Arrestato il capo ultras del Pescara.

Arrestato dalla Polizia il capo ultras dei Rangers pescaresi: Alfredo D’Angelo, 33 anni il prossimo giugno,  è accusato di essere stato uno dei principali fautori degli scontri avvenuti il 14 febbraio scorso all’esterno dello stadio Francioni di Latina, poco prima dell’incontro di campionato di calcio si serie B Latina-Pescara. D’Angelo si trova ora agli arresti domiciliari per effetto dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip di Latina Giuseppe Cario che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Bontempo che ha coordinato le indagini della Digos.  

LE ACCUSE CONTRO IL CAPO ULTRAS DEI RANGERS. Ad eseguire l’ordinanza la Polizia di Stato della Questura di Latina, unitamente al personale della Questura di Pescara. Il capo ultras è accusato di rissa aggravata, violenza e resistenza aggravata nei confronti di pubblico ufficiale e lancio d’oggetti. Secondo le indagini svolte dagli uomini della Squadra tifoseria della Digos, D’Angelo sarebbe stato particolarmente attivo nella rissa provocata dalla tifoseria estrema del Pescara contro i tifosi della squadra nerazzurra.

D’ANGELO SOCIALMENTE PERICOLOSO. Nell’ordinanza di custodia cautelare D’Angelo è stato riconosciuto socialmente pericoloso e capace di reiterare reati della medesima natura. Infatti lo stesso annovera molti precedenti specifici – ha già scontato un Daspo scaduto nel 2009 -  ed una imputazione per tentato omicidio in occasione di altra rissa sorta per una disputa legata a questioni di tifo ultras risalente al 2008.

DASPO IN VISTA PER UN ALTRO TIFOSO PESARESE. Nel medesimo contesto è stato individuato, grazie al lavoro congiunto con la Digos di Pescara, un altro tifoso pescarese che ha partecipato agli scontri, il quale è stato denunciato per i medesimi reati e sarà sottoposto alla misura del Daspo da parte del Questore di Latina. Sono ancora in corso attività di indagine tese ad identificare tutti i partecipanti alla rissa, che sfoceranno nei prossimi giorni in ulteriori provvedimenti.