Nella conferenza stampa post gara dopo la vittoria del Potenza contro l'Az Picerno si è presentato un Pietro De Giorgio inedito che per la prima volta da quando è a Potenza ha confessato di aver vissuto una settimana non proprio tranquilla per le pressioni, a volte velate, che hanno caratterizzato il dopo Crotone. De Giorgio è un giovane allenatore che siamo certi fra qualche anno disputerà campionati più importanti della serie C e ci auguriamo che almeno i primi saranno proprio con la squadra del capoluogo di regione. Il calcio che mostra la squadra di De Giorgio è bello da vedere e siamo sicuri che quando anche il giovane Anatriello o Bruschi saranno a regime e inizieranno a segnare ne vedremo veramente delle belle. Riportiamo le parole del tecnico del Potenza, da leggere fino alla fine perché ci sono alcuni spunti particolari.

Il peso della partita. «Sapevamo che non potevamo più perdere punti per strada perché credo che i due punti col Cerignola siano stati abbastanza pesanti per quello che poi è stata la classifica. Ci tenevamo a far bene perché c'è stata una grande cornice di pubblico. E ci ha fatto sicuramente grande piacere e ci tenevamo tanto a regalare una serata di festa come è stata perché è stata una festa dall'inizio fino alla fine. Per quanto riguarda la partita credo che innanzitutto abbiamo fatto molto bene la fase di non possesso. Abbiamo concesso veramente poco. Abbiamo avuto il pallino del gioco però sta capitando spesso che le squadre che ci affrontano vengono qua, cambiano modulo all'improvviso e quindi i primi minuti soprattutto ci trovano spiazzati per capire poi quali sono i modi di giocare, le uscite da dietro, la costruzione, come la devi fare. Devo dire che i ragazzi sono stati abbastanza bravi perché la quadra l'avevano trovata in pochi minuti, cosa che prima ci mettevamo in dieci minuti. Forse se la sono presi un po' troppo con calma, nel senso che abbiamo fatto qualche giro in più per essere un po' più sicuri e cercare di sbagliare il meno possibile, però siamo arrivati 3-4 volte a calciare in porta con D'Auria. Abbiamo sbagliato oggi diversi ultimi passaggi, perché anche nel secondo tempo potevamo fare meglio. Bravi nel gestire la palla, avere la partita in controllo, però potevamo fare sicuramente meglio nell'ultimo passaggio. Però devo dire che questa settimana la fase di possesso non l'abbiamo lavorata per niente, perché ci siamo focalizzati su questo clean sheet che per fortuna è arrivato e sicuramente ci fa molto morale. Però ripeto, è stata una settimana difficile, molto complessa. Per me personalmente credo che è stata la settimana più pesante da quando sono qui a Potenza. Non l'ho vissuta benissimo, ci sono state secondo me un po' di critiche anche eccessive per quella che sta facendo questa squadra dall'anno scorso a questa parte. Devo dire che personalmente ho sofferto un po', quindi ci tenevo a rimettere le cose in ordine. Sapevo che lo dovevamo fare con una grande prestazione, con un grande risultato, abbastanza netto, perché al di là dell'uomo in meno, però anche 11 contro 11 credo che si sia visto solo il Potenza in campo. E devo ringraziare anche questa cornice di pubblico, perché anche oggi hanno dimostrato che si sono legati in maniera viscerale a questa squadra, che apprezzano il modo di giocare, che apprezzano l'umiltà e la professionalità di questi ragazzi, perché anche lì credo che stiamo migliorando tanto, Siatounis ad oggi è diventato un giocatore molto forte. Abbiamo tenuto fuori Erradi, oggi non ha fatto parte della partita. Credo che questa squadra si stia arricchendo di giocatori che diventano sempre più titolari. Per me è anche più difficile fare le formazioni, però rende il gruppo ancora più forte perché anche oggi è stato fuori Bachini, l'ha fatto senza battere ciglio, da professionista che è. 
Ha accettato il modo in cui è entrato Riggio l'ultima partita, un ragazzo che stava facendo da un po' di tempo molto bene e credo che questo gruppo stia crescendo tanto. Siamo cresciuti a livello di professionalità, di professionismo, ragazzi che si comportano bene dentro al campo e soprattutto fuori in città perché noi negli anni scorsi abbiamo avuto anche problemi extracalcistici e credo che, ripeto, questa settimana per me è stata particolare, molto difficile e sono veramente soddisfatto di come abbiamo fatto oggi e di come è andata».

Lo staff tecnico. «Di solito quando si vince non vado mai sotto la curva, o meglio, non sosto mai a salutarli, vado sotto la curva, applaudo e poi vado via, perché quando si vince credo che si devono godere il momento i ragazzi, è anche giusto farlo senza la mia presenza, perché sono un allenatore, quindi quando si vince dò un semplice saluto di ringraziamento e vado via, però ripeto, oggi mi sono sentito forse per la prima volta 
da quando sono qua di andare sotto la curva perché era un modo per ringraziarli in maniera importante perché oggi ci sono stati vicini. Questa settimana ho avvertito il loro calore e il fatto che a molte ore prima della partita ci sia stato questo sold out mi ha caricato molto ed è stato motivo perché oggi ho partecipato anche io con i ragazzi. Per quanto riguarda Novella credo che è un ragazzo che sta crescendo. Lo dico sempre, stiamo alzando la qualità, l'anno scorso arrivava spesso sul fondo, spesso non metteva la palla giusta, spesso la calciava male, oggi ha messo una gran palla e quello che stiamo lavorando, che lo dico da un po' di tempo, gli inserimenti anche con le mezzali. Mi aspettavo qualche gol in più perché l'anno scorso abbiamo sciupato parecchio anche con le mezzali, però ha fatto gol Filippo, ha fatto già gol Siatounis, oggi si è risbloccato Petrungaro, stiamo aspettando Gennaro (Anatriello NdR) che è lì nell'area anche lui, però devo dire che sta facendo grandi prestazioni a livello di cuore, a livello tecnico, perché è un ragazzo molto pulito, un ragazzo che sa giocare con la squadra, lega bene con la squadra. Quindi su questo sono molto contento, sia la palla di Novella che il gol di Siatounis sono stati di fattura di ottima qualità perché loro poi stavano talmente stretti che noi non riuscivamo più ad andare per via i centrali e quindi siamo arrivati spesso dal fondo perché trovavamo spazio solo lì. L'abbraccio con il mio vice? Sono molto felice perché devo dire che la società ha creduto in me anche per quanto riguarda lo staff, credo che noi siamo una delle squadre in Serie C con uno staff molto numeroso, abbiamo sette collaboratori e credo forse in C la abbiano in pochi, però devo dire che la professionalità del mio staff è molto alta, sono dei ragazzi che curano tutti gli aspetti, hanno un rapporto, perché in realtà non sono io che ho un rapporto con i giocatori, ma ce l'ha il mio staff, perché io con i giocatori parlo poco. Chi ha un grande rapporto con i giocatori sono appunto loro, perché loro li vivono nei momenti di relax, nei momenti in palestra spesso, stanno tante ore al giorno chiusi insieme, vivono diversamente, io sono quello un po' più distaccato, perché è giusto che sia così e quello che mi piace è che i ragazzi si fidano molto del mio staff, anche per cose personali. E quando succede questo significa che il giocatore percepisce che lo staff a me non riporta niente di quello che si dicono. Quindi cresce la fiducia in loro e diventa un rapporto molto forte. Il mio staff ce l'ha molto forte con tutti i giocatori».

I singoli. «Felippe l'abbiamo detto non l'abbiamo avuto in questo momento. Il Felippe che conosciamo perché in ritiro, lui ha saltato 20 giorni, ha avuto un problema dopo due giorni lo stiamo recuperando facendolo giocare, perché lo conosco bene, ormai Felippe è un giocatore che più gioca, più rientra prima in forma, ma è un giocatore di qualità. Assoluto, ha una personalità, ha una gestione della palla è un ragazzo che e non lo scopriamo oggi, è ovvio che più cresce Felipe e più cresce l'autostima della squadra perché è una squadra che deve giocare dal basso con Felippe in campo, in campo c'è molta più personalità. Per quanto riguarda gli ingressi credo che non è il primo giorno, chiunque sta entrando sta dando un contributo, motivo per cui venerdì in conferenza ho detto che farò il turnover perché ci sono tanti ragazzi che hanno bisogno di giocare perché se lo stanno dimostrando, oggi abbiamo fatto un po' di turnover, ha giocato Riggio al posto di Bachini, non ha giocato Erradi, non ha fatto proprio parte della partita Erradi, quindi abbiamo giocato con Castorani, quindi ho più opportunità e devo dire che ho intenzioni anche a Siracusa di cambiare un po' di persone, di giocatori, anche perché avremo una trasferta un po' delicata, Direi anche la più scomoda, le più scomode in teoria sarebbero due, Atalanta e Siracusa, noi siamo riusciti a prenderle tutte e due in frasettimanale perché viaggi in aereo, saremo costretti a dormire mercoledì notte a Siracusa, torneremo il giovedì, quindi probabilmente il giovedì lo darò libero per recuperare un po' tutti e poi domenica giochi a mezzogiorno, quindi ci saranno anche i post, problemini dopo Siracusa, quindi credo che questo è il momento dove io devo cambiare qualcosa, devo dare fiducia ad altri giocatori che hanno giocato meno perché se lo stanno meritando ed è giusto che arriva anche il momento loro».

Vincere aiuta a vincere. «La promessa che ci siamo fatti con i ragazzi oggi era vincere e iniziare con una serie di clean sheet e oggi doveva essere il primo. Ci voleva un po' di fortuna anche per fare questo, credo che oggi abbiamo fatto bingo, perché il fatto di non aver preso gol, non so se l'avete notato, ma io ho cambiato anche modulo oggi in fase di non possesso, sacrificando qualcuno in più in fase difensiva e quindi credo che il fatto che abbiamo fatto sia il crescita sia due gol credo che sia un grande punto di ripartenza perché ripeto quei due punti con il Cerignola a noi ci sono pesati tanto e sono pesati più della sconfitta di Caserta perché è un campionato dove forse subire qualche sconfitta in più, ma è importante vincerla qualche partita in più, perché c'è tanta competizione, le squadre davanti vanno forte e se noi vogliamo stare dietro a dar fastidio non puoi perdere punti per strada, soprattutto in questo momento delicato della stagione dove noi siamo una squadra giovane, l'ho detto in conferenza, noi siamo due mesi più giovani del Picerno. Oggi hanno giocato le terze squadre più giovani. La terza e la quarta squadra più giovane del girone nostro. L'Atalanta è prima, 20 anni, però è importante stare sempre in alto alla classifica perché noi siamo giovani, quindi è meglio non ritrovarsi in situazioni delicate perché poi la vai a gestire altri tipi di pressione, altri tipi di gestione. Questa vittoria ci riporta in un ruolo di marcia che è quello che ci eravamo prefissati».

Potenza un po più lento. «Il Picerno ha sempre giocato sempre 4-4-1-1 in non possesso in queste prime quattro partite, oggi è venuto con un 3-4-1-2 e i due attaccanti Energe e Abreu andavano a uomo sui due centrali difensivi, mentre Pugliese è stato a uomo tutta la partita su Felippe e Petito era uomo sul nostro terzino sinistro, su Balzano quindi è stata una partita dove loro hanno gestito uomo contro uomo a tutto campo l'unico spazio dove avevamo un po' di tempo in più è con il terzino destro Novella, che infatti il primo tempo è quello che ha toccato più palloni, perché il loro terzino nel momento in cui la palla scivolava dal lato opposto di Novella, il terzino si veniva a ricomporre la difesa a 4, però quando poi giocavano su Novella il terzino doveva rompere 40-50 metri per andare a fare questa pressione uomo contro uomo pistolesi per come giochiamo noi ci sono due moduli. O scegli di lasciarci il palleggio, quindi fare blocco basso, o rischiarti l'uno contro uomo a tutto campo, dove però dopo se ci concedi qualche imbucata davanti diventiamo pericolosi. È successo il primo tempo con Siatounis, che ha portato palla per 30-40 metri, poi si è fatto recuperare, però noi in questo campionato ci aspettiamo questi due atteggiamenti dagli avversari, o uomo contro uomo a tutto campo, quindi gioca tanto il portiere perché diventa l'uomo libero, o blocco basso come ha fatto il Crotone che ti lascia giocare da dietro e devi essere bravo sulle preventive perché poi sulle ripartenze devi stare attento, però oggi loro hanno scelto uomo contro uomo e noi l'abbiamo retto bene». 

Settimana particolare anche per la squadra. «Ripeto, è stata una settimana pesante per me, quello forse la paura che avevo, che siccome io non sono bravo a nascondere, avevo paura di averla trasmessa anche ai ragazzi, perché comunque un po' di serenità l'avevo persa, di solito io sono molto solare, sono molto sereno con i ragazzi e quindi questa paura di averla trasmessa a loro ce l'avevo, sono sincero. Non è stata una partita spettacolare, però credo che il possesso del pallino del gioco l'abbiamo fatto noi, la partita è stata a senso unico dall'inizio alla fine, anche prima di rimanere in dieci. Andiamo ad affrontare ora invece nuovamente una squadra che si chiama Siracusa, che è vero che ha zero punti, ma la settimana scorsa ci ha superato nel possesso palla e dopo l'Ascoli è la seconda squadra con il possesso palla più alto di tutti e tre i gironi. È una squadra che gioca tanto a calcio, è una squadra che ha grande personalità, ha messo in difficoltà anche il Crotone, è una squadra che in questo momento sta subendo tanti gol negli ultimi 10 minuti della partita, perché se andiamo a vedere solo i primi tempi, il Siracusa forse ha 6 punti. Non so se è un ritardo di preparazione, perché so che hanno preso qualche giocatore alla fine mercato, ma è una squadra sulla quale devi dare tanta attenzione e stare in campana, perché non è una passeggiata, è una partita difficile tanto quando sarà poi con l'Atalanta che andremo a incontrare una squadra di qualità alta».

Il pubblico del Viviani. «L'ho detto prima, ne abbiamo parlato prima, credo che questa volta sono stati loro a galvanizzare me, dopo la settimana che ho attraversato, quindi è stato un motivo per cui ho deciso di andare sotto la curva a festeggiare con i ragazzi, ed è stato veramente bello, perché appena abbiamo saputo del sold out, dei distinti, soprattutto della curva, parlando con Fabrizio (Alastra NdR), che siamo qui noi da quattro anni alla quinta partita non era mai successo da quando siamo noi, se non erro, un sold out così importante. E quindi prima della partita è stato appunto un tasto che ho toccato con i ragazzi, ho detto questa è testimonianza di questo pubblico che ha riempito lo stadio alla quinta partita. E se Fabrizio Alastra mi conferma, noi da quando siamo qua da quattro anni non abbiamo mai visto un soltout alla quinta giornata. Quindi oggi dobbiamo fare in modo che lo riempiamo anche la settimana prossima. Lo dobbiamo fare giocando bene ma soprattutto vincere questa partita perché loro si meritavano questo risultato oggi e questa posizione di classifica che abbiamo. Oltre a questo oggi era venuto anche il Presidente che voleva insomma offrire una cena ai giocatori in casa di Vittoria e ho detto Pres conservala per la prossima volta perché oggi credo che siano i giocatori che devono regalare al nostro pubblico i tre punti. E quindi credo che oggi è andato tutto bene ed è stata bella perché è stata una serata di festa. Questa squadra sta lavorando bene e Il fatto che abbiano fatto riappassionare in maniera così viscerale tutto il pubblico credo che per noi sia una vittoria che vada oltre tanti risultati che forse sono venuti anche meno ogni tanto».

La pressione (dei giornalisti). «Credo che su quello io sia stato sempre molto molto sereno con voi, credo che ho dato sempre la massima disponibilità, credo che io sono stato sempre molto aperto in quello che sono state le domande, ho sempre cercato di rispondervi a tutto quello che potevo rispondere, credo che tra me e voi da parte mia almeno segreti non ce ne siano mai stati. Non riesco a essere falso io sono uno sincero e quindi quando poi c'è qualcosa che non va, chi mi conosce se ne accorge, non riesco a sorridere se c'è qualcosa che non mi è piaciuto. La mia paura era quella di far arrivare ai ragazzi questa pressione, questa delusione, questo mio momento di amarezza. Non so neanche come chiamarla perché poi si stavano anche rapporti personali, insomma credo che tra di noi ci siano stati sempre rapporti personali corretti e credo che dobbiamo continuare su questa scia perché ne ha bisogno la squadra noi dobbiamo capire che in questo momento noi abbiamo una società, abbiamo un allenatore, abbiamo uno staff, abbiamo una squadra, abbiamo dei giornalisti, abbiamo dei tifosi che vogliono tutti il bene del Potenza. Qua non c'è nessuno che rema contro non c'è nessuno che se non si vince è scontento quindi io dico che c'è una realtà in questo momento a Potenza che noi dobbiamo cavalcarla non dobbiamo aspettare il momento di difficoltà per aggredire qualcuno o qualcosa il capo espiatorio in questo momento non esiste, parlare di Anatriello a me mi serve eccessivo. È un ragazzo del 2004, è un professionista, si sta impegnando. Oggi ha tirato in porta anche oggi, due o tre volte. Non sta facendo gol. Ma credo che è successo. Caturano, il primo anno, ha fatto il primo gol alla settima partita, si sblocca con Colombo si sbloccò alla settima partita e poi ne fece 16-15, non mi ricordo bene. Però io quello che dico, c'è tutto per fare bene. C'è un entusiasmo a Potenza in questo momento, che è il Potenza che ti lascia grandi emozioni. È un Potenza che ti fa dare qualcosa in più, perché vedere questo pubblico stasera non si può che correre più dell'avversario, perché è veramente bello. Quindi io dico, questo momento di passione, facciamolo durare il più lungo possibile, perché la cosa è certa, qua si va tutto a favore del Potenza e tutti vogliamo fare bene».

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 22 settembre 2025 alle 00:00 / Fonte: Potenza Calcio
Autore: erre.c / Twitter: @tuttopotenza
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