Il nome di Elisa Claps non è soltanto legato a una tragica pagina di cronaca. È diventato simbolo di coraggio, di verità cercata senza sosta, di memoria che resiste al tempo.
Elisa aveva sedici anni. Solo sedici anni.  Una ragazza piena di vita, con i sogni tipici della sua età: studiare, viaggiare, aiutare gli altri, amare. Un sorriso che raccontava futuro. Quel futuro, però, le è stato negato troppo presto, in una mattina domenicale, il 12 settembre 1993.
La sua scomparsa, il lungo silenzio, i diciassette anni di attesa e di dolore hanno segnato non solo la sua famiglia, ma l’intera comunità. 
Oggi, a distanza di anni, Elisa continua a vivere nella voce di chi la ricorda. Ogni corteo, ogni fiore, ogni pensiero dedicato a lei è un atto di giustizia morale, un modo per dire che il suo sorriso non è stato cancellato. 
In memoria di Elisa, la nostra responsabilità è non dimenticare. Tenere vivo il suo nome significa impedire che il silenzio e l’indifferenza vincano ancora.
Elisa non è solo passato.
Elisa è presenza.
Elisa è vita oltre la morte. 
E continuerà a esserlo, finché ci sarà chi sceglie di ricordare.

Sezione: L'Eco di Potenza / Data: Ven 12 settembre 2025 alle 10:42
Autore: Red TTP
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