Finisce qui, e fa male. Il Cittadella saluta la Serie B dopo nove stagioni da manuale del calcio sostenibile, tra idee, gioco verticale e una coerenza rara idi questa tempi. La retrocessione è arrivata nel giorno più amaro, con il Tombolato pieno ma svuotato di speranze. Mentre a pochi chilometri di distanza il Padova brinda alla promozione, il Citta torna nell’inferno della C.

Una batosta che brucia sul serio, anche perché il destino era ancora in bilico fino a marzo. Poi il buio: sette sconfitte nelle ultime dieci, una sola vittoria, e tanti rimpianti. Addio anche a quel calcio allegro che aveva fatto scuola. L’identità si è persa per strada, come un pallone in contropiede.

Dal Canto, missione impossibile

Edoardo Gorini, l’uomo di casa, era partito con le migliori intenzioni. Ma quando il Cittadella ha iniziato ad affondare, il presidente Gabrielli e il diggì Marchetti si sono giocati la carta Dal Canto. L’ex Padova, chiamato a ottobre per una rimonta disperata, ci ha provato. Ma il miracolo stavolta non è riuscito. E con 30 gol segnati in 38 giornate, la peggior sterilità offensiva della categoria ha fatto il resto.

Nel frattempo, pure qualche scivolone burocratico ha complicato le cose: la famigerata svista nella distinta tra De Luca e Desogus contro il Pisa è costata un punto. E quando anche la fortuna si gira dall’altra parte, l’epilogo diventa inevitabile.

Salernitana viva, grazie al sinistro di Hrustic

Dall’altra parte, sorrisi timidi in casa Salernitana. Il gol-partita è arrivato dal mancino di Ajdin Hrustic all'11, alla sua prima rete stagionale. Punizione dal limite, traiettoria perfetta, e 0-1 servito. La squadra di Marino, con Amatucci in regia e Tongya in versione motorino instancabile, ha dominato il ritmo. Il Citta? Poco reattivo, se non per un tocco di braccio di Ruggeri e nella stessa azione un contatto sospetto su Rabbi ignorato da Pairetto al 38'.

Dal Canto, nel frattempo, ha cambiato pelle alla squadra con un 5-4-1 inspiegabile per chi doveva solo vincere. Nella ripresa, stesso copione: Cittadella generoso ma spuntato, Salernitana più pericolosa che cinica, con Ghiglione Corazza che graziano Kastrati, prima del raddoppio di Simy in contropiede al 75'. Sipario calato e la Salernitana si giocherà tutto nei playout. 

E Marino si prende una rivincita personale, applaudito dai 1231 tifosi salernitani presenti. Il Cittadella invece si ritrova al bivio più difficile della sua storia recente: ricostruire dalle macerie senza perdere la propria anima. Se c’è ancora.

Questo il tabellino della partita del Tombolato: 

CITTADELLA-SALERNITANA 0-2 
PRIMO TEMPO 0-2 


MARCATORI Hrustic (S) al 11’ p.t.; Simy (S) al 30’ s.t.  

CITTADELLA (4-3-2-1)
Kastrati 5,5; Salvi 6 (dall’11’ s.t. Masciangelo 5,5), Capradossi 5, Angeli 5,5, Carissoni 5,5; Tronchin 5,5 (dal 23’ s.t. Vita 5,5), Pavan 5,5, F.Amatucci 4,5 (dal 32’ s.t. Diaw s.v.); Palmieri 6, Tessiore 4,5; (dall’11’s.t. Okwonkwo 5) Rabbi 5,5 (dal 1’ s.t. Pandolfi 5)
PANCHINA Maniero, Casolari, Desogus, D’Alessio, Voltan, Piccinini, Sanogo
ALLENATORE Dal Canto 4,5

SALERNITANA (3-4-2-1) 
Christensen 6; Ruggeri 6,6, Ferrari 6,5, Lochoshvili 7; Ghiglione 5,5, Hrustic 7, L.Amatucci 7,5, Corazza 7; Caligara 6 (dal 22’ s.t. Soriano 6), Tongya 6 (dal 45’ s.t. Verde s.v.); Simy 6,5 (dal 32’ s.t. Cerri 6)
PANCHINA Sepe, Gentile, Bronn, Nioh, Reine-Adelaide, Jaroszynski, Tello, Girelli, Raimondo
ALLENATORE Marino 7

ARBITRO Pairetto di Nichelino (To) 5,5
ASSISTENTI Prenna 6 – Vecchi 6

ESPULSI il vice tecnico Musso (C) al 40’ p.t.

AMMONITI F.Amatucci (C), Hrustic (S) per gioco scorretto; Christensen (S) per comportamento non regolamentare

Sezione: Mondo Calcio / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 14:47 / Fonte: Padova Oggi
Autore: leov / Twitter: @tuttopotenza
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