Il calcio non è una scienza. Non è un teorema da dimostrare, né un calcolo che torna sempre.
Nel calcio non esistono certezze. La palla rotola come vuole lei: sfugge alle leggi della fisica, ride in faccia alle statistiche, si infila dove nessuno l’aspettava, oppure si spegne sulla traversa, su un palo, su una linea. 
Il campo è un palcoscenico dove si gioca con i piedi, ma anche con l’anima. Ogni giocatore porta con sé un bagaglio invisibile: sogni, paure, ansie e obiettivi.  E li riversa lì, in 90 minuti che non sono mai uguali a quelli precedenti.  E’ un gioco fatto di molteplici variabili non sempre prevedibili. 
Ci sono stagioni intere in cui dai tutto, e ricevi niente. Altre in cui il destino ti sorride e ti regala ciò che non avevi neppure chiesto.
Perché qui non vince sempre il più forte. A volte vince chi ci crede di più. Chi resiste un secondo oltre la fatica. Chi chiude gli occhi e si affida all’istinto. 
È il gol al novantesimo, il palo nel recupero, il sorriso quando si vince , la rabbia quando si perde, l’abbraccio dopo un gol ,il boato di uno stadio che per un attimo smette di essere solo cemento e diventa carne, cuore, vita. 
Il calcio è imperfetto ed ecco perché è profondamente umano e amato. I suoi tifosi seguono le stesse regole, sono umani e non sono perfetti. La differenza vera risiede nella passione che non deve mai dimenticarsi dell’educazione, nel ricordarsi che il calcio è uno sport e in quanto tale deve essere portatore di esempi positivi mai un contenitore di insulti e offese. Non fanno bene a nessuno e non servono a ribaltare i risultati. In campo e fuori diventiamo esempio per i più giovani che ci vedono e ci leggono sui social che ormai sono i moderni bar dello sport. 
Cresciamo tifosi appassionati non rabbiosi. 
Forza Potenza.

Sezione: #MondoPotenza / Data: Lun 29 settembre 2025 alle 14:08
Autore: Red TTP / Twitter: @tuttopotenza
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