Una sola coltellata letale al termine di una lite fra tifosi. È morto così Riccardo Claris, ultrà dell'Atalanta, ucciso da un tifoso 19enne dell'Inter, Jacopo De Simone, nella notte fra sabato e domenica a Bergamo in via Ghirardelli.
Una sola coltellata letale al termine di una lite fra tifosi. È morto così Riccardo Claris, ultrà dell'Atalanta, ucciso da un tifoso 19enne dell'Inter, Jacopo De Simone, nella notte fra sabato e domenica a Bergamo in via Ghirardelli.

Il giovane si è consegnato ai carabinieri nell'immediatezza dei fatti ed è stato arrestato in flagranza di reato con l'accusa di omicidio volontario e portato in carcere in attesa dell'interrogatorio di convalida davanti al gip di Bergamo. A poca distanza dal cadavere sono stati trovati sia la lama che il manico del coltello in ceramica utilizzati per infliggere l'unico fendente mortale. La salma di Claris è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove verrà condotta l'autopsia disposta dalla Procura guidata da Maurizio Romanelli che coordina le indagini del Nucleo investigativo dei carabinieri.

Gli inquirenti sono a lavoro per individuare eventuali altri soggetti coinvolti nel gesto efferato. Dalla prima ricostruzione la causa scatenante dell'episodio sarebbe una violenta lite fra una decina di tifosi dell'Atalanta, come la vittima, e un gruppo di 5-6 supporter dell'Inter, avvenuta all'interno di un bar di Borgo Santa Caterina. Qualche coro di troppo accennato dai tifosi dei nerazzurri di Milano che hanno fatto infuriare Claris, esponente della curva della Dea. Lite degenerata con De Simone che spaventato si avvia verso casa, sale convinto di trovare il fratello gemello (che invece si è nascosto più indietro con la fidanzata). Non lo trova e si convince sia stato vittima di un'aggressione. Prende un coltello, scende e affronta il gruppo degli atalantini sferrando una coltellata, forse alla schiena, al primo che gli si para davanti. Inutile l'intervento dei soccorritori all'1 e 10 del mattino, allertati dal 112. Il giovane è morto in pochi minuti e il decesso è stato constatato sul posto.

Prima di finire in cella De Simone è stato interrogato dal pubblico ministero di turno, Guido Schininà, che coordina gli investigatori dell'Arma. Ha fornito una piena confessione e collaborazione nel ricostruire i fatti. L'episodio, per quanto isolato (vittima e carnefice non si conoscevano, entrambi incensurati, non avrebbero mai avuto contatti prima della scorsa notte) va contestualizzato in un 'passato': il 26enne morto ha una 'storia' relativamente recente nel tifo organizzato atalantino di cui era diventato ultras sfegatato come testimoniano cimeli e immagini affisse in camera da letto. Motivo della passione la morte del padre, tifoso della Dea, venuto a mancare tragicamente un paio di anni fa.

Sezione: News / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 16:37 / Fonte: ilgiorno.it
Autore: Redazione
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