La PM Volley Gruppo Macchia chiude il 2025 da imbattuta in casa Un anno da incorniciare, una realtà ormai solida e un allenatore Marco Orlando che ha guidato le ‘sue’ ragazze con grinta e professionalità. Eccellenza Lucana per una squadra Lucana, un mister eclettico e con obiettivi ben precisi in mente. Conosciamolo meglio. 

1. Qual è stato il momento più soddisfacente della tua carriera da allenatore fino ad oggi?
La vita da allenatore è fatta di gioie e dolori, come spesso succede nella quotidianità, e di grandi momenti di solitudine e dubbi: questo è tipico di chi deve coordinare delle persone, prendere delle scelte ed essere al timone di un’organizzazione: io lo so bene anche per aspetti professionali che caratterizzano la mia vita. Tutto questo per dire che dividerei la risposta in due modi differenti: sarebbe piuttosto facile dire che i momenti più belli ed emozionanti della mia carriera, sotto l’aspetto tecnico, sono coincisi con la parte finale della stagione appena trascorsa con la PM Potenza, durante la quale abbiamo sollevato ben quattro trofei (la Coppa Campania, la Supercoppa Campania, la Coppa Basilicata e la promozione in Serie C) e con le stagioni 2018 e 2021 durante le quali ho vinto il mio primo campionato di Serie D ed una Coppa Italia, allora con il Santa Maria Volley. Eppure l’emozione di alzare una coppa o mettere al collo una medaglia è equiparata da alcune dimostrazioni di affetto e di stima che ho collezionato durante la mia carriera; spesso ricevere alcuni messaggi, attestazioni di rispetto e gratificazione o semplicemente ricevere ancora oggi, dopo lungo tempo, pensieri di atlete che ho allenato tempo fa e con cui abbiamo condiviso percorsi sportivi e di vita, lontano dai “riflettori” dei risultati, è qualcosa che mi emoziona sempre. So di passare per un allenatore esigente, magari spesso anche “antipatico” quando le circostanze lo esigono, ma vivo la solitudine di tutti coloro che sono al “comando” e ricevere gratificazioni umane è sempre la cosa più bella.

2. Che tipo di relazione cerchi di costruire con i tuoi giocatori, sia a livello professionale che personale?
So di essere un allenatore molto esigente, e la mia filosofia è quella di lavorare costantemente, sempre, con un grande volume e mole di gioco e ritmo di allenamento. Ho dovuto, nel corso degli anni, sempre superare la prima impressione di essere un allenatore “giovane” che doveva dimostrare di essere all’altezza. D’altronde a 34 anni oggi, dopo 15 anni in panchina, ho collezionato varie esperienze dalla serie B alla serie C (pugliese e campana) e in Selezione Regionale e sollevato vari trofei, e questo testimonia di aver iniziato molto presto questo bellissimo percorso, con tutte le difficoltà del caso. L’esigenza tecnica può farmi risultare dal carattere difficile, lo so, e questo forse accomuna un po' in modo diffuso tutti gli allenatori; eppure posso dire di essere maturato e cambiato tanto nel corso degli anni, smussando e lavorando sui difetti che mi sono stati fatti notare nel tempo e sapendo bene che non si finisce mai di lavorare su se stessi e tentare di migliorare. Cerco di legare con le mie atlete, di essere aperto al confronto, agli spunti di riflessione in modo critico, e di mettermi a disposizione sempre, anche per esigenze personali che cerco con tutte le mie forze di risolvere, essendo a disposizione e sempre presente in palestra, prima e dopo l’allenamento, anche per un sincero confronto occhi negli occhi se si deve affrontare qualche problema. In campo, come ovvio, richiedo rispetto dei ruoli e grande disponibilità al lavoro… con pazienza e comprensione anche per un brontolone come me.

3. In che modo affronti la preparazione tattica e strategica per le partite più importanti della stagione?
Ringrazio per la domanda perché mi permette di raccontare un aneddoto ricordando un allenatore purtroppo volato via troppo presto, punto di riferimento della pallavolo lucana, ancora oggi ricordato con sincero affetto e stima per la meravigliosa persona che era, Aldo Pietrafesa. Era la settimana vigilia di una partita per me importantissima, la finale di campionato di Serie D, e per me rappresentava la prima gara importante della mia carriera da primo allenatore. Mi confrontavo con il Mister Aldo che mi consigliava spesso, insegnandomi tanto: mi disse“ che prima di partite importanti o appuntamenti fondamentali un allenatore non doveva cambiare il suo modo di allenare o di relazionarsi con le atlete “. La squadra guarda un allenatore, da quando entra in palestra, e coglie tutte le sfumature; non si deve caricare di emozione o responsabilità, bisogna lavorare duramente ma normalmente, come di consueto, perché le atlete sono responsabili e già sentono la pressione di gare importanti. Vinsi quel campionato e oggi alleno, come in passato ho allenato, seguendo questo insegnamento, con le dovute sfumature del caso. Il lavoro in palestra deve essere costante e responsabile: visione video, studio tattico, allenamenti condizionati. Solo così, quando arrivano gli appuntamenti del “dentro o fuori” la mentalità rimane vincente, e non ci si carica di eccessive pressioni.

4. Qual è la tua opinione sull’importanza del settore giovanile e come vedi il futuro della PM Volley Potenza?
Innanzitutto voglio ringraziare per lo spazio e la sensibilità da Voi dimostrata. E’ bello poter esternare i propri pensieri ed averne l’occasione, soprattutto perché io amo la pallavolo, dal profondo del mio cuore, e non si perde mai l’occasione per dimostrarlo malgrado il rapporto di odio-conflitto come in tutte le grandi storie d’amore. Il Settore Giovanile è fondamentale, sempre; è l’humus su cui si fonda tutto. Senza radici l’albero cade e così deve essere in una società. Nella PM Volley siamo fortunati perché l’ottimo lavoro della direttrice tecnica Elena Ligrani, delle sorelle Annaluce e Concetta Ostuni, così come di tutto il resto dello staff tecnico, garantisce un settore giovanile di enorme prestigio, come testimoniano la vittoria dell’Under 18 e della seconda divisione della stagione precedente, dei secondi posti in Under 16 e prima divisione, e dall’attuale primato in Prima Divisione, under 18 e under 16 dove la PM è stabilmente prima in classifica. Al di là dell’ottimo livello tecnico di tutte, colgo l’occasione per citare le bravissime Martina Rivelli e Chiara Cappiello, che sono già state di interesse per il percorso di Qualificazione Regionale, e che costituiscono fondamento della prima squadra di Serie C e della Serie D dell’anno passato, oltre che dell’atleta Sara Carta, giovane di interesse Nazionale con la convocazione ricevuta al Club Italia del Sud, anch’ella pilastro della Serie C e delle vittorie della Serie D dello scorso anno. Tutte Atlete under che testimoniano ed esemplificano il livello di tutti i gruppi giovanili: pertanto credo che il futuro sia positivo se si continua a lavorare serenamente e con la comunità di obiettivi.

[MARY ZIRPOLI]

Sezione: Altri Sport / Data: Mar 23 dicembre 2025 alle 17:28 / Fonte: Mary Zirpoli
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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