Lo stadio Viviani è la storia del calcio a Potenza e anche in Basilicata, dal 1934 è il palcoscenico che ha proposto gioie e dolori ai tifosi rossoblu, l'impianto che ha visto per più anni la massima espressione del pianeta calcio in Basilicata con 5 anni consecutivi di serie B fino a sfiorare la massima divisione nel 1964/1965. Ma anche ripartenze dalle serie minori addirittura regionali e poi nuovamente trionfi. 33 presenze in Terza Serie, con varie denominazioni, e con l'ottava stagione consecutiva alle porte, una sorta di record per i rossoblu. E lui, lo stadio, è stato sempre lì, prima in periferia poi, pian piano circondato da costruzioni e rioni infine inglobato in cubature di cemento e anche spazi verdi, dall'autostrada e dal ponte Musmeci si intravedono le luci delle torri di illuminazione che sparano, nella notte, fasci luminosi verso il cielo e rischiarano a giorno il circondario con una atmosfera a volte anche magica.

Prima, lui, aveva pochi spalti, poi si sono aggiunte strutture in legno su ponteggi che hanno dato una forma alquanto continua alle tribune. I settori ospiti "mobili" tra lato destro e sinistro degli spogliatoi, la Curva Ovest una muraglia umana che spesso ha spinto i leoni, poi le normative, i tornelli, l'evoluzione peggiore della gradinata con "buco" e ora finalmente una immagine più coerente a uno stadio che, nel suo piccolo, con tribune vicine e senza pista, se riempito, può far timore a tutti gli avversari.

91 anni e festeggiamo la piccola ma significativa opera che potrebbe chiudere un'epoca con un restyling totale (molto difficile) e uno stadio nuovo delocalizzato (meno difficile). Intanto, lui, il nonno novantunenne ci emoziona ancora e l'affetto verso di lui è ancora vivo, visto come è stato accolto il completamento del "buco". In attesa di un ulteriore ringiovanimento, il manto di ultima generazione (il prossimo anno) con l'eventuale estensione del rettangolo di gioco e della copertura della Tribuna Sud Volturno e della copertura mancante della tribuna laterale prima, forse, di rimanere nei ricordi, ma sempre pietra fondamentale, non solo per il calcio, della storia della città di Potenza e lasciare spazio alla nuova "generazione"... forse.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 23 luglio 2025 alle 14:11
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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