Per molto tempo il calcio è stato considerato “roba da uomini”. Ma oggi questa frase stona con la realtà. Le donne, passo dopo passo, stanno cambiando il volto di questo sport. E non solo perché giocano: lo allenano, lo raccontano, lo dirigono, lo vivono, lo amano, lo conoscono. 
Un tempo le donne potevano solo guardare il calcio dagli spalti e non sempre. Una donna che seguiva la sua squadra del cuore era ‘strana’ e ‘fuori luogo’.
Oggi sono in campo, con le scarpe ai piedi e una maglia sulle spalle, a competere ai massimi livelli. Il calcio femminile non è più un fenomeno di nicchia: ha campionati nazionali, squadre professioniste e Mondiali. 
Raccontano il calcio con un linguaggio diverso con più attenzione ai dettagli, con più introspezione. Le donne che raccontano il calcio in TV, in radio, sui giornali e online hanno dato nuova voce a uno sport che per troppo tempo ha avuto un solo un unico punto di vista.
Decidono le sorti del calcio da dietro le quinte: presidenti di club, direttrici sportive, manager di federazioni. E in campo, ci sono arbitre che fischiano con competenza e sicurezza anche nelle partite maschili. Questo ha cambiato l’idea di autorità e competenza: non servono toni duri e muscoli, serve preparazione. E quella non ha genere.
Ma forse la cosa più bella è che, grazie alle donne, il calcio è diventato uno sport dove tutti possono riconoscersi. Le bambine ora vedono che possono diventare calciatrici, le ragazze capiscono che il calcio non è vietato, le donne adulte scoprono che possono lavorarci, parlarne, viverlo da protagoniste. 
Non è cambiato solo il calcio. Siamo cambiati anche noi. Fortunatamente.

Sezione: #MondoPotenza / Data: Lun 28 luglio 2025 alle 20:40
Autore: Red TTP / Twitter: @tuttopotenza
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