Roberto Mancini non è l'unico allenatore italiano a partecipare alla fase finale dei prossimi Europei: alla guida della sua Ungheria Marco Rossi ha raggiunto un risultato storico ribaltando nel finale il playoff contro l'Islanda e conquistando i gironi della prestigiosa competizione. Dove trova avversarie di lusso. Euro 2020 per i magiari ha riservato un posto nel girone con Francia, Germania e Portogallo.

Dalla Serie C all'Ungheria, una carriera da allenatore particolare per il classe '64, che ha scelto di fuggire dalla consueta 'gavetta' nelle serie inferiori italiane per ritagliarsi un ruolo da protagonista lontano dai confini nazionali.

Dopo aver guidato le panchine di Lumezzane, Pro Patria, Spezia, Scafatese e Cavese Marco Rossi ha tentato la fuga improvvisa sposando il progetto dell'Honved, prima di essere chiamato dalla federazione ungherese.

"Per necessità, prima di andare all’estero ho allenato in Italia in serie C, spesso in squadre in condizioni finanziarie complesse, una situazione che purtroppo è frequente in Lega Pro. In Campania sono stato alla Scafatese, dove non ci pagavano gli stipendi, è stata bella solo l’esperienza dal punto di vista umano perché nonostante le difficoltà abbiamo raggiunto la salvezza, e alla Cavese. Molti personaggi anche storici del mondo del calcio mi hanno proposto di pagare per allenare, cioè di anticipare dei soldi che poi mi avrebbero ridato. E’ sleale, tanti miei colleghi bravi non lavorano in virtù di queste situazioni".

Una scelta di vita sicuramente insolita, nata per caso tra i tavoli di un ristorante di Budapest:

"Andai a trovare un amico che ha un ristorante a Budapest, per la prima volta nella mia vita decisi di propormi, chiamai Fabio Cordella, direttore sportivo all’Honved Budapest. Ho iniziato da lì, poi ho vissuto una stagione in Slovacchia, all’Fk Dac prima che arrivasse la chiamata della federazione ungherese".

Tra il 1993 e il 1995 Marco Rossi è stato compagno di squadra alla Sampdoria di Roberto Mancini, che potrebbe ritrovare da avversario agli Europei ma con cui non sembra aver mantenuto troppi contatti.

"Siamo stati compagni di squadra alla Samp, mi chiamava spesso quando suo figlio giocava alla Honved. Poi non l'ho mai più sentito".

Un traguardo ormai insperato, conquistato proprio in un finale di gara thrilling: Nego e Szoboszlai hanno rimontato in quattro minuti e allo scadere proprio quell'Islanda che aveva incantato agli ultimi Europei in qualità di grande rivelazione. La prima grande conquista sulla scena internazionale: a Euro 2021 ci sarà un 'pezzo' di Italia in più.

Tanto per cominciare, Marco Rossi si è trovato di fronte nientemeno che Cristiano Ronaldo: la sfida col Portogallo ha aperto il programma del gruppo F. E per 84 minuti è risucito a tenere testa ai campioni d'Europa. Poi, nella seconda partita, l'apoteosi: il pareggio contro la Francia campione del mondo. Grazie al goal di Fiola che ha centrato un miracolo in una Puskas Arena gremita.

"Sono emozionato, oggi è stato uno dei migliori giorni della mia carriera, ma non ci vuole molto. Io un palcoscenico così l'ho visto solo in tv, a 56 anni mi pare di essere un bambino al Luna Park. Poi, come i bambini, quando sei al Luna Park vuoi giocare".

La sfida con la Germania all'Allianz Arena, comunque vada, sarà memorabile.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 20 giugno 2021 alle 15:07 / Fonte: goal.com
Autore: Redazione 2 TuttoPotenza
vedi letture
Print