Il Bari ha appena archiviato il successo contro il Rende, ma la testa è già sul derby appulo-lucano di domenica prossima, con il Potenza. Per i biancorossi sarà la partita più importante di questo tratto di stagione: in un frangente in cui le prime cinque stanno spingendo a pieni giri, vincere un confronto diretto consentirebbe ai galletti quantomeno l’aggancio in classifica alla formazione avversaria.Tra i tanti temi della sfida, spicca il duello tra due delle tre migliori difese del girone C. Alle spalle della capolista Reggina (appena nove gol incassati), c’è proprio il Potenza con 11 reti al passivo, quindi i galletti con 12. Di fronte, peraltro, ci saranno due formazioni specialiste in «clean sheet», ovvero gare terminate con la porta inviolate: ben 12 per i lucani, nove per i pugliesi. Che proprio nella retroguardia hanno trovato l’assetto più stabile.
Basti pensare che gli unici sempre presenti nella fila baresi sono tre difensori: Valerio Di Cesare, Alessio Sabbione e Marco Perrotta. «Mi fa piacere essere tra gli insostituibili», afferma Perrotta. «Con Alessio e Valerio si è anche creato un grande affiatamento. Loro, però, a differenza mia hanno trovato anche la soddisfazione del gol. Io ci sto provando: domenica scorsa contro il Rende ho procurato un rigore: spero di essere sulla buona strada. Segnare non è la cosa più importante per un difensore, ma in questo frangente dobbiamo tutti alzare l’asticella per segnare di più.

La Reggina purtroppo è lontana e guardarla toglierebbe energie. Puntiamo allora a chi ci precede di pochi passi come Ternana, Monopoli e Potenza. Con i lucani giocheremo domenica e sarà un match determinante. Cerchiamo di guadagnare il massimo in questi tre match che separano dalla pausa natalizia, poi sono certo che il mercato ed il lavoro impostato da mister Vivarini ci permetteranno di disputare un grande girone di ritorno. L’obiettivo deve essere imporre ovunque la nostra filosofia, cercare sempre la vittoria. Cerchiamo di assumere questa mentalità: i conti definitivi si faranno in primavera».

Il 25enne molisano è stato il più duttile in retroguardia: centrale puro nell’era Cornacchini, terzo di sinistra nel 3-5-2 inizialmente impostato da Vivarini, terzino sulla corsia mancina quando il tecnico è passato al 4-3-1-2.
«Non ho problemi a cambiare posizione», afferma Perrotta.«Peraltro, avevo già ricoperto le mansioni da laterale ad Avellino e Pescara. In quel ruolo c’è la concorrenza di un calciatore importante come Costa che ha caratteristiche diverse dalle mie: rispetto a lui, io da difensore puro, tendo a spingere meno. Quando Filippo rientrerà a pieno regime (sta smaltendo un problema muscolare, ndc), il mister sceglierà per il bene della squadra. Siamo in 25: dobbiamo essere tutti utili ad una causa comune».
Per avere ragione del Potenza, il Bari dovrà cambiare marcia in casa. «È vero – ammette Perrotta -, rispetto alle altre big ci mancano i punti interni. A volte siamo stati puniti dagli episodi, altre è capitato che ci siamo adagiati provando a gestire il risultato. Stiamo lavorando proprio per colmare le attuali lacune, per diventare più spietati e chiudere le gare quando abbiamo l’avversario in pugno. Ma su altri fondamentali abbiamo raggiunto equilibrio: fisicamente stiamo bene e non accusiamo cali. Sono certo che ci sia tutto per centrare un grande obiettivo. Io credo tanto nel Bari: ho firmato un contratto lungo (quattro anni, ndc) perché convinto del progetto e conquistato da una città nella quale spero di restare il più a lungo possibile».

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 04 dicembre 2019 alle 21:42 / Fonte: Gazzetta Del Mezzogiorno.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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