Anche l'editorialista di Tuttosport  Xavier Jacobelli si è soffermato sulla favola Picerno e sul momento che sta vivendo il club lucano in campionato.Ecco le parole che il giornalista lombardo ha dedicato alla squadra rossoblù.

Picerno, il ruggito lucano che meraviglia la Serie C.Seconda in classifica nel girone C, la Leonessa potentina fa sognare un paese di 5.612 abitanti. Monte ingaggi di 1 milione, secondo attacco e terza difesa del torneo, stadio intitolato al patron Donato Curcio, 82 anni, che vive negli Usa e punta alla B

Contro il logorio del calcio moderno, tutto business e valori di plastica, arriva dalla Lucania una storia da leggere fino alla fine. Racconta del Picerno, squadra seconda in classifica nel girone C della Serie C, con 6 punti in meno rispetto alla capolista Juve Stabia, il secondo attacco e la terza difesa del torneo, il monte ingaggi di 1 milione di euro, niente di paragonabile ad avversarie blasonate del calibro di Avellino, Benevento, Taranto, Crotone che seguono in graduatoria i rossoblù. Il cannoniere è Jacopo Murano, 32 anni, potentino di nascita, 16 gol in 22 partite. L'allenatore è Emilio Longo, 50 anni, ex Caratese, ex Cavese, in carica dal luglio 2022, clamorosamente terzo nel 2023,quando venne nei playoff dal Potenza. Longo è così bravo da essere stato ribattezzato il Professore dal presidente Donato Curcio, 82 anni, l'unico presidente vivente al quale sia stato intitolato uno stadio italiano. Quello di Picerno è un impianto gioiello, ma con una capienza di 1.569 posti: è il teatro degli allenamenti della squadra, che gioca le sue partite interne sul terreno del Viviani di Potenza, a 22 km di distanza. La storia di Curcio è impastata di lavoro, sacrificio, successo. L'ha raccontata lui stesso. Lascia Picerno all'età di 19 anni: prima destinazione l'Inghilterra, seconda la Francia, poi la Svizzera, infine Buffalo, Stato di New York, Usa. Apre un'azienda di progettazione e produzione di macchine per decorare prodotti in plastica tramite la stampa a caldo: oggi conta cinquanta punti di rappresentanza nel mondo. Ma non dimentica mai le sue radici: è Curcio che finanzia la ristrutturazione dello stadio di Picerno e sono i suoi concittadini a volere che a lui sia intitolato e lui accetta nel. nome dei genitori, Elvira e Vito. Curcio non è uno Zio d'America,il parente emigrato negli Stati Uniti , divenuto ricco e dal quale si aspettano favolose eredità. Curcio è un Grande Lucano che, lavorando sodo, ha onorato la sua Lucania e l'Italia negli States, mantenendo ben saldi i legami con la sua Picerno. Tanto che, quando l'allora presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, fece visita nel centro della Basilicata, definì "straordinaria" la riconoscenza dei picernesi nei confronti del loro conterraneo. Se la B è un sogno, il Picerno ha diritto di sognare con Curcio. "Sii forte che nessuno ti sconfigga, nobile che nessuno ti umili e te stesso che nessuno ti dimentichi".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 10 febbraio 2024 alle 14:38 / Fonte: tuttosport.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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