Dopo il recente ritiro del Montescaglioso Calcio (Città dei Sassi Matera), l’Eccellenza lucana rischia di perdere un’altra protagonista. A finire nell’occhio del ciclone è l’A.S.D. Lagonegro 1929, società storica che nelle ultime ore ha annunciato un possibile passo indietro da parte del consiglio direttivo e dei soci.
Alla base della crisi, la mancata riapertura dello stadio comunale “G. Rossi” di Lagonegro, nonostante l’omologazione ottenuta lo scorso 21 ottobre da parte della LND Impianti. Una situazione che, secondo il club, avrebbe reso impossibile la prosecuzione dell’attività sportiva in condizioni dignitose.

“Nonostante l’omologazione, il campo continua ad essere indisponibile – sia a porte aperte che chiuse – per le partite ufficiali. Per questo motivo, in serata verranno protocollate le dimissioni di tutto il consiglio direttivo e degli altri associati”, si legge nel comunicato firmato dal presidente Enrico Spera.
Il presidente sottolinea inoltre come la mancanza di una struttura stabile stia costringendo le varie formazioni del club a un vero e proprio “pellegrinaggio” tra diversi impianti della zona.
“La Juniores è stata costretta a giocare a Casalbuono, mentre gli Allievi dovranno disputare le gare casalinghe a Lauria. Allenamenti a Lagonegro, Prima Squadra e Juniores a Casalbuono, Allievi a Lauria: un continuo spostamento che gli attuali soci non sono più in grado di sostenere”, ha aggiunto Spera.

Alla luce di queste difficoltà, il consiglio direttivo ha deciso di consegnare ufficialmente la società nelle mani del sindaco di Lagonegro, riconoscendola come “patrimonio di tutta la città” e auspicando che nuove figure possano proseguire l’attività sportiva.
Una decisione sofferta che apre uno scenario incerto per il futuro del Lagonegro 1929 e, più in generale, per l’intero movimento calcistico lucano, già provato dalle recenti defezioni.

Sezione: Calcio lucano / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 19:01 / Fonte: Contro-piede.it
Autore: Marco Laguardia
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