Alla vigilia della sfida contro la Cavese, valida per il dodicesimo turno di Serie C, il tecnico del Picerno, Valerio Bertotto, ha parlato in conferenza stampa analizzando il momento della squadra e gli obiettivi in vista della gara in programma al Donato Curcio.

“È stata un’altra settimana di lavoro intensa,” – ha spiegato Bertotto – “abbiamo analizzato gli errori commessi e le cause di alcune situazioni negative. Il nostro compito è far sì che le cose prendano un’altra piega. I ragazzi lo sanno: non sono felici, e tanto meno lo sono io. Ma in questo momento di difficoltà oggettiva bisogna essere uomini, professionisti, e fare di tutto per invertire la rotta. Abbiamo le capacità e le competenze per riuscirci. Dobbiamo crescere su molti aspetti, ma nessuno ha intenzione di mollare, io per primo.”

Sulla gara precedente e sulle criticità emerse, il tecnico ha aggiunto:

“Non conta contro chi si gioca, che sia l’Atalanta o un’altra squadra: non possiamo permetterci errori individuali o cali di atteggiamento. Dopo aver recuperato la partita, non dovevamo essere rinunciatari. Nel primo tempo abbiamo mostrato anche buone giocate e potevamo fare qualcosa in più. Poi c’è stato un crollo, figlio di un’attitudine mentale che dobbiamo assolutamente cambiare. Stiamo lavorando molto non solo sull’aspetto fisico e tattico, ma soprattutto sulla concentrazione e sul senso di appartenenza per restare lucidi per 90 minuti e oltre.”

Sulla questione difensiva e i tanti gol subiti, Bertotto ha chiarito che il problema va oltre la tattica:

“Non esiste un’alchimia magica per fare gol o per non prenderli. È l’approccio che fa la differenza. Serve fame, determinazione, capacità di lettura. Fino a questo momento siamo stati carenti in queste cose, ma stiamo lavorando con grande identità e mentalità per invertire la tendenza.”

Infine, parlando della sua scelta di accettare la panchina del Picerno, l’allenatore ha concluso:

“Ho accettato perché questa è una realtà seria, fatta di professionisti veri e di persone con un’integrità morale notevole. Non mi aspettavo però di trovare una squadra così segnata dalla negatività. È una sfida stimolante: non mi arrendo mai e sono abituato ad affrontare le difficoltà per vincerle. Sto cercando di trasmettere ai ragazzi questo spirito. Sono giovani, hanno un futuro davanti, ma per diventare calciatori veri serve sacrificio, positività e voglia di emergere. Questo è un campionato difficilissimo, dove emerge solo chi ha qualcosa in più. Sono certo che riusciremo a tirare fuori tutto quello che ancora non abbiamo mostrato."

Sezione: Qui Picerno / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 18:34 / Fonte: azpicerno.com
Autore: Marco Laguardia
vedi letture
Print