Le sfide tra Potenza e Juve Stabia non sono mai state facili, è stato ed è difficile per il Potenza giocare a Castellammare lo stesso è per i campani sfidare i rossoblu sul terreno lucano. Partite affascinanti come poche, mai banali e sempre con qualche apprensione e tensione. È sempre stata una gara dai tanti spunti a partire dalla partita delle partite: Bari, Stadio della Vittoria, 1 giugno 1975 Potenza e Juve Stabia si giocavano la promozione in Serie C... Proprio questa gara è approfondita dal bravo Vittorio Basentini che da tifoso-cronista ci riporta a quel giorno di tarda primavera dove 6.000 potentini accompagnarono i ragazzi di Lino De Petrillo alla vittoria mentre in città scoppiava la festa dopo aver seguito la partita in una diretta radio organizzata da La Gazzetta del Mezzogiorno e irradiata con altoparlanti piazzati lungo via Pretoria. Poi, il filmato su una cassetta VHS professionale in arrivato in tarda serata insieme ai tifosi e alla squadra. Cose d'altri tempi. Veleggiamo con le parole di Vittorio verso quella... vittoria allo stadio della Vittoria,... un dolce destino già segnato...
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La Juve Stabia, società calcistica italiana con sede nel comune di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, ha rappresentato, per la storia del Potenza, una degna rivale che spesso ha dato battaglia ai leoni rossoblu.
L’avvincente spareggio di Bari nel giugno del 1975 con il gol di Nando Scarpa nei tempi supplementari, il goal di Lunerti a Caserta che mise fine ai sogni play off promozione del Potenza, il rigore di Ingenito che fece saltare il banco all’ultima giornata di campionato, insomma, di cose da raccontare e di Amarcord non mancano affatto in questa partita.
Il calcio a Castellammare di Stabia viene praticato da tempi molto antichi rispetto alle altre località sia della Campania che del Mezzogiorno d'Italia, come pure nella nostra Città risalente agli inizi del secolo scorso.
La Juve Stabia, come il Potenza, nella sua storia ha disputato 5 campionati di Serie B.
Grande amarcord, che non poteva mancare in occasione della partita del 12.12.2021 allo Stadio Menti fra le due formazioni menzionate, è rappresentato dalla sfida spareggio disputata a Bari allo Stadio della Vittoria il primo giugno del 1975.
Dopo un campionato avvincente, con due formazioni partite ai nastri di partenza con l’obiettivo di vincere il campionato, arrivò il giorno dello spareggio, a Bari allo Stadio della Vittoria in una caldissima giornata di inizio giugno.
Facciamo un passo indietro e spieghiamo ai tifosi rossoblu più giovani cosa successe in quella stagione calcistica 1974-75.
Diciamo subito che, nella stagione calcistica 1973-74, la Juve Stabia retrocesse dalla serie C ed affrontò l’anno seguente -stagione1974-75- il campionato di serie D con l’intento di vincere subito il torneo e tornare in terza serie.
Di contro a Potenza, dopo la deludente stagione calcistica del 1972-73 che sancì la retrocessione della squadra potentina in serie D, vi fu l’avvento della nuova dirigenza (Presidente Dott. Faustino Somma con l’apporto degli imprenditori Cerverizzo, Pasqualucci, Angelucci ed i fratelli Martinelli) che aveva programmato la scalata della squadra potentina dalla serie D alla serie B nel giro di tre stagioni.
Il Potenza, pertanto, disputò nella stagione 1973-74 un onorevole campionato di Serie D, classificandosi al quinto posto e gettando, come si suol dire, le basi per vincere il torneo nell’annata seguente.
Pertanto nell’estate del 1974 affiorò subito dai pronostici che le due formazioni accreditate per la vittoria del campionato di serie D –Girone H- erano le vespe di Castellammare di Stabia ed il nuovo Potenza del Presidente Somma; discretamente accreditata dai pronostici era anche la Paganese, altra società campana che aveva programmato il salto di categoria con l’acquisto del forte attaccante Angelo Mammì con trascorsi in A con il Catanzaro (Mammì siglò una storica rete alla Juventus nel 1972, che valse la prima ed unica vittoria dei calabresi sui bianconeri nel campionato di Serie A), la quale fece un buon campionato classificandosi al terzo posto e vincendo l’anno seguente -stagione calcistica1975-76- il campionato di serie D.
La nuova società del Potenza sport Club, per la stagione calcistica 1974-75, allestì una rosa molto competitiva, con l’ossatura della stagione precedente all’epoca allenata da Alfredo Mancinelli, ingaggiando un nuovo allenatore, l’emergente Glauco Tomasin, ex giocatore della Roma degli anni sessanta e della Spal, il quale l’anno prima aveva ben figurato in serie D con il Lavello del Presidente Michelino Ferrara, destando soprattutto una buona impressione nelle due partite di campionato-stagione calcistica 1973-74- disputate contro il Potenza.
Il Potenza, infatti, dopo aver ceduto alcuni elementi della precedente stagione come il portiere Tortora, gli ex materani Angelino e Pavese, l’esperto Ezio Gaddi e gli attaccanti Braida, il salernitano Lambiase e il mancino Pinton, iniziò la stagione 1974-75 con una rosa preliminare composta dai vari Nolè, Campagna, Cillis, Croce, Menichelli,Molfese, Savarese, Sironi, Pellè ed il giovanissimo portiere Vito Stenta, da integrare con nuovi importanti innesti.
Ma nel corso del ritiro estivo di Padula ed a seguito delle prime partite precampionato l’allenatore Glauco Tomasin ebbe dei disguidi con la dirigenza rossoblu, in merito proprio al completamento della rosa giocatori.
Della rosa del precedente campionato, su insistenza del Presidente del Lavello e visti i buoni rapporti fra le due società, Il Potenza, in fase di precampionato ed in deroga alle disposizioni federali della F.I.G.C., nell’ambito dell’operazione dell’acquisto del centravanti Latorraca, dirottò in prestito alla squadra lucana gialloverde il forte difensore Rino Molfese, elemento del vivaio rossoblu con lodevole esperienza anche in serie C con il Potenza- stagione 71-72 e 72-73-, il quale si rivelò nel corso del torneo il migliore terzino fluidificante del girone.
La Società del Presidente Somma, viste, inoltre, le condizioni non perfettamente ottimali del centrocampista Biagio Savarese, acquistò in alternativa dal Castrovillari, l’esperto centrocampista De Girolamo che aveva ben impressionato la stagione precedente nelle due partite disputate contro il Potenza; inoltre venne inserito nella rosa di prima squadra, su segnalazione dell’osservatore Arturo Valerio, amico del Dott. Somma, un giovane talento di ruolo attaccante, di nome Realino Ciccarese, nativo di Carmiuro provincia di Lecce, prelevato dalla formazione Primavera del Torino che lo aveva scoperto al “Torneo Giovanile delle Regioni” del 1973 (vinto dalla Regione Puglia), nella quale manifestazione il giovane attaccante vinse anche il titolo di capocannoniere del torneo.
Il Presidente Somma, inoltre, richiamò in rossoblu due suoi vecchi pupilli dai tempi della serie C, ovvero subito dopo la retrocessione dalla B, dal nome di Bruno Rinaldi dalla Gavinovese, formazione di serie D del comprensorio torinese, e il mediano regista Roberto De Paoli dal Siracusa, entrambi graditissimi dalla tifoseria rossoblu; venne, inoltre, acquistato dal Siena il duttile mediano Lasagni, ex vivaio Parma, che divenne titolare inamovibile della formazione rossoblu.
Inoltre di estrema rilevanza fu il ritorno a Potenza dell’estroso Nando Scarpa che, essendo in disaccordo con la Ternana con la quale aveva vinto nella stagione precedente 1973-74 il campionato di serie B e non convinto di un suo imminente passaggio alla Sambenedettese in B, aveva chiesto di potersi allenare con la squadra rossoblu in attesa di una nuova adeguata collocazione.
Le insistenze del Potenza (peraltro comproprietario del cartellino del giocatore insieme alla società del Sorrento) ed in primis del Presidente Somma verso il forte attaccante Scarpa, giocatore di categoria superiore, finalizzate a vincere il campionato non si fecero attendere; Scarpa, infatti, accettando di retrocedere di categoria, si accordò con il Potenza esordendo in formazione alla settima giornata di campionato e deliziando con le sue giocate la platea del Viviani.
Da dire, inoltre, che tre giorni prima dell’inizio del torneo, ovvero prima della trasferta di Bernalda, il Presidente Somma, a seguito di un incontro tenutosi in un noto hotel di Napoli, convinse l’allenatore Lino De Petrillo di Roccamonfina, grande conoscitore della serie D e della serie C, ad allenare, in sostituzione di Glauco Tomasin, la squadra rossoblu vincendo la concorrenza di diverse società di serie C ed anche di serie B ed acquistando, nel contempo, su suggerimento di De Petrillo, il forte libero Bruno Caligiuri dal Messina, giocatore cresciuto calcisticamente nell’Internapoli prima di Luis Vinicio e poi di Seghedoni in serie C ed l’esperto valido terzino Gobbi dal Perugia.
Sicuramente mosse vincenti del Presidente Somma che si rivelarono determinanti per la vittoria finale, come in effetti avvenne.
Diciamo ancora che per il Potenza il campionato di serie D 1974-75, nonostante una ottima rosa di giocatori a disposizione, non fu una passeggiata per il buon tasso tecnico delle formazioni del torneo e, naturalmente, con la Juve Stabia sempre alle spalle, la quale riuscì, nel girone di ritorno, a recuperare ben cinque punti di distacco giungendo a pari punti allo scontro finale all’ultima giornata giocata in campo neutro a Matera, causa squalifica del Viviani per 6 giornate; partita questa pareggiata per 1-1 con gol della squadra stabiese realizzato all’81’ dal lucano Andrea Esposito di Sant’Arcangelo e partita nella quale, quasi allo scadere del termine, l’ottimo Savarese non trasformò in rete un rigore sacrosanto concesso al Potenza dal direttore di gara.
Da dire che la partita di andata -17^ giornata del campionato del 19 gennaio 1975 disputata nello storico Stadio San Marco Castellammare di Stabia- terminò in parità per 0-0 (ultima partita del girone di andata con il Potenza capolista e con quattro punti in più in classifica della formazione stabiese) e venne giocata in un clima caldo da parte del pubblico di casa; partita caratterizzata da estremo nervosismo e rivalità fra i giocatori in campo dove, tra l’altro, Scarpa, nell’occasione marcato e controllato dall’allenatore-giocatore Angelo Carrano (calciatore con trascorsi in serie A con il Bari) e dal forte stopper De Simone, disputò una partita da leone, terrorizzando in pratica con le sue giocate la difesa stabiese e colpendo anche una traversa su calcio di punizione nei minuti finali del primo tempo.
La stagione calcistica 1974-75 è ricordata dai tifosi del Potenza per varie motivazioni:
- Per il duello avvincente con la Juventus Stabia sin dalla prima giornata di campionato;
- Per le prestazioni del prolifico attaccante Nando Scarpa, miglior marcatore della stagione rossoblu con 16 reti, pur non giocando otto partite, 15 legni colpiti, due rigori sbagliati al Viviani contro il Lavello e la Palmese -quest’ultimo decisivo ai fini del risultato di Potenza –Palmese 1-1-, tre giornate di squalifica, poi ridotte a due, per proteste verso l’allenatore Gennaro Rambone nel corso della partita di ritorno Potenza-Paganese 1-1 giocata a Melfi per squalifica del Viviani;
- Per la squalifica del Viviani per 6 giornate, causa intemperanze del pubblico potentino durante la partita pareggiata 0-0 contro l’Ischia il 06.04.1975 per due penalty non concessi dall’arbitro alla formazione rossoblu per falli subiti da Scarpa;
Per le notevoli difficoltà ambientali incontrate dalla squadra durante le partite disputate in trasferta, specialmente in Campania, vedasi la partita di andata a Castellammare, la partita di Terzigno, di Giugliano, di Pozzuoli, di Pagani, di Palma Campania, di Nola, di Sessa Aurunca (unica sconfitta in campionato per un rigore subito negli ultimi minuti), caratterizzate da minacce ed intimidazioni da parte dei tifosi delle squadre locali ai danni della squadra lucana, che nonostante tutto riuscì a vincere il campionato ed a centrare la promozione in Serie C.
Tornando alla partita di Bari contro la Juve Stabia ricordiamo che l’allenatore stabiese Carrano schierò in campo una formazione imbottita di centrocampisti, con l’intento di imbrigliare la manovra rossoblu imperniata su Savarese, ex della partita, nativo di Castellammare trapiantato a Potenza da diversi anni come professore di educazione fisica ed, all’epoca, uno dei migliori centrocampisti in circolazione in serie D ed in serie C.
Lo stesso allenatore stabiese, inoltre, decise di tenere in panchina il buon portiere Formisano, ex Napoli e titolare nella precedente stagione in C della squadra gialloblu, facendo giocare, invece, il giovane portiere napoletano Lauri; inoltre nell’undici titolare preferì il centrocampista Cirillo al posto dell’attaccante lucano Andrea Esposito (calciatore dai trascorsi in serie A con il Napoli) che aveva siglato il pareggio gialloblu all’81’ nella partita di Matera e portando in panchina il difensore Iaccarino e lo stesso Esposito.
Non venne convocato, inoltre, l’esperto attaccante gialloblu Alfredo Ciannameo, con trascorsi negli anni precedenti in A con il Catanzaro, il quale in quell’annata calcistica trovò poco spazio alla corte di Angelo Carrano.
Potenza, invece, in formazione tipo; in panchina il secondo portiere Birtolo, partito titolare ad inizio di stagione, poi l’esperto potentino Tonino Nolè titolare inamovibile; tredicesimo il forte mediano Roberto De Paoli che subentrò all’esausto Savarese al 46’ del secondo tempo, il quale era stato ben controllato dalla ragnatela stabiese disposta da Carrano e la punta Roberto Pellè.
A bordo campo, in camicia a maniche corte, all’altezza della gradinata-tribuna scoperta dei tifosi del Potenza, presente il Presidente Faustino Somma in compagnia del Presidente della Juve Stabia.
Partita molto sentita, nervosa, giocata prevalentemente a centrocampo, ritmo lento e compassato da entrambe le squadre che risentirono molto del caldo estivo di Bari.
Potenza guardingo ed attento in virtù dell’ultima partita di campionato disputata a Matera contro la Juve Stabia, nel corso della quale aveva subito la beffa del pareggio stabiese a nove minuti dalla fine della gara; Juve Stabia, invece, più veloce e ben organizzata a centrocampo dove il regista Portelli dettò i ritmi della squadra con i vari Lusuardi, Prota, Cesari, Avino e Fumarola che svolsero una buona manovra di interdizione ma poco incisiva all’attacco, ben fronteggiato dalla forza della difesa rossoblu dei vari Gobbi, Sollini, Campagna e Caligiuri.
La manovra a centrocampo della formazione rossoblu apparve macchinosa, pacata e sorniona nello stesso tempo, dando l’impressione di temere l’ottima squadra avversaria, con discreta impostazione di gioco finalizzata sul veloce e grintoso Rinaldi e sull’estroso ed esperto Scarpa, ancora una volta molto temuto e marcatissimo dai difensori stabiesi, in primis dall’arcigno De Simone e dall’esperto Nazzi, suo compagno di squadra ai tempi del Sorrento in serie B, unitamente al portiere Formisano e Savarese.
La partita nei tempi regolari terminò 0-0, punteggio di parità dopo lo 0-0 dell’andata ed il risultato di 1-1 del ritorno; insomma due formazioni totalmente alla pari, equilibrate, che meritavano entrambe, senza ombra di dubbio, la promozione in serie C. Nel Primo tempo supplementare ancora 0-0.
A seguito dell’unica distrazione della difesa stabiese, nel secondo tempo supplementare, Nando Scarpa, al 113’, realizzò la rete della vittoria sfruttando alla perfezione un traversone pervenuto dalla fascia sinistra da parte di Latorraca, colpendo la palla di piatto destro da buona posizione a centro area, con il portiere stabiese Lauri leggermente fuori dai pali della porta. Gran bel gol davvero. Una liberazione. Baci, abbracci fra i componenti della panchina rossoblu e di tutti i tifosi potentini sugli spalti dello stadio barese, bagno di spumante nello spogliatoio rossoblu che coinvolse anche il Presidente Somma.
A fine partita caroselli festanti di macchine dei numerosi tifosi rossoblu da Bari a Potenza e fino a tarda serata grande festa per le vie cittadine di Potenza ed in Piazza Mario Pagano.
Il giorno dopo, 2 giugno 1975 Festa della Repubblica, la festa continuò con una lunghissima sfilata di automobili festanti, bandiere rossoblu al vento e virtuale funerale per la Juve Stabia lungo Via Pretoria.
Un bellissimo ricordo di quella fantastica annata calcistica che a Potenza non si dimenticherà mai.
Il tabellino
Bari, “Stadio della Vittoria”, 1 giugno 1975
Potenza - Juventus Stabia 1-0
Marcatori: 113’ Scarpa.
POTENZA: Nolè, Gobbi, Sollini, Lasagni, Campagna, Caligiuri, Rinaldi, 46’ Savarese (46’ De Paoli), Latorraca, Cataldi, Scarpa.
12.Birtolo, 13. De Paoli, 14.Pellè. Allenatore: Lino De Petrillo.
JUVENTUS STABIA: Lauri, Agnetti, Lusuardi, Nazzi, De Simone, Prota, Avino, Portelli, Fumarola, Cesari, 46’ Cirillo (46’ Iaccarino), Formisano.
13. Iaccarino. 14. Esposito. Allenatore: Angelo Carrano.
Arbitro: Carvani di Piacenza.
Ammoniti: Campagna (P), Caligiuri (P), Lusuardi (J).
Espulsi: nessuno.
Note: Giornata calda - temperatura 29°C - Spettatori: 12.000 circa, con buona rappresentanza potentina di circa 6.000 potentini e circa 5.000 stabiesi.
Autore: Redazione 3 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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