Quando fu ufficializzato l’acquisto di Nana Addo Welbeck-Maseko dal Mladost, squadra protagonista della prima divisione bosniaca, molti tifosi rossazzurri storsero il naso. Non perché avessero qualcosa in particolare con il centrocampista ghanese, ma perché, come spesso accade nella piazze blasonate, specialmente dopo anni di cocenti delusioni, ci si aspettava il “grande nome”, quello che magari può farti fare il definitivo salto di qualità. In effetti, prima che la dirigenza etnea prendesse la strada verso la Bosnia, erano stati accostati al Catania diversi elementi (vedi Moscati o Gerbo) con già tanta esperienza alle spalle in Italia e, soprattutto, in questa infima categoria come la serie C.

Alla fine, per rafforzare e rinfoltire la linea mediana del reparto di mezzo degli etnei, la scelta è ricaduta sul ragazzo di Kumasi. A dire il vero, secondo anche alcune indiscrezioni rilasciate dal direttore sportivo del Catania, Christian Argurio, il ragazzo è sempre stato un osservato speciale della dirigenza etnea, già dai tempi in cui Nana iniziava a calcare i campi di gioco italiani con la casacca del Brescia. Dopo anni ad inseguire il ragazzo, finalmente quest’anno il duo Lo Monaco-Argurio è riuscito a portarlo ai piedi dell’Etna, creando nei tifosi del Catania non solo scetticismo, ma allo stesso tempo anche curiosità, chissà, magari anche per ricredersi.

Nana Welbeck, 24 anni e 1,79 di altezza, ha mostrato sin dalle prime battute, nonostante la giovane età e la poca esperienza nel calcio italiano, una certa personalità e una voglia matta di poter, passo dopo passo, smentire chi lo aveva criticato poco prima. Queste sue intenzioni, sono iniziate a concretizzarsi sin dalla partita di Coppa Italia a Venezia, ove seppur non in modo palese, ha mostrato già di trovarsi benissimo coi suoi nuovi compagni. Il culmine del suo intento, si è realizzato nella trasferta di Avellino, la prima in campionato, quando, chiamato in causa da mister Camplone, ha risposto con un goal di pregevole fattura che ha permesso alla sua squadra di arrotondare il già importante punteggio.

L’ottimo spezzone di gara in Irpinia, con la ciliegina sulla torta della prima rete con la casacca del Catania, gli è valsa la maglia da titolare nella seconda di campionato, la prima al Massimino, contro la Virtus Francavilla. La sua risposta è stata encomiabile: ha ottenuto il fallo che è valso il rigore a favore della sua squadra, che ha permesso a quest’ultima di riprendere l’iniziale svantaggio, ha corso per tutta la partita, recuperando un’infinità di pallone, mostrando grande determinazione e grinta a tal punto che, nella ripresa, stava per ammaliare il suo pubblico con un grandissimo goal in acrobazia stile Carlo Parola. Insomma, l’inizio di stagione per Welbeck fin qua è da mille e una notte, tanto che, già sembra di colpo, dopo averli smentiti, esser entrato nel cuore dei supporters rossazzurri. Una presenza in mezzo al campo che pare, finalmente, poter garantire al Catania tutto ciò che gli è mancato in questi ultimi anni, con la speranza che il cammino di Nana nella città dell’elefante possa riservare ancora tante altre prestazione da “man of the match” e, perché no, qualche altro goal prezioso per la scalata verso la B del suo Catania.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 05 settembre 2019 alle 19:40 / Fonte: mondocatania.com
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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