Dopo il rocambolesco 3-3 contro il Crotone, il tecnico del Potenza, De Giorgio, ha commentato la partita evidenziando il carattere della sua squadra e l’equilibrio visto in campo. Di seguito, le sue dichiarazioni.

L’approccio al match
"Il primo tempo è stato particolare: il Crotone ha difeso molto bene e noi abbiamo faticato a trovare spazi. Abbiamo commesso qualche errore di troppo nei passaggi, loro ci hanno lasciato il pallino del gioco, aspettandoci bassi, e su alcune ripartenze abbiamo anche rischiato qualcosa. Nonostante questo equilibrio tattico, entrambe le squadre sono riuscite a creare delle occasioni: il Crotone ne ha avute due o tre, e in due di queste ha trovato il gol – uno arrivato su calcio d’angolo – mentre noi, pur costruendo a nostra volta due o tre situazioni importanti, siamo riusciti a concretizzare solo una volta, colpendo anche una traversa.

Credo comunque che, al netto di tutto, il pareggio sia il risultato più giusto. Questa sera si è vista una partita tra due squadre che giocano bene, che cercano sempre di portare a casa la vittoria. Ne è uscita, secondo me, una bella gara, e dobbiamo fare i complimenti anche a un avversario forte."

Sui tanti gol subiti
"Non sono preoccupato. Oggi, ad esempio, abbiamo subito gol diversi dal solito, è vero, ma contro una squadra che segna tanto e che, fino a oggi, aveva anche subito pochissimo. Parliamo di due squadre di grande qualità, e quando c'è qualità, è normale che le occasioni arrivino.

I due gol che abbiamo incassato – oltre al primo su calcio d’angolo – sono nati da due conclusioni di Gomez, in situazioni dove il difensore era addosso: in un caso la palla gli è passata sotto le gambe, nell’altro è stata deviata. Episodi che fanno parte del gioco, soprattutto in partite così intense.

Al netto di tutto, ci sono state altre occasioni da una parte e dall’altra, ma, come dicevo, è stata una gara tra due formazioni che sanno giocare a calcio, che hanno qualità e che possono sempre creare pericoli."

Sui cambi e sulla reazione
"Adjapong è uscito più per un piccolo acciacco: ha accusato un fastidio al flessore e abbiamo preferito non rischiarlo. La scelta su Felippe, invece, è stata puramente tattica.

Al di là degli aspetti tecnici, però, stasera voglio elogiare il carattere di questa squadra. Recuperare una partita sotto di due gol non è mai semplice, e non lo fai se non hai un gruppo di ragazzi con una voglia sfrenata di migliorarsi sempre. Anche sul 3-1, a inizio secondo tempo – un gol che poteva tagliarci le gambe – la squadra ha reagito con determinazione. È stata una bella botta, ma i ragazzi hanno risposto alla grande.

Credo che oggi abbiano dimostrato non solo qualità, ma soprattutto attaccamento alla maglia e un grande spirito di squadra."

Sull’atteggiamento
"Questo è l’atteggiamento con cui dobbiamo affrontare ogni partita. Lo ripeto e lo sottolineo: l’ho detto anche un mese fa, e ne sono sempre più convinto – stiamo giocando in quello che, per quanto mi riguarda, è il girone più difficile degli ultimi dieci anni.

Ci sono davvero tante squadre forti. Questo campionato, a tutti gli effetti, è una Serie B2. Ogni gara è complicata, nessuna è scontata, e per questo dobbiamo proseguire con equilibrio, affrontando ogni sfida una alla volta, senza fare drammi quando arriva una sconfitta e senza lasciarci travolgere dall’entusiasmo dopo una vittoria.

È un campionato dove a fare la differenza non è solo la qualità, ma soprattutto l’equilibrio mentale e la capacità di restare lucidi."

Cosa non ha funzionato
"Abbiamo sbagliato troppi passaggi. Capisco che loro erano molto chiusi, coprivano bene le linee e stringevano le maglie di passaggio, ma su questo dobbiamo crescere. I due attaccanti hanno lavorato tantissimo in fase difensiva, dimostrando che sono una squadra forte e organizzata.

Proprio per questo, a volte abbiamo forzato troppo la giocata e sono arrivati errori evitabili. È un aspetto che dobbiamo migliorare: non sempre serve cercare la soluzione più difficile, ma quella più efficace."

Sezione: #MondoPotenza / Data: Sab 13 settembre 2025 alle 13:14
Autore: Marco Laguardia
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