I temi affrontati nella lunga e interessante conferenza stampa tenutasi all’aperto, sul prato del Viviani, sono stati molteplici e Caiata ha affrontato tutte le tematiche sollevate dai giornalisti. 

La pandemia e la sospensione del campionato. “La scelta di sospendere il campionato è stata una scelta di assoluta serietà, in questo marasma del calcio e dove si assiste a pagliacciate incredibili, la serie A offerto uno spettacolo secondo me indecoroso giocatori in quarantena che giocano il giorno dopo sono positivi, partite che stanno per disputarsi e vengono rinviate perché la Asl decide che con un solo positivo non giocano, altre che con 8 positivi devono giocare. Una pagliacciata! Devo dire e questa volta devo dare atto al presidente Ghirelli di aver adottato una scelta che io tengo più che corretta: rinviare il campionato anche perché eravamo in una fase e siamo ancora in una fase dove tutte le squadre avevano tanti tanti positivi quindi era inevitabile. (Ghirelli) è stato serio perché non ci siamo sottoposti a perché ne va anche poi della veridicità del campionato perché giocare solo la metà delle partite recuperare le altre, poi si creano situazioni che sono spiacevoli per tutti. Per cui io condivido la scelta. Non so ma credo di si, a questo punto, che il 23 giocheremo perché mi pare che la situazione si vada stabilizzando dal punto di vista dei positivi. Spero che il protocollo che la Conferenza Stato Regioni ha adottato venga condiviso e adottato dal comitato tecnico scientifico che altro non è poi che la prima regolamentazione che facemmo noi di Lega Pro due anni fa, quella di dire che per fare il rinvio ci vogliono almeno 5 positivi perché altrimenti in questo caso si parla del 35% della squadra quindi vuol dire che in una squadra di 25 componenti ci vogliono almeno 8-9 positivi per non giocare. Se invece ogni Asl decide in maniera indipendente, alla fine non siamo sottoposti tutti allo stesso regolamento perché la mia Asl con un positivo non mi fa giocare e un’altra Asl fa giocare con 13 giocatori solamente disponibili e non stiamo concorrendo alla pari, è falsato anche il risultato sportivo per cui, spero che questo protocollo venga condiviso dalla Lega e dalle Asl per dare serietà al campionato”.

La continuità del progetto Potenza con Caiata e l’Associazione “Potenza 1919”. “Come ho sempre fatto sono chiaro per questo io dico di sì per quello che mi riguarda poi l’Associazione è qua evidentemente, siete tutti persone intelligenti vedere a sedere oggi qua a fianco non ha solo un significato diciamo di visibilità è un segnale evidente di supporto e un segnale di progettualità, è un segnale di voler continuare a seguire questa strada ma su questo credo che Franco (Pace) prima e Michele (Falasca) dopo, quando sarà il loro turno potranno rispondere meglio di me io quello che posso dire è che gli sciacalli che aspettano il cadavere per banchettare credo che dovranno aspettare ancora parecchio. Questi sono gli unici interessati e gli interessi erano di questa natura. Quando sentivo parlare di gruppi eccetera eccetera… Non c’è la volontà seria da parte di nessuno di subentrare, io ho sempre detto, per anni, che noi nel momento in cui arrivasse gente più seria, più capace, con più mezzi economici rispetto ai nostri noi ci faremo subito da parte, ma non ci faremo da parte per il bene della società, ma cosa diversa invece doversi fare da parte diciamo in maniera gratuita perché qualcuno possa speculare sulla società beh questo noi onestamente non siamo disponibili che avvenga. Non sono disponibile io ma soprattutto non sono disponibili loro (Falasca e Pace) e la loro presenza qui, questo lo conferma. Del resto com’è c’è un detto che dice che sul corpo dei leoni si cibano gli sciacalli ma i leoni rimangono leoni e gli sciacalli rimangono sciacalli quindi…" 

“Io approfitto per salutare tutti -chiude Caiata- augurare a tutti una buona seconda parte di campionato nella speranza che possa essere un campionato di successo. Auguro a tutti anche un po di serenità in più perché onestamente se non riusciamo a rimanere sereni, uniti, affiatati nel momento delle difficoltà, passaggi di crescita dal punto di vista della mentalità non se ne fanno. Quindi la serenità che abbiamo noi spero possa essere trasmessa anche a chi c’è dall’altro lato, poi mi sembra che ci sia, invece, un gruppo irriducibile che ha sempre voglia che le cose vadano male per poter riempirsi la bocca del male e allora purtroppo l’odio è in aumento e noi rispetto a questo odio sorridiamo e andiamo avanti”.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 14 gennaio 2022 alle 23:44 / Fonte: Elaborazione da Ufficio Stampa Potenza Calcio
Autore: Redazione 3 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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