Abbiamo sempre dato per scontato, in questi anni, che i tanti ricorsi estivi terminavano con il giudizio del TAR del Lazio. Da quel momento in poi i campionati potevano essere organizzati, le X e le Y nei calendari scomparivano e tanti saluti a quei club che continuavano la loro lotta attraverso la giustizia amministrativa. Tanto quest'ultima non concedeva mai una sospensiva e, quindi, decideva con calma nei mesi seguenti, quando ormai i campionati erano in pieno svolgimento. 

Questa volta, invece, il Consiglio di Stato, con estrema sorpresa, ha bloccato tutti, accettando di sospendere il giudizio del TAR in merito al Campobasso. E scegliendo il 25 agosto come data per decidere il futuro dei molisani e, di riflesso, del campionato di Serie C. Una data apparsa subito poco "simpatica" alla FIGC, vista la data del 28 agosto decisa in precedenza per l'inizio dei campionati.

Il giudice Luciano Barra Carraciolo (sul quale torneremo) ha però respinto la richiesta della Federazione e l'ha anche "bacchettata". Spiegando che la giustizia sportiva ha impiegato 26 giorni per chiudere la pratica Campobasso, dal momento che il 1^ luglio la Covisoc aveva comunicato il problema del club mentre il 26 il CONI aveva pubblicato le motivazioni dell'esclusione. E visto che la successiva decisione del TAR è del 2 agosto, il giudice afferma che il Consiglio di Stato in 24 giorni chiuderà la pratica, "in un arco di tempo, dunque, complessivamente più breve della vicenda amministrativa e contenziosa svoltasi dinnanzi alla Federazione, dove non vige il sistema di termini e di contraddittorio del processo giurisdizionale".

Anche sulle motivazioni presentate dalla FIGC, Barra Carraciolo si esprime negativamente. La FIGC chiede l'anticipo della sentenza parlando di danni alle società ammesse al campionato e al sistema calcio. Il Consiglio di Stato risponde che la definizione del danno è troppo generica. E che la FIGC non ha dimostrato l'impossibilità di creare i calendari prima di quella data. Potrebbe, insomma, dare vita ai famosi calendari con le X e le Y di qualche tempo fa, peccato che avendo già ripescato la Torres non puoi più farla fuori così, su due piedi. Anche il problema della campagna trasferimenti viene bollato come generico e poco chiaro, rispondendo ancora una volta picche e ricordando alla FIGC che sta dando per scontato di aver ragione (circostanza, questa, che regala un sorriso in più ai tifosi molisani). 

E adesso? Bisognerà aspettare. Tra chi pensa che il Consiglio di Stato abbia effettuato una clamorosa invasione di campo e chi, invece, crede che FIGC e Lega Pro abbiano preso troppo alla leggera la questione Campobasso. Confidando che la giustizia amministrativa non avrebbe, dopo il giudizio del TAR, preso una decisione in tempi brevi, permettendo così la disputa del campionato. Invece non è andata così. Anche perché la Federazione, di fronte, non si è trovata un giudice qualsiasi. Barra Caracciolo, presente sia sulla Treccani che su Wikipedia, è stato Sottosegretario con delega agli Affari europei nel primo governo di Giuseppe Conte (tra il 2018 e il 2019), consigliere giuridico nei governi Berlusconi e Dini (negli anni '90) ed è balzato agli onori della cronaca in questi ultimi anni per le sue posizioni fortemente euroscettiche. Altro che Europa, adesso dovrà decidere del calcio dei campanili...

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 05 agosto 2022 alle 21:04 / Fonte: TuttoC.com
Autore: Redazione 2 TuttoPotenza
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