“La stagione del Benevento si chiude nel peggior modo possibile. Una sconfitta larga (1-5) e disonorevole contro i ragazzini della Juventus Next Gen con relativa eliminazione dai playoff al primo turno. D’altro canto i giallorossi, considerando esclusivamente l’andamento del girone di ritorno, gli spareggi neppure li avrebbero meritati. Alla fine prevale la squadra che si era già imposta nettamente a Biella e che nella seconda parte di stagione ha fatto molti più punti rispetto all’altra”. Lo scrive Il Mattino.

“Ma resta – rileva il giornale – una prestazione inqualificabile per dei calciatori già in vacanza, per un tracollo sportivo che non ha precedenti nella storia recente. C’era modo e modo per uscire dalla post-season, il Benevento ha scelto l’epilogo più tragico, un finale degno di 4 mesi disastrosi e imbarazzanti”. 

“Auteri – si legge nella cronaca – è senza gli infortunati Nardi, Tosca e Carfora e Veltri squalificato e si affida allo stesso undici che domenica scorsa aveva battuto il Giugliano a domicilio con Manfredini tra i pali, Simonetti e Sena sulle corsie, Lamesta e Starita esterni d’attacco con Pinato trequarti alle spalle di Perlingieri unico punto di riferimento avanzato. Solo panchina per Acampora e Lanini oltre che per l’acciaccato Manconi. Brambilla ha i due centrali difensivi titolari (Gil e Citi) stoppati dal giudice per l’espulsione di Messina, non può contare sul talentuoso Adzic che non ha superato il limite di presenze necessarie per la partecipazione ai playoff e sui lungodegenti Stivanello e Pedro Felipe. Il tecnico ex Foggia schiera un 3-4-2-1 con Turicchia e Turco braccetti, Macca e Faticanti a dirigere le operazioni e Guerra-Cudrig a sostegno di Afena-Gyan in avanti”. 

“Il Benevento – racconta Il Mattino – parte al piccolo trotto, il ritmo alla camomilla fa il gioco della Juventus che al primo affondo passa in vantaggio: Pietrelli riceve da un cambio di gioco, vince un rimpallo, salta un avversario fermo come un palo della luce e batte un colpevole Manfredini sul suo palo. I giallorossi sono tramortiti e ben presto vanno in bambola, e difatti Berra si fa scappare Afena-Gyan e lo ferma con un fallo lanciato a rete. Rosso diretto, squadra in 10 sotto di un gol. Ed è appena il 18’. La reazione del Benevento è inesistente, i reparti sono slegati, gli errori non si contano. Auteri corre ai ripari inserendo Viscardi e rinunciando ad un attaccante, Starita. I bianconeri là davanti fanno il bello e il cattivo tempo con un Afena-Gyan imprendibile. Alla mezz’ora il raddoppio della Juve con Cudrig che approfitta dell’ennesimo svarione difensivo e inchioda la sfera nell’angolino. Il primo tempo è una lenta, inesorabile agonia. Da corner il tris dell’ex Simone Guerra, lasciato libero di colpire in piena area di rigore. A tempo ormai scaduto il sussulto sannita ad opera di Perlingieri che riesce a girarsi e a colpire di sinistro, tenendo un piccolissimo spiraglio aperto, almeno sulla carta”. 

“All’intervallo – prosegue l’articolo – si arriva in un tripudio di fischi mentre quello dell’arbitro sa di liberazione. Nella ripresa Auteri mette subito dentro Lanini per un Lamesta inguardabile. Il Benevento ridotto in 10 fa sempre fatica a costruire azioni pericolose perché la Juve si arrocca con una retroguardia a cinque e riparte con efficacia giocando sul velluto. Manfredini si riscatta parzialmente compiendo un mezzo miracolo su Guerra, poi Lanini ha la palla del 2-3 lanciato da Pinato, ma tanto per cambiare se la divora. I giallorossi sono capaci di prendere un secondo gol su corner, sempre da Guerra (Simonetti si fa fregare di nuovo) e di incassare il pokerissimo ancora da Cudrig”. 

“Già in avvio di secondo tempo – conclude – parte la protesta della Curva Sud con cori e striscioni contro i calciatori (definiti mercenari con richiesta di togliersi la maglia) e la società (presidente Vigorito invitato a vendere), contestazione che prosegue all’esterno dello stadio anche nel dopo-gara al giro di “Tutti via da Benevento”.

Sezione: Le avversarie / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 17:00 / Fonte: ntr24.tv
Autore: Redazione
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