Dopo dieci giornate, il Potenza di De Giorgio continua a lasciare dietro di sé una sensazione ormai chiara: quella dell’eterna incompiuta. Una squadra che affascina a tratti, che accende speranze, ma che puntualmente si ferma un attimo prima del salto di qualità che l’ambiente aspetta ormai da anni.

Il Potenza si muove su due binari opposti, proprio come il celebre Dottor Jekyll e Mister Hyde: tra le mura amiche del “Viviani” è una squadra viva, organizzata, capace di costruire gioco e imporsi con personalità; lontano da casa, invece, si trasforma in un'altra cosa, fragile, discontinua, quasi irriconoscibile. Due volti opposti di una stessa realtà, che continuano ad alternarsi senza mai trovare equilibrio.
I numeri confermano questa doppia identità. In casa, contando anche la gara di Coppa Italia di agosto contro la Cavese, i rossoblù hanno raccolto 3 vittorie e 3 pareggi, mantenendo la porta inviolata in 5 occasioni (escludendo il pirotecnico 3-3 con il Crotone). Un ruolino positivo, frutto di prestazioni solide, con una squadra capace di dare ritmo e intensità alle proprie gare.

Ma basta allontanarsi dal "Viviani" perché lo scenario cambi radicalmente. In 5 trasferte, il Potenza ha collezionato una sola vittoria – all’ultimo respiro, al 96’, nella prima giornata contro il Giugliano – un pareggio e tre sconfitte, subendo almeno due reti in ogni gara. Un dato pesante, che evidenzia fragilità tattiche ma, soprattutto, una preoccupante tenuta mentale.
Ed è proprio qui che nasce il vero nodo. Perché al di là dei moduli, dei cambi e delle rotazioni, questo Potenza sembra ancora sprovvisto del carattere necessario per reggere la pressione lontano da casa. Soffre al primo errore, fatica a reagire, si smarrisce nelle difficoltà.

Il mercato estivo aveva illuso molti, con una rosa rinnovata e ambizioni chiare. Ma a dieci giornate dall’inizio, la sensazione è che si sia cambiato molto per non cambiare nulla. Le lacune sono le stesse: distrazioni difensive, scarsa lucidità nei momenti chiave, continuità che manca.
La piazza inizia a mugugnare, la società osserva e riflette. Serve un cambio di marcia, e serve adesso. La trasferta di Cosenza rappresenta già un banco di prova fondamentale per capire la direzione di questa squadra. Perché i punti iniziano a pesare, e con essi anche le prestazioni.

Sezione: L'opinione / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 20:21 / Fonte: Tuttopotenza
Autore: Marco Laguardia
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