La richiesta di accesso alla documentazione societaria, condizione preliminare per l’avvio di una vera trattativa, sarebbe stata inviata da Building Company Italia, realtà con sede a Carate Brianza e attiva nel comparto delle energie rinnovabili. Una mossa che, almeno in apparenza, rompe il silenzio che aveva fatto seguito all’appello rivolto da Canonico all’imprenditoria locale, la quale, fino ad oggi, non ha fatto registrare alcun segnale concreto.

Secondo quanto trapela, nonostante la sede e il nome riconducano a un’azienda brianzola, non è da escludere un legame con la società spagnola Doe Trading Oil, già in passato accostata al Foggia. Questa possibile connessione trova fondamento nelle interlocuzioni avviate nei giorni precedenti il playout con il Messina, grazie alla mediazione dell’ex presidente Fedele Sannella. Anche la Doe, infatti, opera nel settore delle rinnovabili, configurando un asse Italia-Spagna che merita di essere approfondito.

Tuttavia, al momento, si è ancora nel campo delle ipotesi. Non vi è alcuna certezza sull’identità effettiva degli attori coinvolti dietro la manifestazione d’interesse. La Building Company Italia, che ha firmato la PEC, potrebbe rappresentare un front-office o una testa di ponte di un gruppo più strutturato. Ed è proprio questo uno degli aspetti che il club, supportato dall’amministratore giudiziario Vincenzo Chionna, sarà chiamato a chiarire nelle prossime settimane.

L’arrivo della manifestazione d’interesse è stato comunque accolto come un segnale positivo. Dopo mesi di incertezze, culminati nell’iscrizione al prossimo campionato di Serie C solo pochi giorni fa, il club vede ora un primo spiraglio verso un possibile passaggio di proprietà. Ma, come sottolineato dallo stesso Canonico, prima di sedersi realmente al tavolo delle trattative sarà indispensabile verificare la solidità finanziaria e l’affidabilità progettuale del soggetto interessato.

Le valutazioni della società rossonera non si limiteranno alla forma della proposta, ma andranno a fondo nel merito, considerando anche il contesto delicato che circonda il club. Foggia è ancora al centro dell’attenzione giudiziaria dopo l’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha portato alla nomina di un amministratore giudiziario a causa di una presunta tentata estorsione ai danni dello stesso Canonico.

In questo scenario, ogni passo dovrà essere compiuto con la massima cautela. Il percorso che potrebbe portare a un cambio di proprietà è ancora lungo e tortuoso. La manifestazione d’interesse rappresenta soltanto il primo gradino di una scala che prevede ulteriori verifiche, interlocuzioni, e, se tutto andrà per il verso giusto, una vera e propria due diligence.

Intanto, la tifoseria resta in attesa. Da troppo tempo il futuro del club rossonero è avvolto nell’incertezza, tra scelte societarie altalenanti, piazze disilluse e stagioni sportive con più ombre che luci. L’arrivo di una proposta esterna — sebbene ancora tutta da decifrare — potrebbe rappresentare il punto di svolta tanto atteso.

Ora tocca alla società, e in particolare all’amministratore giudiziario Chionna, fare chiarezza su chi c’è realmente dietro la Building Company Italia e se ci siano, effettivamente, legami con il gruppo spagnolo. Solo dopo questa fase esplorativa si potrà capire se la manifestazione è il primo atto di un serio progetto di rilancio oppure soltanto un fuoco di paglia.

Per il momento, Foggia osserva. Con cautela, ma anche con una punta di speranza.

Sezione: Mondo Calcio / Data: Dom 08 giugno 2025 alle 13:31 / Fonte: Foggiatoday.it
Autore: Redazione
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