La notizia è che entro la prossima settimana dovrebbe sciogliere il nodo della garanzia integrativa, con conseguente via libera al tesseramento dei nuovi acquisti. È quanto emerso dalla conferenza (disertata dalla stampa) di questa mattina del presidente della Turris Ettore Capriola (intervenuto in sala stampa al posto del preannunciato tecnico Mirko Conte).

«Ci siamo rivolti per tempo ad intermediari per produrre questa garanzia, che ad oggi però non è stata rilasciata. Quindi, dal momento che potrebbe forse volerci un altro po’ di tempo per ottenerla, abbiamo deciso di ricorrere ad uno strumento diverso dalla fideiussione per fornire alla Lega Calcio la garanzia richiesta ed avere così la possibilità di schierare tutti i nuovi acquisti».  

Un corposo e duro intervento, quello di Capriola, interamente rivolto a quanti - a suo dire - avrebbero innescato una macchina del fango nei confronti della Turris e di chi si è prodigato (anzitutto sul piano economico) per salvare il club. A cominciare dalla stampa, con riferimento a «giornalisti inficiati da conflitti di interesse e da giornalisti di riviste pubblicitarie», passando per trasmissioni faziose. Sullo sfondo, sempre la questione fideiussione, rispetto a cui erano stati accesi i riflettori nelle scorse settimane, a cominciare dall’immediato pregara del match di Coppa Italia dello scorso 10 agosto.

«Come mai i giornalisti oggi non si sono presentati? La sala è vuota sebbene nei giorni scorsi fossero stati chiesti chiarimenti. Sono amareggiato perché la macchina del fango azionata contro la Turris è incredibile. Come mai questi giornalisti che hanno tanto scritto oggi non sono presenti? Noi operiamo ne settore calcistico e gli argomenti principali attengono alla squadra ed alle partite, invece si pone sempre l’accento su argomenti che non sono di rilevanza sportiva ma societaria».

Da qui, un excursus sulle recenti vicende di natura societaria che hanno scandito la rovente estate corallina, con specifico riguardo alla gravosa situazione debitoria ereditaria, passando per l’annunciato percorso triennale finalizzato al risanamento del club. «Forse tutte le parole spese sono state dimenticate. Adesso bisogna appurare se si tratta di dimenticanze semplici o strumentali. Una sala piena di giornalisti ha dimenticato le nostre parole? Tutte queste preoccupazioni su giornali e social sullo schieramento della squadra sono pretestuose e strumentali». Con una chiosa finale: «Questo atteggiamento inquisitorio da parte dei giornalisti non lo accetto. Oggi volevo rispondere alle domande dei giornalisti che però non si sono presentati. Forse sono al mare».

Ne ha avute per tutti, Ettore Capriola, accomodatosi al tavolo della sala stampa con un corposo “dossier” estrapolato dai social e composto da tutta una serie di post e commenti di numerosi tifosi che hanno speso parole dure nei suoi confronti e nei confronti – in generale – dell’operato della nuova proprietà. «Esiste una cosa che si chiama web reputation e quella della Turris è stata profondamente lesa da questi continui attacchi. Tutti questi commenti negativi vengono letti da banche e assicurazioni, e questo ha il suo peso quando poi – per qualche ragione – ci si rivolge loro con delle richieste. Abbiamo subito degli attacchi fortissimi che hanno ulteriormente inciso sui ritardi nel rilascio della fideiussione. Vorrei dire a tutti: vi rendete conto del danno fatto alla Turris? Proprio voi che dite di essere tifosi. La reputazione della Turris oggi è a zero. Tutti voi avete causato danni rilevanti per cui si procederà nelle apposite sedi».

Sul mercato in entrata: «Chi ha detto che è bloccato? La società è pienamente operativa. Qualcuno parla di smantellamento? Noi abbiamo una rosa competitiva, peraltro composta da molti calciatori dello scorso anno».  

Quindi un ultimo passaggio sui tifosi (e sulle numerose e corpose critiche piovute sulla società in relazione alle formazioni schierate nei primi due impegni ufficiali della stagione): «I veri tifosi dovrebbero tifare per tutti i tesserati. Chi scrive questi comenti non vuole bene alla Turris. La Turris è vostra? La Turris è di una società di Roma. Voi come la sostenete? Perché così pochi abbonamenti? Ovviamente non mi rivolgo ai tanti che ci sostengono ma solo ai leoni da tastiera. Vediamo se in altre sedi saranno leoni».

Quindi un invito finale: «Cerchiamo di rispettare i ruoli. Tutti questi attacchi non fanno bene. Se non vi piace la nostra gestione non dovete necessariamente comprare il biglietto. Vedetela più serenamente da casa. Lasciateci portare avanti il progetto di risanamento perché noi determinati ad andare avanti. Adesso mi fermo. Conservo il fiato per tifare Turris domani a Potenza».

Sezione: Le avversarie / Data: Dom 01 settembre 2024 alle 11:16 / Fonte: msn.it
Autore: Redazione
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