Taranto-Catania non è mai una partita banale. Da quel famoso e mai dimenticato 9 giugno 2002, ogni sfida viene tra i tarantini e gli etnei viene cerchiata sul calendario con la penna rossa. Un appuntamento impossibile da rimandare e da perdere, ancora di più adesso che i rossoblù navigano nelle parti alte della classifica del campionato di Serie C, dimostrando di essere la vera e propria sorpresa del torneo. Domani sul green dello Iacovone, alle 16.15, gli uomini di Capuano sfideranno i rossazzurri siciliani guidati da Lucarelli in una contesa che metterà in palio tre punti importanti per le ambizioni degli ionici ma, soprattutto, per le chance degli etnei di rientrare nella parte alta della classifica.

“Quella di domenica per noi è una partita importantissima – ha dichiarato alla vigilia del match mister Capuano – la classifica dice che abbiamo 46 punti e che i nostri obiettivi cambiano, merito alla proprietà che è stata lungimirante e ai nostri ragazzi. Affronteremo una squadra partita con i galloni della favorita per la vittoria del campionato, adesso la classifica ci dice che noi abbiamo più punti di loro. Contro il Catania giocheremo per ottenere un risultato importante, per la classifica e per il nostro pubblico. Tutti parlate di quella famosa gara del 2002 ma vorrei ricordare che l’allenatore in quell’anno ero io, dove fui mandato via dopo appena 4 partite con un punto in meno dell’Ascoli per motivi che non erano legati al campo. Ho aspettato anche io 22 anni per riprendermi quello che era mio. Il Catania è una squadra forte, chi non gioca farebbe comunque la differenza in qualsiasi altra squadra: basta vedere Sturaro, uno degli ultimi loro acquisti, che fino a pochi mesi fa giocava in Serie A. Complimenti a loro, hanno una proprietà fortissima, il Catania in C non c’entra nulla, come d’altronde il Taranto. Noi ci siamo preparati e giocheremo per vincere senza fare nessun calcolo”.

Non ci sarà Kanoute, assente per squalifica: “Cercheremo di ottemperare le loro grandi qualità con quelli che sono i nostri concetti. Mancherà uno dei giocatori più importanti come Kanoute, ha realizzato 13 reti e nell’ultima sfida ne ha segnate 2: è un calciatore devastante, ma chi scenderà in campo non farà rimpiangere Kanoute. Non siamo dipendenti da lui. La partita della vita per loro sarà mercoledì: vincendo la Coppa Italia, sarà come se in campionato si fossero classificati terzi. Non conosco le intenzioni di Lucarelli, ma sarà una partita anche in previsione del match di Coppa”.

In Serie C, a partire dai prossimi playoff e playout, l’arbitro potrà avvalersi dell’utilizzo del VAR: “Se l’avessimo avuto a disposizione già prima, avremmo sette punti in più. Probabilmente sarebbe intervenuto sul rigore al 50% dato su De Marchi, gli altri sono tutti documentabili. Ho un rapporto stupendo con gli arbitri, li aiuto perché devono fare carriera, ma non ammetto l’egocentrismo ed è quello che è successo a Crotone. L’arbitro che si è inventato il rigore nella sua carriera ha dato solo un rigore; il segnalinee lo fa ripetere. Ammetto l’errore, ma non bisogna fare i fenomeni. L’arbitro deve avere autorevolezza, ma non deve mai fare il protagonista”. E sull’arbitro di Taranto-Catania, la sig.ra Gasperotti, Capuano afferma: “Non conosco chi ci arbitrerà ma è una cosa bellissima. Dare una partita di importanza illimitata, mi fido di Ciampi: se in una partita così importante decide di affidare alla signora Gasparotti il match, gli faccio gli applausi”.

Sulla questione stadio, mister Capuano è ancora una volta arrabbiato: “La richiesta per lo stadio di Brindisi è una notizia che ci fa piacere, ma è un grande cazzata. Il Sindaco, quando fa queste cose, dovrebbe interpellare il Taranto. Vi spiego perché è impossibile: il campo è in deroga per la C, ha bisogno di essere allargato e allungato per rispettare i criteri infrastrutturali. Il Brindisi ha potuto usufruire di una deroga in quanto società neopromossa, ma dal prossimo anno l’impianto non sarà più utilizzabile. Taranto deve giocare allo Iacovone, che si voglia o no”.

L’AVVERSARIO: IL CATANIA. La squadra di Cristiano Lucarelli ha riscontrato, sinora, diverse difficoltà. Una rosa costruita per la vittoria del campionato e rinforzata e rivoluzionata nel corso della sessione invernale di mercato. Tredicesimi in classifica con 34 punti, gli etnei hanno ritrovato soltanto domenica scorsa il successo, peraltro ottenuto contro la capolista Juve Stabia per 2-0, dopo aver raccolto soltanto 3 punti nelle precedenti 5 sfide disputate: i rossazzurri avevano pareggiato contro Monopoli, Foggia e Casertana mentre erano usciti sconfitti dalle sfide contro Picerno e Latina. Una squadra composta da tanti nomi altisonanti: dai difensori Monaco e Castellini ai centrocampisti Chiricò e Cicerelli, senza tralasciare Welbeck e Tello, ex Catanzaro e Benevento. Il reparto offensivo è di grandissimo spessore: oltre all’ex Cianci, fresco ex dell’incontro, il Catania vanta giocatori del calibro di Peralta, Costantino e Di Carmine, tutti calciatori esperti per la categoria.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 23 febbraio 2024 alle 18:34 / Fonte: corriereditaranto.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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