L'esclusione di Matera e Lavello dai rispettivi campionati ha acceso i riflettori sulla sostenibilità delle squadre di calcio in Basilicata. Un tema cruciale, soprattutto in un contesto dove il mecenatismo e gli investimenti a breve termine sembrano appartenere al passato. Oggi, la sopravvivenza e il successo delle squadre dipendono da una pianificazione industriale solida e lungimirante.
Partecipare al campionato di Serie C, la massima competizione per le squadre lucane, comporta costi significativi, spesso nell'ordine di milioni di euro. La gestione di tali investimenti deve essere estremamente attenta, soprattutto in relazione ai parametri finanziari imposti dalla Lega Pro. Questi parametri, sebbene sperimentali per quest'anno, rappresenteranno un "diktat" per il futuro del calcio professionistico già dalla stagione 2026/2027.

Fonti di ricavo: oltre al risultato sportivo
Una squadra di calcio deve generare entrate per sopravvivere. Le principali fonti di ricavo includono: risorse produttive proprie: come un centro sportivo di proprietà, che offre un flusso di entrate costante e le attività collaterali e di merchandising: per diversificare le fonti di guadagno.
Il valore "sportivo" cioè il successo sul campo, invece, è altamente variabile e non quantificabile. La solidità di una squadra si basa sulla concretezza, poiché le categorie in cui si compete cambiano, influenzando sponsorizzazioni e contributi. Avere uno stadio di proprietà è fondamentale, rappresentando la base per un successo duraturo, sia sportivo che economico.

Il Viviani e il Parco dello Sport:, visioni a confronto
Il progetto del Parco dello Sport del Gruppo Macchia ha suscitato reazioni contrastanti. Alcune critiche, pur legittime, sembrano basarsi su una mancanza di visione futura. L'idea che lo stadio "Viviani" sia sufficiente, senza considerare le potenzialità di nuove strutture, denota una ristrettezza strategica a lungo termine per un'idea che potrebbe segnare un cambiamento anche epocale dell'aspetto della città. Il Viviani, come ha esposto il CEO del Team GAU Arena, Carolina Zavanella, per la completa ristrutturazione prevederebbe un investimento stimato tra i 12 e i 14 milioni di euro, sarebbe a carico del Comune che non vive stagioni brillanti dal punto di vista economico. Oltre alle questioni finanziarie, si pone il problema della conformità dell'impianto. Anche una ristrutturazione, per quanto ambiziosa, potrebbe non soddisfare i requisiti richiesti dalle normative vigenti. Ciò implicherebbe la necessità di una "deroga perenne", una situazione che solleva interrogativi sulla sostenibilità e la validità a lungo termine del progetto. Queste condizioni rendono l'attuazione del progetto, anche in parte, estremamente difficile. 

Altro discorso sul Parco dello Sport che potrebbe sorgere sui terreni dell'ex Cip-Zoo, abbandonati da oltre 40 anni, ma anche altrove. 
È importante considerare l'impatto economico che strutture come quelle proposte possono generare per la città e il territorio come posti di lavoro, economia e vantaggi di promozione territoriale. In un contesto in cui il Comune di Potenza è davanti a peripezie finanziarie, l'intervento di privati diventa cruciale per lo sviluppo di infrastrutture sportive arricchite e per attrarre persone da fuori regione. Inoltre, la sostenibilità delle squadre dipende da una gestione finanziaria oculata, dalla diversificazione delle fonti di ricavo e da una visione strategica che includa infrastrutture moderne e funzionali. Solo così sarà possibile garantire un futuro solido e competitivo al calcio a Potenza e in Basilicata.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 22 luglio 2025 alle 12:20
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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