Il calcio femminile lucano ha avuto picchi altissimi e ne è testimone Carmela (Carmen) Summa, ex calciatrice professionista, lucana originaria di Baragiano, ruolo difensore, che dagli esordi nel Crisci Potenza ha poi varcato i confini regionali affermandosi nel calcio che conta. Palcoscenici importanti come SalernitanaMilan, Jolly Catania con la quale ha vinto per quattro volte lo scudetto tricolore laureandosi campionessa d'Italia, poi ancora esperienze a Lecce, Mantova, Verona, Modena, Napoli e Reggiana, oltre 500 partite in serie A e altri due scudetti. Oggi è CT della Rappresentativa femminile regionale, patentino Uefa C, con esperienze anche nel calcio maschile con Baragiano e Picerno, un esempio per le ragazze che volessero fare calcio nella nostra regione. Di seguito l'intervista rilasciata nel Corner Tuttopotenza durante il Galà del Calcio lucano.

Le emozioni giocando al calcio, diverse da quelle degli uomini nel corso degli anni. "Parlo del percorso personale, per me sono state emozioni che ho intrapreso e volute, le ho vissute come cose da raggiungere perché sono cresciuta in un piccolo paesino della Basilicata, Baragiano, sono stata fuori tantissimi anni, ho giocato in varie squadre in serie A, per me era un punto di arrivo, mi sento gratificata per quello che ho fatto e devo dire anche grazie alla mia determinazione perché non è stato facile negli anni '80 per una ragazzina di sedici anni lasciare Baragiano e andare a giocare fuori. È stata una scelta voluta e mi sento orgogliosa di averla fatta".

C'è un approccio diverso in questi anni delle donne verso il calcio sia da calciatrici che da tifose, nota un cambiamento?: "Si, tantissimi cambiamenti, finalmente il calcio femminile è cresciuto, come il calcio in genere, chiaro che quando giocavo io, ho smesso di giocare nel 1997, il calcio femminile era già a buon punto, ora è migliorato perché sono state introdotte figure di competenza, a volte avevamo allenatori che non erano in grado di seguire determinati programmi, e di seguire le giocatrici nella crescita tecnica, per cui adesso il calcio femminile è molto, molto migliorato".

Si è cambiata marcia quando il calcio femminile è passato al professionismo, più visibilità, ci voleva tanto? "Non è che ci voleva tanto è che la FIFA aveva dato degli ultimatum alla nostra Federazione, sono anni che la FIFA spinge affinché il calcio femminile abbia il suo spazio, i suoi tempi e quindi ben vengano queste iniziative, il discorso della Nazionale, il fatto di far vedere in TV il campionato di serie A femminile, quindi fanno crescere l'aspetto del pubblico che segue le squadre".

È ancora tabù il calcio femminile in Italia e al Sud. "A Sud un pochino si, però qualcosa sta cambiando, io lo seguo in quanto sono allenatrice della rappresentativa di calcio femminile della Basilicata, abbiamo disputato il Torneo delle Regioni quest'anno in Liguria, diciamo che stiamo crescendo anche noi grazie al nostro Comitato regionale che ci sta dando una mano e credo che si proseguirà in questo senso".

Le interviste possono essere rivissute sulla pagina Facebook di Tuttopotenza, media partner dell'evento, e, a breve, anche sul canale YouTube.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 06 giugno 2024 alle 16:15
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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