L’emergenza coronavirus ha bloccato anche il mondo del calcio, che non sa ancora con esattezza se e quando potrà riprendere l’attività agonistica.

La nostra redazione ha intervistato il vice allenatore dell’Avellino, nonché ex rossoblù e tarantino doc, Giuseppe Padovano che da anni è al fianco di mister Ezio Capuano.

Cosa accadrà in futuro? Ritiene si possa riprendere a giocare?

“Innanzitutto vorrei fare le mie condoglianze a tutte le persone che hanno perso i loro cari e che non hanno nemmeno potuto salutarli un’ultima volta. Tutto il resto inevitabilmente passa in secondo piano. Parlando comunque di calcio, credo non ci siano le condizioni immediate per riprendere. Forse riuscirà a farcela la Serie A, portando in ritiro per un mese e mezzo i calciatori, isolandoli, effettuando tamponi ogni 4 giorni e giocando in campi neutri. A mio parere già la B difficilmente ripartirà, per quanto riguarda la C è praticamente impossibile rispettare tutti i protocolli medici”.

Come stava proseguendo la sua esperienza ad Avellino prima dello stop?

“Avevamo raggiunto risultati eccezionali, visto che abbiamo preso la squadra al penultimo posto e fino al momento dello stop eravamo arrivati invece al decimo posto. Quindi, saremmo stati in corsa per i playoff per approdare in Serie B. Io e mister Capuano abbiamo isolato tutti i problemi che c’erano ed abbiamo quindi ottenuto ottimi risultati”.

In futuro c’è l’idea di svolgere il ruolo di allenatore e non più vice?

“Un gioco ed una passione sono diventati per me un mestiere. Sono tanti anni che lavoro insieme a Capuano, è gratificante collaborare con lui perché è un tecnico importante. Non posso lamentarmi nemmeno per quanto riguarda gli aspetti economici. Lavoro benissimo e ho preferito anche rinunciare a categorie migliori; in un mondo privo di valori, ho invece dei principi sani”.

Quali sono i tuoi ricordi di Taranto e come mai non si riesce ad emergere da anni a livello sportivo?

“I miei ricordi sono ovviamente belli, sono orgoglioso di essere tarantino. Fa male a tutti vedere il Taranto in questa categoria. Meriterebbe senz’altro di più. Bisogna però essere realisti, ci sono ancora grossi problemi, non è facile uscire dalla Serie D. Molti si pongono un quesito che mi faccio anch’io: come mai non si avvicina nessun grosso imprenditore come ha fatto De Laurentiis a Bari? Nonostante tutto, mi auguro che i rossoblù ritornino al più presto in categorie superiori”.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 16 aprile 2020 alle 17:31 / Fonte: Cronache Tarantine
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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