Il rapporto tra Hernan Molinari e il Brindisi potrebbe presto giungere al capolinea. Non si conosce ancora l'eventuale destinazione del “puntero” argentino, ma sembra certa la sua intenzione di andar  via. Alla base ci sarebbe l'insoddisfazione del giocatore che ormai da quattro settimane non  è più  titolare, evidentemente tutt’altro che nelle grazie tecniche di mister Castellucci. L'ex giocatore del Taranto con il mister laziale che ha al suo attivo dieci gare sulla panchina del Brindisi, ha giocato da titolare solo quattro volte e precisamente, con il Taranto, il Potenza, il Francavilla in Sinni e la Puteolana. Chiaro che qualcosa non vada. Probabilmente il giocatore non ha le caratteristiche che si confanno al credo  tecnico di Castellucci. E questa potrebbe essere una spiegazione. Una tesi confermata dallo stesso procuratore del giocatore: “Se Molinari non è gradito al tecnico, non possiamo farglielo piacere a tutti i costi - afferma Sopranzi, procuratore di Molinari-. Ma Hernan non è un giocatore che può fare la panchina -. In questo modo non verrebbe valorizzato neppure lo sforzo  economico della dirigenza”. Facile dunque immaginare una sua partenza. Col Fondi che ha di fatti già trovato l'accordo economico con l'attaccante argentino, classe 1982. Il problema però è che manca, invece, l'accordo con la società del patron Antonio Flora. Il numero uno del sodalizio biancoazzurro non ha intenzione di cedere il puntero argentino che in 72 presenze complessive finora racimolate in Serie D ha segnato 52 reti. Nonostante un utilizzo scarso nelle ultime settimane, lo stesso Molinari col Brindisi ha finora segnato 9 reti in 12 presenze, un bottino che certifica il peso di un attaccante che nel massimo campionato dilettantistico nazionale ha sempre lasciato il segno. La domanda è ora se il Fondi riuscirà a convincere il patron Flora magari con un intervento diretto. Certo è che i mal di pancia di Molinari a questo punto potrebbero diventare cronici se la situazione non cambia. 

Sezione: Calciomercato / Data: Mer 10 dicembre 2014 alle 21:38 / Fonte: Cristina Cavallo, colpoditaccoweb.it
Autore: Manuel Scalese
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