Il 26 febbraio 1967 il Potenza gioca la seconda delle due partite consecutive fuori casa a Reggio Emilia, dopo aver impattato per 1-1 a Padova. Tre i punti conquistati sul campo e qualcuno per poco evitato a causa del lancio di pietre sul rettangolo di gioco che, nella gara contro gli emiliani, avevano preso di mira il portiere rossoblu De Vincenzo. Anche in Veneto lancio di pietre verso i lucani. In quella formazione giocavano i vari Agroppi, Di Vincenzo, Carrera, Rosito, Veneranda. Riviviamo quella partita che resta, al momento, l'unica vittoria a Reggio per il Potenza sperando che sia di buon auspicio per questa sera.

Il Potenza scende al Mirabella con Di Vincenzo, Ciardi, Marcolini, Venturelli, Nesti, Agroppi, Veneranda, Carrera, Piaceri, Rosito. Allenatore Alfredo Mancinelli. La Reggiana, agli ordini del mister Bizzotto, schiera Rama, Donzelli, Lampredi, Aril, Grevi, Giorni, Angrisani, Mazzanti, Fogar, Volpato, Perti. L'arbitro dell'incontro è Barbaresco di Cormons.

La cronaca della partita, a cura di mario Cicelyn per il Mattino e ripresa da Pino Gentile nel libro "A volta ritornano" (2005), parte dalla fine: "Nell'incandescente finale un sasso ha colpito al capo Di Vincenzo, che si è abbattuto sulla linea bianca. Il portiere lucano deve avere sette spiriti del gatto poiché lo si è visto riprendersi in un baleno e respingere, come se non gli fosse accaduto proprio niente, un insidioso pallone di Angrisani.
Di Vincenzo è stato il brillante protagonista dello scontro tra emiliani e lucani. Ha salvato la partita nel primo tempo con una serie di coraggiosi interventi, nella ripresa ha negato il pareggio alla Reggiana respingendo di pugno un bolide di Fogar, si è anche attirato le antipatie del pubblico in ebollizione al quale ha spedito un messaggio... sotto forma di pietra. Di vincenzo era nero: gli erano piovuti davanti parecchi sassi, così com'era accaduto domenica scorsa in quel di Padova... Alla fine ha perduto la pazienza ed ha fatto il "Balilla". Per fortuna l'arbitro era nella zona del campo. Il gol della vittoria porta la firma di Piaceri. Un gol avventuroso. Si era al 2' della ripresa, quando, da fuori area, Carioli effettua un tiro di disturbo. Il pallone stava volando un metro fuori la porta, all'altezza del palo destro. Il portiere Rama, probabilmente ingannato dalla scarsa visibilità dovuta alla nebbia che stava avvolgendo il campo di gioco, si tuffava respingendo sui piedi dell'accorrente Piaceri che, da posizione notevolmente angolata, riusciva a centrare il bersaglio. Un gol, diciamolo pure, abbastanza fortunoso. Ben altro meritava però l'attacco lucano, illuminato dagli sprazzi di classe di Cairoli che con i suoi passaggi volanti e precisi al millimetro, ha imposto ai difensori reggiani recuperi affannosi. L'inviolabilità del Mirabella è saltata così, a conclusione di una partita avvincente, giocata a ritmo veloce, ricca di episodi di buon e apprezzabile livello tecnico. La squadra lucana non ha complessi. Affronta le partite esterne con animo sereno e non guarda al blasone dell'avversario di turno: per la cronaca al Reggiana aveva vinto domenica scorsa in casa della capolista Sampdoria!"
[...] "... Perché oggi erano di scena al Mirabella una squadra grande: il Potenza e un portiere, Di Vincenzo, in grande giornata" [...]

Questa la cronaca della prima vittoria a Reggio dei rossoblu potentini, Stagione calcistica 1966/67, il Potenza alla fine del campionato si piazzò al 7° posto a pari punti con Padova e Modena. Salirono in Serie A Sampdoria e Varese mentre retrocessero in C Savona, Arezzo, Alessandria e Salernitana.

Sezione: Amarcord / Data: Lun 13 luglio 2020 alle 00:30
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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