Benevento, linea dura di Vigorito sulle buonuscite: nemmeno un euro agli artefici della retrocessione

Linea dura del Benevento sulle buonuscite: come riporta Il Mattino, Vigorito non è disposto a sborsare neppure un euro per contribuire alle partenze degli artefici della retrocessione.

“Non è solo il caso di Improta, la cui cessione al Cosenza è in stallo proprio per questa ragione – spiega il quotidiano – bensì una decisione che interessa tutti gli atleti in lista di sbarco. Chiunque intenda cambiare aria dovrà farlo trovandosi una squadra che gli garantisca il medesimo stipendio, oppure rinunciare alla differenza tra nuovo e vecchio contratto, che il Benevento non colmerà in alcun modo. Il presidente sotto questo punto di vista al momento è inflessibile, a costo di tenerseli tutti sullo stomaco, confinando in tribuna quelli che non rientrano nei piani”.

La questione Improta riassume un po’ tutte le altre. “La trattativa tra il giocatore e il Cosenza – prosegue Il Mattino – è in stallo proprio perché ballano circa 120 mila euro, che rappresentano la restante parte dei 300 che gli assicurerebbe il club giallorosso per la stagione 2023/24. Il Cosenza ha proposto al suo procuratore Mario Giuffredi un biennale da 180 mila euro circa, ma per non perdere nulla il calciatore ha bisogno che il Benevento si accolli la parte residuale sul primo anno di accordo. La società sannita ha alzato un muro: le direttive del presidente sono chiare e Carli è sulla stessa lunghezza d’onda. Stesso discorso sul piano delle cessioni. Per i calciatori appetibili e ai quali viene associato un realistico valore di mercato, servono offerte concrete e soprattutto parametrate alla cifra individuata. Per risolvere la grana Improta, ora la palla passa allo jolly di Pozzuoli e al Cosenza. Le soluzioni sono sostanzialmente tre. O i calabresi alzano l’offerta, o aggiungono un altro anno di intesa portandola ad un triennale spalmando la cifra, oppure Giuffredi trova un’altra squadra disposta ad ingaggiare Improta proponendogli uno stipendio che, almeno per il primo anno, sia molto vicino a quello che percepirebbe nel Sannio”.

Stesso discorso per gli altri esuberi: “Letizia è stato richiesto dalla Feralpi Salò (che ha chiamato direttamente Marcello Carli per raccogliere informazioni) ed è seguito anche da Brescia e Sudtirol, ma per il momento, il suo ingaggio monstre (450 mila euro per le prossime due stagioni), non lascia intravedere spunti di discussione”. “La novità – rivela Il Mattino – è il sondaggio effettuato dalla Casertana, fresca di ripescaggio in Serie C (giocherà nello stesso girone del Benevento), con l’entourage di Pasquale Schiattarella. Un semplice pour parler per capire se ci sono margini di manovra.

Il centrocampista partenopeo guadagna intorno ai 230 mila euro ed è una cifra che il club di Terra di Lavoro, che sta per andare in ritiro con una pattuglia di giovani e un paio di senior, non può permettersi. Anche in questo caso, siccome Schiattarella, al pari di Improta, difficilmente rinuncerebbe a parte di quei soldi, c’è la necessità di venirsi incontro. Ma un intervento risolutore del Benevento è da escludere, per cui è possibile che, a meno che la Casertana non alzi l’asticella (cosa assai improbabile), se ne riparli dopo il ritiro o addirittura a fine agosto.

Nel frattempo, sia Improta che Letizia e Schiattarella, sono regolarmente in gruppo a Roma agli ordini di Andreoletti e si stanno allenando insieme agli altri compagni. L’orientamento della società tuttavia, è quello di non far disputare loro le amichevoli, come segnale inequivocabile del fatto che siano fuori dal progetto senza se e senza ma”.