«A settembre, faremo i conti». Un leone in gabbia, ferito ma pronto a rialzarsi. Lui, Cosimo D'Eboli, 62 anni il prossimo 5 luglio, attaccante di razza in gioventù e ds vincente poi. Venerato e coccolato nella “sua” Pagani, Cocchino - per i più - sta scontando un periodo di quarantena, e cioè squalifica della giustizia sportiva, per una brutta storia risalente al campionato di serie C 2014/15. «Raccontare ciò che mi è accaduto ha dell'incredibile - ricorda D'Eboli -. Eravamo in trasferta a Martina Franca quando, alla vigilia della gara, mi arriva una telefonata di uno pseudo operatore di mercato che mi chiede se volessi accomodare il risultato della gara in nostro favore. All’epoca, la gestione della squadra era tutta sulle mie spalle, non essendoci, fisicamente il patron Trapani, alle prese con problemi personali. A questo signore, tra l’altro intercettato

telefonicamente, dissi che la cosa non m’interessava affatto come si evince dai verbali delle forze di polizia e, oltre a perdere per 2-0, la mia unica colpa, fu non aver denunciato questo millantatore. Ho pagato amaramente ma non ho mai lesinato sforzi ed energie in favore della Paganese. Tant’è che l’anno dopo rinunciai al rinnovo per non creare situazioni che avrebbero potuto danneggiare la Paganese».

Oltre un decennio con la Paganese, D’Eboli è il ds più longevo e più vincente della storia del club di Via Filettine. «Arrivai a Pagani nell’annata 2003/04 portando come allenatore Vittorio Belotti e disputammo un buon campionato - continua l’ex dirigente azzurrostellato -. Il patron Trapani mi chiese la C in tre anni e dopo un’ottima stagione con De Feo, l’anno dopo, con Giacomarro allestimmo, una squadra che resterà negli annali del calcio. Vittoria del campionato un mese e mezzo prima della fine del torneo e, a fine stagione, anche la conquista del tricolore, con lo scudetto dei Dilettanti a Sorrento contro lo Spoleto. Pagani in C2 dopo 19 anni e nel campionato seguente ripetemmo il miracolo battendo la Reggiana di Pane in finale playoff con il grande Pino Palumbo in panchina ed un manipolo di giovani di belle speranze».

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 21 aprile 2020 alle 19:04 / Fonte: Carmine Torino per la Città di Salerno.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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