La Federazione Italiana Giuco Calcio (FIGC) ha comunicato che Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. Prende il posto di Luciano Spalletti, che era stato esonerato la settimana scorsa in modo abbastanza caotico, dopo la pesante sconfitta subita contro la Norvegia che ha complicato parecchio il percorso di qualificazione ai Mondiali del 2026.

Gattuso ha 47 anni e nell’ultima stagione ha allenato l’Hajduk Spalato, arrivando terzo nel campionato croato a soli due punti dalla prima in classifica. In precedenza aveva allenato il Marsiglia, il Valencia, il Napoli, il Milan, il Pisa, l’Ofi Creta, il Palermo e il Sion, vincendo la Coppa Italia del 2020 con il Napoli. La sua carriera da allenatore è stata finora abbastanza contraddittoria: tutte le sue squadre hanno avuto momenti di grande entusiasmo, ma le sue esperienze si sono spesso concluse in modo deludente e confuso. Non è mai stato a lungo in una squadra, come si intuisce dal numero di quelle che ha allenato nei pochi anni di carriera.

Molto spesso si è trovato ad affrontare situazioni complicate anche fuori dal campo, allenando club finanziariamente mal messi e con dirigenze poco presenti. Il modo totalizzante e generoso con cui le ha vissute, a volte pagando lui stesso gli stipendi a calciatori e dipendenti del club, lo ha fatto apprezzare dai suoi calciatori e molte volte anche dai tifosi, anche quando i risultati non erano convincenti.

Anche con l’Italia non sarà facile, e forse anche per questo la federazione ha scelto Gattuso, uno dei pochi tra gli allenatori senza squadra con il coraggio di accettare un incarico così delicato. Ma è anche evidentemente una scelta di ripiego: Gattuso è stato scelto dopo che erano stati valutati altri allenatori, e soprattutto dopo il rifiuto di Claudio Ranieri. Non è un allenatore di primo livello (o almeno non lo è stato fin qui) e non ha avuto esperienze che lo rendano particolarmente adatto al ruolo, se non per il fatto che anche questa volta dovrà gestire una situazione molto intricata, sia in campo che fuori.

La Nazionale non si qualifica ai Mondiali da due edizioni ed è in un periodo di involuzione cominciato di fatto dopo la vittoria degli Europei del 2021: per non mancare di nuovo i Mondiali dovrà in sostanza vincere tutte e sei le rimanenti partite del girone e avere una differenza reti migliore della Norvegia, oppure arrivare seconda e vincere i playoff.

Sezione: Mondo Calcio / Data: Dom 15 giugno 2025 alle 18:12 / Fonte: ilpost.it
Autore: Redazione
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