Il Potenza vince e supera il turno in Coppa Italia. Battuta la Cavese con il minimo scarto l'attenzione si sposta sulla prima di campionato con i rossoblu che faranno visita al Giugliano che ha vinto largamente con la Pianese. Sarà un campionato difficile con squadre attrezzate e allenatori competenti, forse, come ha ribadito De Giorgio il più difficile degli ultimi dieci anni. Intanto il primo tassello del puzzle è andato al suo posto e il leone affronterà il Monopoli che ha avuto la meglio sul Cosenza. Ora tocca al campionato e questa squadra può fare molto bene. Come è andata la prima gara ufficiale della stagione? Sentiamo attraverso le parole dell'allenatore rossoblu quali sono le sue sensazioni.

Fase di rodaggio e assestamento. «Innanzitutto siamo molto contenti di questo passaggio del turno. Ci tenevamo a passarlo anche perché poi si disputerà più in là, quindi avremo modo di arrivarci anche meglio. Abbiamo fatto delle buone cose anche se abbiamo sbagliato la finalizzazione, l'ultimo passaggio e sicuramente la andremo ad analizzare, Però andiamo ad analizzare sicuramente anche le cose meno buone come il fraseggio, nel primo tempo un po' troppo lento e macchinoso. I ragazzi stanno bravi perché loro hanno cambiato anche il modo di venirci a prendere. A un certo punto avevano deciso di venire uomo contro uomo. Insomma, sulla lettura della partita delle uscite ragazzi sono stati molto attenti, non mi è piaciuto il palleggio un po' troppo lento e su questo ci dobbiamo andare a lavorare, ma è anche vero che manca ancora la gamba giusta. C'era un po' di tensione per rompere il ghiaccio in casa davanti a un bel pubblico, ci tenevamo insomma a partire col piede giusto quindi, se devo guardare il bicchiere lo vedo mezzo pieno. Però, sicuramente daremo attenzione anche le cose meno buone».

L'approccio e Mazzeo. «I tre davanti abbiamo tre giocatori davanti oggi Schimmenti, Caturano e Selleri fuori. Abbiamo un reparto d'attacco di grande qualità, di grande di grande gamba, di grande esperienza, di grande freschezza il mix giusto, ancora non lucidissimi perché qualche gol in più potevamo farlo, l'ultimo passaggio con più precisione Quello che è mancato secondo me oggi non sono stati tre davanti, ma sono state le mezzali che devono aiutare di più, devono partecipare molto di più alla fase offensiva e quest'anno chiederò loro qualche gol in più perché ci servono anche i loro gol e quindi sicuramente è la cosa negativa della partita, Ma ripeto quando parlo di negativo sono anche a conoscenza che era la prima partita che è importante ancora la gamba non è quella freschissima, l'avevo detto per domenica avremo un'altra settimana di scarico. Mazzeo è un ragazzo che conosco bene. È un ragazzo che a volte ti lascia intendere quello che vorrebbe fare a quello che fa sicuramente dovuto dalla giovane età. Il suo tacco all'ingresso dopo un secondo non è superficialità, conoscendo il ragazzo, ma è tanta voglia di di stupire di dimostrare le sue qualità. Sicuramente deve essere intelligente perché quando si subentra non è facile e soprattutto i primi passaggi devono essere passaggi giusti perché poi su venti con un tacco sbagli subentrano poi l'insicurezza e la paura. Però ho detto questo poi ha fatto bene perché ci ha dato una grossa mano. Insomma si è sbattuto nel pressare poteva tenere qualche palla in più, conosco bene, il ragazzo aveva sicuramente tanta voglia di fare dall'altra parte e mi fa anche piacere perché significa che c'è una personalità, che osa, chiedo sempre ai nostri giocatori di osare. Se devo preferire un giocatore, preferiscono il giocatore che "go" invece di "non go". Cioè dico spesso se dovete osare a fare una giocata fatela pure perché soprattutto davanti io voglio che si divertono e credo che quando lo fanno si diverte anche a questo pubblico».

La tattica. «La difesa un po' bloccata? Nel momento in cui c'è l'avversario che ti viene a prendere uomo contro uomo, significa che ti lasciano tre contro tre nella metà campo avversaria, spesso sei costretto a giocare un passaggio di 35-40 metri quindi, nel giocare in avanti questo trasmissione è abbastanza lunga significa che poi i terzini non riescono ad accompagnare l'azione perché è un passaggio talmente lungo dove davanti poi si cerca il fraseggio veloce dove i terzini non riescono ad arrivare. Queste situazioni le abbiamo sempre avute e si verificheranno nel momento in cui verranno a prenderci uomo contro uomo, a meno che che non riesci a bucare con uno- due allora la vedi la sgambata dei nostri terzini anche quella arriverà nel momento in cui la gamba sta un po' meglio. Oggi diciamo che siamo stati una squadra più matura nel senso che abbiamo cercato di fare le cose giuste, abbiamo cercato di essere meno belli e più concreti, soprattutto dietro sia Adjapong che Burgio sono stati molti attenti nella fase di non possesso, in possesso invece sono stati diplomatici diciamo molto semplici che fa parte anche del momento significa un momento di crescita, questa è una cosa, secondo me è positiva».

La Cavese in partita fino all'ultimo. «L'abbiamo detto nei giorni scorsi, abbiamo abbiamo incontrato un squadra ben organizzata, ben allenata, è una squadra giovane, fresca ho visto una squadra che a livello fisico è partita anche meglio di noi, sapevamo che non era una partita facile. Queste sono le partite del campionato, credo che quest'anno andremo incontro a un campionato più complesso degli ultimi 10 anni visto il blasone delle squadre, visto i giocatori e visto anche gli allenatori perché mi sento anche di dire che del nostro girone ci sono molti allenatori preparati, soprattutto tatticamente e credo che oggi ci sia stata la dimostrazione».

Il nuovo centrocampo. «È stata una cosa mirata a cercare centrocampisti con caratteristiche diverse, anche per l'esperienza dell'anno scorso perché ripeto abbiamo cercato di assemblare un centrocampo che ci possa dare la possibilità di essere strutturati, cioè fisici nel momento in cui vi incontreremo squadre fisiche ci dà la possibilità di avere un centrocampo di grande qualità nel momento in cui possiamo trovare, mi viene in mente la partita di Latina, dell'anno scorso al ritorno dove trovi un blocco basso dove c'è bisogno di più qualità per manovrare nella metà campo avversaria puoi utilizzare Felippe, Maisto maestro che hanno grande qualità, quindi è stata una cosa che abbiamo voluto e cercato. Per quanto riguarda poi le rotazioni oggi hanno provato a farla perché rimane rimane uguale, un paio di volte mi ricordo una palla diretta di di Alastra su Siatounis che ha stoppato molto bene ma poi ha sbagliato l'ultimo passaggio quindi lo spazio l'avevamo l'avevamo creato e attaccato bene, anche controllata bene che è la cosa più difficile e poi ha sbagliato l'ultimo passaggio che ci può stare però quelle rotazioni noi le continueremo a fare. Abbiamo cambiato qualcosa in fase di costruzione molto bassa perché rivedendo Catania-Potenza nei play-off mi era accorto che possiamo ancora migliorare soprattutto in zone basse dove la pressione avversaria è feroce ed è molto alta e quello l'abbiamo cambiato».

Le indicazioni in ottica campionato. «Sicuramente sicuramente ce l'ha data. Ecco, abbiamo Innanzitutto fatto 90 minuti. Io finora non eravamo mai riusciti a farli e quindi sicuramente è stata la cosa più importante, ma poi per la prima volta oggi avevamo messo la linea difensiva che forse hanno giocato una sola volta insieme a Castellammare anche quest'anno sicuramente ci saranno, ho sempre ruotato, perché è una cosa che io credo tanto nel lavoro. Ecco mi ricordo che quando subentrai nei nei playout Castorani con me giocava 10 minuti. L'anno dopo è stato un titolare inamovibile e credo che ancora a oggi, se riconquista il posto perché è ovvio che il tempo va avanti, ma è la stessa cosa oggi è partito da tre non è partito Caturano. Ecco Sasà è in ritardo di condizione non aveva giocato l'ultima tre amichevoli Anatriello le aveva fatte tutte. Questo è un segnale che voglio dare ai ragazzi perché voglio dimostrargli che c'è grande competizione in tutti i reparti. Abbiamo voluto una squadra più competitiva e devono essere bravi anche loro a percepirla questa cosa, ma l'hanno già percepita perché ogni tanto la battuta me la fanno: "Mister, non vorrei essere i tuoi panni quando fai la formazione". Ecco quindi abbiamo dei ragazzi intelligenti. Oggi Sasà si è dimostrato un leader un capitano, non ha detto una parola, ha accettato la mia scelta è poi stiamo parlando del capocannoniere dell'anno scorso, di un giocatore che ha fatto bene negli ultimi tre anni, è entrato con grande spirito di sacrifici e credo che questo segnale arrivi a tutta la squadra perché si può stare in panchina Sasà e subentrare puòstarci chiunque».

Le nuove situazioni tattiche. «Antariello e Caturano insieme possono giocare sicuramente, ci saranno momenti dove sfrutteremo. Se incontreremo delle squadre che ti mettono in difficoltà per vie centrali e hai necessità di andare per via esterne, è normale che avendo due giocatori, ma posso giocare anche a tre con Anatriello, Caturano e Selleri significa che poi quando vai sugli esterni e metti una palla in area di rigore hai tre attaccanti di di peso che in aria di rigore sono belli tosti da marcare, sicuramente io le soluzioni dovrò cercare di sfruttarle tutte vista la buona rosa che che abbiamo a disposizione. Caturano ha fatto cose importanti anche sui calci d'angolo, il che è una sua qualità. Nelle situazioni difensive di palle a fermo è una soluzione che stiamo valutando. Io devo essere bravo, a sbagliare il meno possibile quindi, significa che devo avere più soluzioni, devo provarne anche di più perché se e non si prova una cosa nuova non si può mai avere il confronto con quella insomma adottata precedentemente per poi avere il giusto equilibrio e scegliere poi quella giusta».

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 17 agosto 2025 alle 22:00 / Fonte: Potenza Calcio
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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