Tornano a salire i livelli di criticità in Italia. È, in sintesi, quel che emerge dall’ultimo rapporto annuale prodotto dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Il report presenta nel dettaglio i dati sull’andamento degli incontri di calcio nella stagione 2022/2023, con una analisi approfondita dalla serie A ai campionati dilettantistici, passando per le coppe nazionali e le competizioni internazionali, una comparazione con i campionati precedenti e tutte le varie attività di contrasto prodotte (arresti, denunce e Daspo).

L’analisi della stagione scorsa era molto importante essendo la prima caratterizzata dalla riapertura degli impianti al pieno della loro capienza (avvenuta a partire dal 1° aprile 2022) e senza le restrizioni delle due stagioni precedenti.

“In linea generale – si legge nella premessa –, nel periodo di riferimento si è registrato un progressivo innalzamento dei livelli di criticità rispetto agli ultimi campionati, compresi quelli antecedenti all’emergenza pandemica, ed è accresciuto anche il numero degli operatori delle Forze dell’Ordine impiegati nei servizi di ordine e sicurezza pubblica connessi alle partite disputate nella stagione in esame”.

L’Osservatorio evidenzia dei segnali di cambiamento, per quel che concerne il comportamento delle tifoserie, già iniziati nella stagione 2021/2022, ovvero una sempre più marcata tendenza a prediligere gli spostamenti per le gare in trasferta con mezzi privati o a noleggio. Sono sempre meno frequenti i viaggi con i tradizionali pullman “con l’effetto di rendere più difficoltosa l’attività di controllo da parte delle forze di polizia, sia lungo gli itinerari che nelle fasi di afflusso nei centri urbani”.

Altro aspetto rimarcato nel rapporto è l’aumento di scontri tra le frange più accanite al di fuori degli impianti sportivi, molto spesso nei luoghi adiacenti gli stadi o lungo le vie di transito dei tifosi in trasferta, situazione che si è verificata anche a Foggia.

In totale, nella scorsa stagione sono stati monitorati 2662 incontri di calcio (381 di serie A, 390 di serie B, 1188 di Serie C, 519 di campionati dilettantistici, 46 di competizioni internazionali, 113 di Coppa Italia e Coppa Italia di C e 25 amichevoli) per un impiego complessivo di quasi 234mila operatori delle forze dell’Ordine.

L’innalzamento delle criticità è evidente soprattutto nel dato relativo agli incontri con feriti: nel 2022/2023 sono stati 113 (quasi il doppio rispetto alla stagione precedente), dato in crescita anche rispetto alle stagioni pre-pandemia. Situazione analoga per quel che concerne il numero dei feriti tra i civili (101), e forze di polizia (147). Anche il dato delle denunce e degli arresti è in netto aumento: nel 2022/23 il numero delle persone denunciate ha superato quota 2mila, mentre le persone arrestate sono state 125, in crescita del 22,5% rispetto alla stagione 2018/19.

Nella terza serie, dove giocano Foggia e Audace Cerignola, i dati rilevati dall’Osservatorio sono più o meno in linea con quelli della precedente stagione: in totale sono 27 le persone rimaste ferite, 18 tra le forze dell’ordine, 8 tra i civili più uno steward 8 i civili feriti.

Numeri che, ahinoi, vedono Foggia assoluta protagonista. Sono, infatti, 8 i feriti negli scontri che hanno visto coinvolti i supporter rossoneri (ovvero il 30% rispetto al totale dei feriti registrati in serie C), 6 tra le forze di polizia e 2 tra i civili. A seguire, Avellino e Sangiuliano. Tra i club coinvolti figura anche l’Audace Cerignola con un ferito tra le forze dell’ordine.

Su scala nazionale, il dato di Foggia resta tra i più gravi: nella tabella delle tifoserie che hanno fatto registrare più feriti c’è Napoli in cima con 23 feriti (15 dei quali tra i tifosi), uno in più di Genova (dove però è ben più alta la percentuale di operatori delle forze dell’ordine rimasti feriti). Seguono Nocerina (13), Sampdoria (11), che precedono Foggia e Brescia.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 20 aprile 2024 alle 17:47 / Fonte: Foggiatoday.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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