E’ il periodo peggiore dell’anno. Non si gioca e quindi non c’è da pensare all’avversario di turno, all’occasione fallita, alla formazione che si vorrebbe vedere.Il calciomercato per tutti non è decollato e non potrebbe essere altrimenti e per conseguenza non si fanno ancora  mille domande sui possibili arrivi o sulle temute partenze, non si consulta febbrilmente la rete per studiare i profili dei papabili rosso-blù o le mosse delle avversarie. Insomma in questo periodo si lavora tanto nelle stanze di via Nazario Sauro dove i dirigenti del Potenza sono all’opera per allestire i corposi dossier che consentiranno alla società di regolarizzare tutto quanto necessario per presentarsi burocraticamente pronta ai nastri di partenza della nuova stagione.

La C costa un’eresia ed è un dato di fatto. Cercare di venirne fuori sarebbe una boccata d’ossigeno anche per i conti sociali; già vincerla significa un premio promozione da 4,5 milioni di euro, poi in B l’effetto moltiplicatore su diritti tv (1,5 mln di euro nel 2018), valorizzazione parco giocatori, sponsorizzazioni e diritti d’immagine farebbero il resto.Eppure a Potenza città che vive di pane e calcio h24 già si parla di mercato,di entrate e di uscite con il caso "Guaita" che tiene tutti ancora con il fiato sospeso.La piazza è vogliosa di novità con mister Raffaele,il presidente Caiata ed il ds Flammia che da tre angoli diversi dell'Italia sono già al lavoro per migliorare e fare crescere il Potenza...

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 14 giugno 2019 alle 21:31
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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