Ogni anno, tra l’estate che sfuma e l’autunno che bussa alla porta, un rituale si ripete: inizia un nuovo campionato. Per alcuni è solo sport, per altri è una passione, ma per milioni di tifosi è molto di più: è identità, è appartenenza, è una fede che non conosce stagioni.

Con il primo fischio d’inizio, il cuore del tifoso ricomincia a battere più forte. Ogni estate porta con sé speranze rinnovate, sogni di gloria, nuovi acquisti che accendono l’immaginazione e giovani promesse che fanno sognare. Anche per chi viene da una stagione deludente, la nuova classifica azzera tutto: si riparte da zero, e ogni possibilità è aperta.

Ma il campionato non è solo speranza. È anche ansia. L’attesa della formazione ufficiale, la tensione del risultato in bilico, il nervosismo per un rigore sbagliato o un gol subito al 90’. Il tifoso vive tutto in prima persona, anche se è lontano migliaia di chilometri dallo stadio. E con i social, questa esperienza si amplifica: si commenta, si discute, si soffre insieme, spesso con la stessa intensità di chi è sugli spalti.

C’è anche un altro lato, più silenzioso ma profondo: quello delle abitudini. Il campionato segna il tempo delle settimane. La domenica (o il sabato, o il lunedì, o qualsiasi altro giorno ormai) non è più solo una data sul calendario: è “giornata di campionato”. Si torna al bar con gli amici, si riaccendono i gruppi WhatsApp, si ritrovano i vecchi riti scaramantici. La maglia fortunata, il posto fisso sul divano, la radiolina accesa, anche se oggi c’è lo streaming.

Per molti, il calcio è anche un legame affettivo. Si tifa per la stessa squadra del padre, del nonno. Ogni campionato diventa un capitolo in una storia familiare che si tramanda. Ed è anche un’occasione per creare nuove connessioni: con i figli, con gli amici, con perfetti sconosciuti che si abbracciano per un gol.

Alla fine, ciò che rende speciale l’inizio di un nuovo campionato non è solo la competizione. È il modo in cui ci fa sentire parte di qualcosa di più grande. In un mondo sempre più veloce e frammentato, il calcio continua a offrire un punto fermo, una passione collettiva, un’emozione condivisa.

E così, ogni anno, quando la palla torna a rotolare, milioni di cuori tornano a battere all’unisono. Perché, in fondo, tifare non è solo seguire una squadra. È vivere una storia che, per quanto cambi, ha sempre lo stesso incipit: “ricominciamo da capo. E stavolta, chissà…”

Sezione: #MondoPotenza / Data: Lun 04 agosto 2025 alle 21:14
Autore: Red TTP / Twitter: @tuttopotenza
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