Non sono passate inosservate le parole pronunciate in settimana da Mauro Balata. Il presidente della Lega Serie B ha fornito nuovamente il suo punto di vista sulla tanto auspicata riforma del nostro calcio: "Io credo che una riforma sia quantomai necessaria, lo dico da secoli e non da oggi, e condivido la proposta del presidente Gravina (Serie A e B a 20, Serie C Elite a 20 e semiprofessionismo ndr) noi l'abbiamo approvata questa ipotesi, abbiamo fatto anche degli studi, ma le altre componenti non hanno fatto altre proposte. Alla fine sarebbe necessario un consiglio federale straordinario dove ognuno si assume le sue responsabilità, un consiglio per prendere una decisione, anche perché il nostro calcio in questi anni ha perso non poco in competitività e rischia di perderne anche in futuro". Allo stesso tempo però il numero uno della serie cadetta, ha respinto in maniera categorica l'ipotesi di indennizare la Serie C qualora si decidesse di optare per la riduzione di una promozione chiudendo la porta alla proposta avanzata da Ghirelli. "Trenta milioni non li ho da dare, vanno trovati in altro modo. E non sono d'accordo su questa proposta, non so se sarà considerata la migliore: ora vediamo gli altri cosa dicono".

Immediata è arrivata la controreplica del presidente della Lega Pro, fermo nel ritenere non procrastinabile la riforma a patto però che a rimetterci non siano soprattutto le realtà appartenenti alla terza serie: "Priorità alla riforma - ha detto - il calcio italiano non può aspettare. Noi abbiamo avanzato una proposta responsabile ed equilibrata. Spingeremo perché si faccia la riforma. Ha ragione il presidente Balata che dice di non avere trenta milioni per la Serie C, infatti ne servono molti di più. La Serie C per far la riforma rinuncia ad una promozione? Solo se ottiene la stabilità economica. Ancor di più di fronte all’inedia e agli egoismi che si manifestano.“

A meno di un mese da quel 12 dicembre in cui si sarebbe dovuta celebrare l'assemblea straordinaria del 12 dicembre, indicata in tempi non sospetti da Gravina quale sede per discutere finalmente in maniera concreta del progetto di riforma, l'impressione è che si sia ancora in alto mare: trovare un punto di incontro per garantire la sopravvivenza di tutto il sistema sembra sempre più un miraggio. Come se non bastasse, ad un quadro generale già di per sè non proprio edificante, si sono aggiunte le intercettazioni del presidente del CONI Malagò che ha etichettato i presidenti di Serie A come dei "delinquenti veri", alimentando tensioni ed imbarazzo.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 20 novembre 2022 alle 19:31 / Fonte: tuttoturris.com
Autore: Redazione 1 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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