Dopo le delusioni, almeno per il risultato, delle ultime due gare il Potenza di mister Pietro De Giorgio affronta una settimana terribile con tre partite difficili, la prima in casa con l'Az Picerno, la seconda in trasferta con il Siracusa e l'ultima con l'Atalanta U23. Andando con ordine il primo ostacolo sono le leonesse di Claudio De Luca, una partita che ormai è un classico da un po' di tempo sia in D sia in C,
Partita da riscatto per entrambe le squadre. «Sì, sicuramente due squadre che arrivano vogliose di fare il risultato pieno, più che altro perché il Picerno ha perso l'ultima partita in casa, noi arrabbiati per qualche punto perso, vorremmo una classifica, ecco, con almeno due punti in più che credo li meritiamo. Sarà una partita sotto l'aspetto agonistico, sotto l'aspetto di motivazioni, di furore, agonismo ad alta intensità, è una partita che si carica da sola, sarà una partita difficile, una partita importante che però noi dobbiamo vincere».
Il "peso" della partita sulle due squadre. «Ho letto l'intervista del loro direttore, non so se è stata una cosa voluta per alzare un po' i toni e per alzare un po' l'attenzione della loro squadra, ma in ogni caso abbiamo visto quello che è il Picerno, l'abbiamo studiato attentamente, quindi sappiamo di che cosa stiamo andando ad affrontare, è una squadra che sta continuando un progetto tecnico perché l'allenatore attuale era il secondo del mister dell'anno scorso Tomei. È una squadra che lavora con i giovani, è una squadra giovane come noi perché siamo più o meno lì con la media età, forse noi due mesi più giovani di loro dalle statistiche, ecco, quindi sono due squadre giovani. Dell'avversario abbiamo visto quella che è la parte tecnica e sul campo, l'aspetto interno a loro ci interessa meno. Noi dobbiamo essere concentrati su quello che è il nostro cammino, su quella che sarà la partita e su quello che vogliamo fare. Per quanto riguarda le pressioni, credo che noi abbiamo la pressione, ma la voglia, più che pressione, di far bene, perché tutto sommato il cammino che stiamo facendo è un cammino giusto, il cammino che noi avevamo prefissato. Siamo ancora alla quarta giornata, quindi è presto. Noi siamo vogliosi perché sappiamo che qualche punto in più ci manca e dobbiamo ritornare alla vittoria».
Confronto con lo scorso campionato alla quarta giornata, segnati 40 gol in più. «È una statistica che abbiamo fatto anche noi come staff il confronto all'anno scorso, tranne il Trapani e il Benevento che hanno subito gli stessi gol, ci sono state tante squadre che hanno subito più gol. Quindi, mi viene da pensare che sta cambiando anche il modo di giocare in Serie C. Mi ricordo bene 3 anni fa quando dissi che il 90% delle squadre in Serie C facevano il 3-5-2. L'anno scorso dicevo spesso che era passato al 40% delle squadre che faceva il 3-5-2. Quest'anno credo che solo tre o quattro squadre facciano 3-5-2, ma al di là di quello, perché ormai anche il modulo lascia il tempo che trova perché c'è chi difende cinque, quello che mi è saltato all'occhio è che quest'anno alle tre punte ci rinunciano veramente in pochi. Basta vedere il Catania, il Benevento, insomma le tre punte, ma anche la Cavese stessa, e il Giugliano, squadre che insomma hanno obiettivi diversi, ma quello che balza all'occhio sono le tre punte e quest'anno ci rinunciano in pochi, è quindi inevitabile prendere qualche gol in più, però squadre che hanno confermato, ad esempio, lo stesso modulo come il Monopoli, ha preso 5 gol in più in confronto all'anno scorso. Ecco, quindi sta cambiando qualcosa in Serie C. Noi sicuramente mi sento di dire che siamo avanti già dall'anno scorso perché l'abbiamo iniziato questo progetto l'anno scorso. Nulla toglie, attenzione, che noi dobbiamo subire gol in meno. Ecco, quindi questo non deve essere un alibi. Stiamo parlando di statistiche, stiamo parlando di dati dai quali non si scappa. Noi abbiamo subito due gol in più in confronto all'anno scorso, però nulla toglie che noi dobbiamo lavorare anche se ne abbiamo fatti quattro in più che è un bel dato perché nonostante la partenza di Caturano è una cosa che ci soddisfa. Non è facile andare a sostituire un giocatore da 20 gol e con altri giocatori, soprattutto giovani. Ecco, c'è anche da dire che mancano i gol di Anatriello, che sono certo arriveranno, ma il ragazzo sta facendo grandi prestazioni, ha fatto qualche assist. Quello che dobbiamo migliorare noi sono i gol subiti. Voglio anche spezzare una freccia a quello che è il lavoro mio e del mio staff, perché noi abbiamo dato via due giocatori in Serie B e sono due difensori. Anche su quello io devo avere la forza, ma soprattutto la tranquillità di continuare a lavorare quella che è la fase difensiva, perché io mi ricordo l'anno scorso quando dissi che per me Verrengia era un difensore fortissimo, c'è stato qualcuno che aveva dubbi. Più di qualcuno aveva dubbi su quelle che erano le qualità di Verrengia. È stato ceduto al Catanzaro in Serie B, la stessa cosa Burgio io mi ricordo che quando decisi di giocare a quattro e mettere Burgio terzino sinistro, tra tanti amici miei addetti ai lavori mi confessavano che Burgio avrebbe fatto fatica a giocare in un modulo a quattro e invece i risultati si sono visti. Burgio l'abbiamo dato al Bari, che non è l'ultima società arrivata. Quindi, sul fatto che noi lavoriamo tanto il reparto difensivo, credo che i risultati siano arrivati, a livello individuale, non è arrivata a livello collettivo perché comunque i gol presi rimangono comunque tanti. Un'altra osservazione che ho fatto in settimana è che in questo momento noi l'unico reparto "nuovo", perché tre quarti della difesa sono giocatori arrivati quest'anno, ce l'abbiamo in difesa. A maggior ragione c'è bisogno di pazienza in questo momento e dobbiamo continuare a lavorare forte ancora di più perché non piace subire così tanti gol per quanto ci lavoriamo. Dobbiamo continuare su quella che è la strada del lavoro e credo che come l'anno scorso poi i risultati arriveranno anche quest'anno».
Il lavoro nella settimana, Rocchetti e De Marco. «Un pizzico d'entusiasmo ogni tanto ci vuole. Io dico che abbiamo lavorato bene perché se ci ricordiamo Cerignola... Ma può capitare la partita dove tu solo il primo tempo crei otto situazioni gol nitidi e non riesci a fare gol. Può capitare ma se avessimo fatto gol per esempio allora andava meglio, soprattutto a livello di punti che, secondo me, sono i due punti persi che in questo momento magari ci mancano. Per quanto riguarda la settimana, noi stiamo preparando la settimana normale, ecco, la settimana come sempre, stiamo curando la fase di non possesso, sappiamo che loro lavorano con due esterni molto bravi nell'uno contro uno e stiamo lavorando anche sulla fase di possesso perché dobbiamo continuare a fare gol e continuare a farne ancora di più, quindi la settimana è stata preparata come al solito. E per quanto poi riguarda Rocchetti e De Marco, De Marco sta bene, sta molto bene, è rimasto fuori in queste due partite per scelte tattiche durante la partita, ma non per demerito, perché è un giocatore che sta crescendo tanto, è un giocatore che soprattutto questa settimana ha fatto vedere delle cose importanti e Rocchetti sta molto meglio sicuramente sarà preso in considerazione già per una maglia da titolare per quanto riguarda la partita con il Picerno, però sono in crescita entrambi, ma sono contento perché è in crescita anche Bruschi sta molto meglio Schimmenti, quindi abbiamo recuperato un po' di giocatori che in questo momento ci servono. Abbiamo fuori Adjapong e Ghisolfi».
Le condizioni degli infortunati e il fattore campo. «Giocare in casa è sempre una spinta in più il fattore campo conta e dobbiamo essere bravi noi a farlo contare quindi, cosa significa con questo? Voglio dire che nonostante il pubblico che ci spinge dobbiamo essere bravi poi noi ad avere quella reazione forte su tutte le palle, sulle seconde palle, sul gioco sporco, cioè andare forte per rendere l'ambiente ancora più caldo e più ostico per l'avversario. Per quanto riguarda gli infortunati, l'ho detto, abbiamo fuori Adjapong che ne avrà ancora per una settimana, mentre Ghisolfi credo che dalla settimana prossima viene aggregato al gruppo».
Il Picerno. «È una squadra che sta continuando il progetto tecnico, i principi di gioco sono molto simili a quelli dell'anno scorso dove avevano fatto molto bene. È una squadra che non dà punti di riferimento davanti con due attaccanti molto mobili, ha degli esterni che occupano diverse zone di campo, soprattutto Esposito è un giocatore che gli piace molto venire a giocare dentro al campo, mentre Energe lo fa un po' meno, ma lo fa anche lui. È una squadra che ti tiene bello attivo perché hanno diverse soluzioni sia per vie centrali che per vie esterne e quindi è una partita dove sicuramente l'attenzione, la voglia di non prendere gol deve essere massimale».
Il bilancio delle prime quattro giornate di campionato. «Secondo me è ancora presto perché comunque c'è qualche squadra che ha iniziato il campionato leggermente in ritardo in confronto alle altre e mi riferisco anche a società come il Foggia, magari il Siracusa stesso, le prime partite erano leggermente indietro, ma soprattutto come mercato, come acquisti, sono tutti acquisti arrivati a fine mercato e quindi inizialmente forse hanno pagato un po' di più, però rimane un campionato molto equilibrato, rimane un campionato molto interessante perché un altro dato importante è che tranne la Salernitana, il Trapani hanno già perso una partita a testa quasi tutte le squadre, quindi fa capire che si può vincere, si può perdere in tutti i campi. Ecco, il il Benevento ha perso a Casarano, quindi è un campionato dove è importante dare continuità e rimanere sempre attenti a quelle che possono essere le trappole che sono tante. Ho visto ho visto la Salernitana, sono andato a vederla dal vivo, e le prime tre hanno qualcosa in più perché hanno delle individualità importanti, sono squadre mature, con giocatori esperti che hanno vinto più campionati e la minima palla rischiano di farti gol però, nello stesso tempo, mi viene anche da dire che sono delle squadre che comunque stanno prendendo meno gol ma stanno subendo situazioni da gol perché anche per la Salernitana con l'Atalanta non è stata una passeggiata. L'Atalanta ha avuto quattro occasioni nitide per fare gol sia sullo 0-0 che poi sul sull'1-0. Le partite che sulla carta possono sembrare semplici, non lo sono. Credo che sia presto per dare un giudizio, però sicuramente l'abbiamo già detto tempo fa che questo credo sia uno dei campionati più forti dell'ultimo decennio».
Le condizioni dei nuovi arrivati e il turnover. «Abbiamo fuori solo Adjapong e Ghisolfi. Per quanto riguarda i i nuovi arrivati, Bruschi sta molto meglio, Rocchetti sta molto meglio, stiamo recuperando bene anche Schimmenti, insomma ora siamo quasi a regime e questa è una cosa che ci fa piacere perché abbiamo più soluzioni. Per il turnover assolutissimamente sì, perché è stato fuori due partite De Marco che è un giocatore che in allenamento sta facendo molto bene. Credo che le tre partite settimanali e ci sia bisogno di turnover, anche perché c'è bisogno di gente fresca per avere l'intensità alta in tutte e tre le partite. In questo momento i ragazzi mi stanno dimostrando che stanno tutti bene e io ho grande voglia anche di iniziare a dare fiducia ai nuovi arrivati perché voglio ripagare quello che stanno dimostrando in campo durante gli allenamenti».
D'Auria e i gol del centrocampo. «Gianluca è un ragazzo che con noi stava già facendo bene l'anno scorso, l'abbiamo avuto fino a dicembre prima dell'infortunio e aveva già otto gol, aveva già superato il suo record personale da quando gioca in Serie C. È un giocatore sicuramente dotato di un gran tiro, di una grande qualità. Per quanto riguarda il reparto offensivo, credo che i numeri ci diano ragione, cioè il fatto di fare un calcio propositivo, perché davanti segnano quasi tutti. Anche Petrungaro l'anno scorso ha fatto quattro gol, ne ha fatti nove Schimmenti con tanti assist. A differenza dell'anno scorso, dicevamo di portare alla conclusione qualche centrocampista in più, cosa che già nella prima giornata con Erradi è successo ha fatto gol Felippe, ha preso una traversa contro il Crotone quindi oltre agli attaccanti, che è una cosa che non mi meraviglia perché per come giochiamo noi mettiamo in condizione gli attaccanti di arrivare tante volte in porta durante la partita, la cosa che mi fa tanto piacere è il fatto che anche i centrocampisti iniziano a segnare, quindi stiamo migliorando e dobbiamo migliorare ancora. Sono convinto che farà almeno cinque, sei gol anche Castorani, quindi sicuramente i gol dei centrocampisti potrebbero essere quelli che faranno la differenza per quello che potrà essere la posizione finale in campionato».
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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