pratica già con la Festa del Santo Patrono della Città, San Gerardo, il 29 e 30 maggio 1963.
2 Giugno 1963: Tradizionale e veloce passeggiata della squadra nella mattinata fra Via Pretoria ed il Parco Montereale causa leggera pioggia, spuntino rapido insieme ai dirigenti e agli allenatori, Rubino e Mancinelli, arrivo al Viviani nelle primissime ore del pomeriggio.
“Stadio Viviani” gremito in ogni ordine di posti e festeggiamenti di rito prima dell’inizio della partita in una giornata caratterizzata da pioggerellina a tratti. A bordo campo, difronte alla tribuna coperta, premiazione di tutti i giocatori della rosa del Potenza, unitamente al settore giovanile, compreso staff tecnico e dirigenti, da parte delle Autorità Comunali e Provinciali, alla presenza del Presidente della Provincia Prof. Vincenzo Verrastro, del Questore di Potenza e del Sindaco di Potenza Avv.Messina. Baci, abbracci, targhe ricordi, congratulazioni ed auguri, sfilata lungo la pista laterale di atletica leggera di tifosi del Potenza, della banda musicale e tradizionale giro trionfante dei giocatori intorno al rettangolo di gioco portando un grande lenzuolo dai colori rosso e blu. Lancio di palloncini rossoblu al cielo con la targa della Serie B; inoltre, dal cantiere del costruendo Nuovo Tribunale, agganciata al braccio della gru del cantiere, sventolava una grande banbiera rossoblu riportante la grande dicitura in verticale della serie B.
Foto ricordo a centrocampo della squadra del Potenza con gli allenatori Egizio Rubino ed Alfredo Mancinelli e fischio di inizio della partita in un’atmosfera di gioia, sorrisi, abbracci e grande felicità di un sogno irripetibile che, a distanza di 57 anni, è ancora vivo e che fa parte della storia sportiva e calcistica della Città di Potenza. In sintesi dopo la partita vinta a Salerno il 28 aprile del 1963, la fatidica partita che provocò l’invasione di campo dei tifosi salernitani e l’episodio mortale di un tifoso sugli spalti del Vestuti, il Potenza vinse le ultime quattro gare del campionato:
POTENZA-BISCEGLIE 4-0
POTENZA-LECCE 1-0
CHIETI-POTENZA 0-1
POTENZA-L’AQUILA 4-2
Classifica finale:
Potenza 47, Trapani 41, Akragas 40, Salernitana e Pescara 38.
Potenza primo in classifica venne promosso in serie B, migliore attacco con 47 reti segnate, migliore difesa con 18 reti subìte insieme alla Salernitana. Nella classifica cannonieri vinta da Cosmano del Trani con 16 reti, seguirono Alessi e Lodi con 11 reti e Rosito 10 reti.
Tornando alla partita fra le due squadre del Potenza e dell’Aquila, rispettivamente la prima vincitrice del campionato e la seconda che aveva già conseguito una tranquilla permanenza in serie C, diciamo che si assistette ad una piacevole gara con la formazione aquilana che pervenne al vantaggio grazie alla rete segnata dall’attaccante Comisso al 25’, quindi dopo pochi minuti pareggio del Potenza al 32’ con gran tiro di Gareffa. Primo tempo 1-1.
Nel secondo tempo il Potenza ingranò la quarta con doppietta di Viacava al 47’ ed al 69’, centrocampista rossoblu con propensione al gol, quarta rete del Potenza con Alessi al 77’ che divenne insieme a Lodi il capocannoniere della formazione di Rubino, e nei minuti finali. all’88’, seconda rete aquilana ad opera del n. 10 Dini, il quale approfittò di un malinteso fra i difensori centrali del Potenza per depositare la palla in rete alle spalle del forte portiere rossoblu Masiero. Bella gara apprezzata dal pubblico potentino e grande festa finale della squadra rossoblu, unitamente ai Dirigenti Beneventi, Geraldi, Ferri, Petrullo, Sarli, Vinci, Lichinchi, Labella e Lozzini, negli spogliatoi del Viviani, con una gran torta a forma della lettera B preparata dallo staff dei pasticcieri del “Bar di Eugenio Brucoli di Via Pretoria”, in primis il pasticciere Franco Onofrio, con orzate, Vermouth, aranciate, cioccolata calda, paste, zeppole, amaretti, biscotti, sfogliatelle, gelati di propria produzione, liquori della Stock, della Buton, di Meletti e Càrpano, cioccolatine variopinte, caramelle Perugina, Nestlè, Dufur, Plasmon, Talmone, oltre a caramelle e bibite locali della ditta “Avena” di Potenza.
Miracolo calcistico di una piccola Città del Sud, Potenza, capoluogo della Lucania. Potenza simbolo del profondo Sud, di quella parte del meridione che apparteneva più all’osso che alla polpa. Potenza, città dal ceto medio prettamente impiegatizio, con tradizione agricola nell’agro al di fuori dell’abitato cittadino, capoluogo di regione più alto d’Italia con i suoi 819 mt. di altitudine, che si inseriva all’epoca in un contesto tutto italiano.
Diciamo subito che in quegli anni in Italia c’era grande fervore per l’avvio del boom economico del Paese, l’Italia intera sentiva la grande trasformazione economica in atto; anche in Basilicata erano stati avviati progetti e lavori di grandi infrastrutture, prime fra tutti l’arteria stradale della “Basentana” che avrebbe collegato la Basilicata, compresa la Città di Potenza, alla provincia di Salerno ed alla provincia di Taranto.
Nel contempo la Città di Potenza del Presidente On. Emilio Colombo si estendeva verso il fiume Basento con la realizzazione delle prime attività industriali, come la Ferriera, dei primi capannoni industriali e laboratori di tipo artigianale, oltre, naturalmente, a vivere il boom edilizio con grande trasformazione ed espansione dei rioni periferici, nonché il boom calcistico della propria squadra di calcio, il Potenza Sport Club, approdato in serie B, ad un passo dalle grandi squadre italiane del massimo campionato di calcio nazionale come Juventus, Inter, Milan, Roma, Fiorentina.
Il tabellino.
POTENZA-L'AQUILA 4-2
Marcatori: 25’ Comisso (L), 32’ Gareffa (P), 47’ e 69’ Viacava (P), 77’ Alessi (P), 88’ Dini (L).
Potenza SC: Masiero, Mascia, Vaini, Quaiattini, Taverna, De Grassi, Gareffa, Viacava, Alessi, Lodi, Rosito. A disposizione Spanò. Allenatore E. Rubino.
L'Aquila: Suman, Grigoletti, M. Pesce, Attardi, Vemati, Casagrande, Ore, Comisso, Noè, Dini, Ianni. A disposizione: Corsinuovi, Ballarin. Allenatore A. Leonzio.
Arbitro: Canova di Milano.
Note: 6.000 Spettatori. Calci d’angolo 5-3 per il Potenza. Giornata nuvolosa, terreno di gioco bagnato per la pioggia caduta prima e nel corso della partita.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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