Una passione che viene da lontano. Da quei giorni di fine anni ‘80, inizio ‘90 in cui i sabati pomeriggio venivano trascorsi in una stanzetta, con gli amici, a simulare le giocate dei campioni di calcio: Maradona, Platini, Vialli. I giochi elettronici iniziavano a prendere piede, ma quel tappeto verde, le porte, i palloni, le miniature delle squadre, gli stadi, il tabellone segnapunti old-style, i colpi a punta di dito. Era una roba che mixava il fascino dell’antico e il sapore del moderno. Era il Subbuteo. Che oggi, dopo un appannamento nell’era dotcom del nuovo millennio, ha ripreso piede. Anzi ha ripreso dito. E in Basilicata, che insieme al Molise era l’unica regione a non avere una delegazione in Italia, grazie al presidente Tommaso Mazzoni e a una quindicina di tesserati ha ripreso ad ardere il fuoco della passione con il Subbuteo Asd Club Basilicata. Che si è subito messo in moto. Anche per onorare una tradizione che vede gli italiani tra i migliori interpreti del mondo, e campioni d’Europa in carica. E così, dopo un evento dimostrativo in inverno a Pignola, l’associazione si è buttata nella competizione. E nei giorni scorsi Michele Benedetto è stato il primo partecipante della nascente associazione a un torneo internazionale: la 14esima edizione del Grand Prix città di Messina.

Il presidente Tommaso Mazzoni è entusiasta: “Per il nostro club, nato solo da pochi mesi, è motivo di orgoglio vedere Michele esordire e soprattutto giocare contro giocatori di Serie A, B e C, in un torneo prestigioso come quello di Messina che ci fa iniziare a respirare aria di sana competizione e soprattutto ben sperare per il nostro futuro. Infatti, siamo in procinto di aprire una sede nella città di Potenza per intensificare gli allenamenti e farci trovare pronti al prossimo campionato di Serie D che si disputerà a partire dal prossimo autunno”.

Tanta carne a cuocere, dunque, con Michele Benedetto che ha spiegato: “È stata un’emozione immensa potersi cimentare in un torneo di livello così alto, basti pensare che tra i partecipanti c’erano atleti piazzati nei primi posti del ranking europeo. Una prima esperienza che ci tornerà utile per il futuro”. Una passione per un gioco che si fa “letteralmente” con le mani, che riesplode nell’era dell’intelligenza artificiale. Quasi un paradosso: “Da piccoli giocavamo a calcio e il Subbuteo era uno dei miei giochi preferiti. Per un periodo lo avevo accantonato, ma la passione si è riaccesa prepotentemente negli ultimi mesi. Quando abbiamo ricevuto la visita di esponenti della federazione calcio tavolo che ci hanno dato l’input decisivo per far partire questo progetto che è nato ufficialmente con la costituzione dell’Asd a febbraio scorso”.

Cinque tavoli donati dalla federazione e il gioco è fatto. Immediatamente la voglia di cimentarsi è stata incontenibile. Il Subbuteo Club Basilicata si è appoggiato nella parrocchia di Bucaletto che è diventata la sede provvisoria degli allenamenti. Ma nel giro di qualche settimana verrà comunicata la nuova sede ufficiale dove verrà preparata la partecipazione al campionato di Serie D dove il primo club lucano di Subbuteo sfiderà, a ottobre-novembre, squadre di Calabria e Puglia. Il progetto si allargherà, infatti la volontà è di coinvolgere più appassionati possibili: “Vorremmo invogliare i potenziali subbuteisti sia della provincia di Potenza che di quella di Matera, affinchè da qui a qualche anno si possa disputare un vero e proprio campionato lucano con relativa Coppa Basilicata”. E la promozione non avverrà soltanto tra i nostalgici di un gioco che ebbe la sua esplosione tra gli anni ‘70 e ‘90, ma si punta a coinvolgere le nuove generazioni. “Col presidente Tommaso Mazzoni, abbiamo deciso di far entrare il calcio-tavolo nelle scuole. Vogliamo coinvolgerli in un gioco di tatto che li possa distrarre dall’utilizzo continuo di smartphone e giochi elettronici.Anche perché il Subbuteo è un potente mezzo di socializzazione. A Messina ho conosciuto persone arrivate da tutta Italia ma anche da Malta, Grecia, Belgio, e da altre zone d’Europa”. E infine la chicca. Da potentino doc, oltre che da ex giocatore del Potenza, Michele Benedetto ha sfoggiato perl’evento di Messina una squadra personalizzata con la maglietta dellastagione ‘91-’92, quella mitica divisa bianca con le due strisceverticali rosso-blu- nero che fu indossata dai calciatori checonquistarono la promozione in C1 il 21 giugno del 1992. Una miniaturamodellata perfettamente con una speciale resina dall’artigiano sardoSergio Glauco in cui spiccano Ciccio Libro, Paolo Crucitti, Gennaro Torlo e soprattutto un biondissimo Fabio Bucciarelli. Si guarda alfuturo, ma un po’ di sana nostalgia non fa mai male.

Sezione: Altri Sport / Data: Gio 13 giugno 2024 alle 16:55 / Fonte: lanuova.net
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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