Il Picerno vola nei primi posti della classifica della serie C, il girone meridionale ha la sua sorpresa che insieme all'Audace Cerignola ha rotto la "monotonia" del Catanzaro. Una squadra che all'inizio dell'anno sembrava fosse destinataria dei peggiori auspici ma la tenacia della società ha lasciato al suo posto mister Emilio Longo e i risultati si sono visti. Domani scontro al Curcio con una compagine che il mister campano ha guidato per tre stagioni la Gelbison Cilento.

Inizia proprio dai ricordi la presentazione del match di mister Longo ai microfoni dell'Ufficio Stampa dell'AZ Picerno: "Ho vissuto tre anni lì a Vallo quindi conosco conosco l’ambiente, conosco la la passione di quel territorio. Onestamente in tutte le realtà dove ho lavorato ho lasciato buonissimi rapporti quindi mi fa piacere per loro che hanno trovato, dopo anni di sacrificio, il professionismo. e però domani c’è una partita dove saremo in competizione durante i 90 minuti e quindi auguriamoci che vinca il migliore". "È comunque una partita trappola perché la squadra che incontreremo domani è una squadra ben allenata che dopo il ritorno di Gianluca Esposito ha ritrovato anche dei flussi di gioco importanti, una squadra che meriterebbe sicuramente una classifica diversa. Noi dobbiamo riconoscere quella rabbia, l’abbiamo conosciuta in tempi passati non così tanto lontani quindi, l’intelligenza sarà quella di dover cacciare tutte quelle componenti motivazionali che ti spingono a voler ed ad ottenere il massimo. Domani chi avrà più volontà e più voglia di vincerela alla fine la spunterà, in campo bisognerà andare con quella cattiveria, con quello spirito che dobbiamo continuare ad avere e portarlo in mezzo al campo".

La tragica scomparsa del Dottor Pucillo: "Faccio le condoglianze alla famiglia del dottore Pucillo, tutti noi abbiamo subito una mancanza perché il dottore anche se non presente sempre lo era di fatto, aveva atteggiamenti amorevoli con tutti, lui mi ha regalato da subito abbracci affettuosi come veramente un familiare e mi piace pensare e ricordare il fatto che lui questi abbracci li ha dati sempre in modo incondizionato anzi, forse mi abbracciava ancora di più nei momenti in cui le cose non andavano bene. Perdiamo veramente un valore aggiunto per questa società, una persona che ci ha regalato sorrisi e ci ha regalato veramente momenti distesi e per noi è stato umanamente un brutto colpo. La migliore cosa da fare in questo momento è quello di ricordarlo con l’entusiasmo, con la felicità e con la serenità che egli stesso ci regalava e quindi nella prestazione di domani sicuramente questo inciderà parecchio".

La rosa tutta a disposizione e l'opportunità per Matteo Rossi"Ho provato veramente l’intero organico questa settimana e devo dire che sono sono soddisfatto del fatto che il ritorno e il rientro di qualche calciatore ci dà la possibilità anche durante la settimana di alzare tantissimo l’asticella della competizione che secondo me è il valore aggiunto della nostra squadra questa profondità di rosa, questo equilibrio nei valori e quindi questa voglia di tutti di ritagliarsi uno spazio e tutto ciò lo fanno attraverso l’allenamento. Ho visto una squadra dove, partendo dai portieri, all’interno ci sono tante piccole competizioni che mi permettono di scegliere. Mirko Albertazzi nell’ultimo periodo sta veramente facendo bene, sta dimostrando di essere importante per questa categoria quindi, ritengo che comunque dovessi scegliere andrà bene".

Il campionato del Picerno dalla salvezza ai play-off. "Mi aspettavo di fare bene io sono sempre stato un sognatore quindi tendenzialmente quando ho avuto la fortuna di essere scelto e di scegliere Picerno ho sempre fantasticato, ho sempre sognato, diciamo che la realtà è riuscita a superare nei fatti tante cose che avevo pensato e sognato per quest’anno calcistico però, devo dire anche che in questo momento stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato e il raccolto non è assolutamente finito, dobbiamo essere bravi a capire che c’è un’opportunità davanti a noi molto importante, e dobbiamo legittimare le cose che stiamo facendo, lo dobbiamo fare per tutti quanti noi, lo dobbiamo fare per le persone che dirigono, per il presidente, per il direttore, per il team manager, quindi Curcio, direttore Greco, Francese sono meritevoli di vivere una soddisfazione perché sono poi tra l’altro coloro che ci hanno dato, ci danno una grande mano fuori dal dal campo. Dobbiamo continuare, se vogliamo diventare una realtà importante è questo il momento in cui ci parametriamo con intero campionato, è questo il momento in cui dobbiamo dimostrare che non siamo contenti, che siamo alla ricerca della perfezione. Sappiamo che non è raggiungibile ma solo ricercandola ci potremmo andare vicini. Non siamo assolutamente sazi di quello che abbiamo fatto".

La tattica e il gioco dell'avversario. "Lavoriamo bene in tutti i settori, non siamo una squadra che dipende rispetto dalle zona esterno, dalla zona centrale del campo, in realtà non siamo noi a decidere in quale parte di campo giocare ma bensì all’avversario quindi, noi proviamo sempre a giocare nelle parti di campo che le pressioni avversarie creano e quindi cerchiamo di buttarci negli spazi siano essi centrali, siano essi esterni, quindi mi piace pensare che la squadra man mano a che ha acquisito questo metodo, questo questa idea di gioco, riesca da sola all’interno del campo scegliendo quasi in modo automatico quali sono le  porzioni di campo che possono mettere in difficoltà gli avversari. Dipende sempre da come si dispongono gli altri quando gli altri sono molto densi dentro al campo noi tendenzialmente cerchiamo di non andare verso un muro ma aggirarlo e alcune volte aggirarlo per le corsie esterne ha un suo una sua valenza di natura tattica".

Il finale di campionato, il recupero dei calciatori e... l'appendice. "Mi auguro soltanto di poter avere un ventaglio di scelte più ampio cioè, ci apprestiamo a vivere l'ultima parte della stagione e l’aspetto fisico sarà fondamentale però credo che questa squadra abbia avuto un aspetto che sia stato migliore di tutti gli altri ed è stato quello mentale e su quello abbiamo contribuito tutti perché dico sempre che un allenatore non è solo nel creare una cultura motivazionale, una cultura del lavoro, ma è tutto l’ambiente che è riuscito veramente a dare una forza alla squadra che ritengo proprio forte nell’aspetto mentale".

Sezione: Qui Picerno / Data: Ven 24 marzo 2023 alle 15:30 / Fonte: Ufficio Stampa AZ Picerno
Autore: Redazione 3 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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