Una delle caratteristiche più evidenti dell'attuale Potenza di mister Raffaele è sicuramente la ricerca costante di trame di gioco e la costruzione di manovre corali. Chiaro esempio, oltre che di maturità tattica, anche di un alto livello di prassi estetica raggiunto e che, se inibito dagli avversari, porta ancora inevitabili criticità sul piano mentale  pagate purtroppo a caro prezzo anche se il Potenza con i suoi 39 punti raggranellati fino ad oggi in questo ha fatto veramente "più del dovuto".

Imporre la propria idea di calcio infatti, non è stato fin qui sempre possibile. Anche per effetto di certi avversari che hanno prestato il fianco alle ficcanti azioni dei leoni lucani. I rosso-blu, disturbati sistematicamente nell'impostazione del palleggio, hanno faticato (e non poco) per avere ragione di compagini tanto “modeste” (sulla carta) quanto tignose ed ostiche sul campo.

Il dato lampante, in virtù di questa tendenza, è che le migliori prestazioni dei leoni siano arrivate  proprio quando è stato possibile esprimere le proprie doti in modo fluente. Partite cioè, dove bel gioco e assetto tattico, perfettamente interconnesse, hanno anche generato spinta emotiva, maggiore consapevolezza e addirittura, a tratti, puro divertimento dei calciatori.

Traducendo il tutto in un concetto, si potrebbe affermare che per il Potenza del centenario...“dove la forma viene espressa, ne giova anche la sostanza”.

Una squadra matura tecnicamente insomma che puo' chiudere con altri tre punti questo girone di andata anche se la Paganese sarà una brutta gatta da pelare dato che i liguorini sono compagine ostica e di categoria.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 13 dicembre 2019 alle 22:34
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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